Siamo stati recentemente invitati all’evento denominato RPG Tour, una tournée organizzata da Bandai Namco per promuovere un trittico di giochi di ruolo che troveremo prossimamente nei negozi: i produttori stessi sono scesi in campo per far sbirciare alla stampa europea il frutto dei loro sforzi, ed eccomi dunque a fornirvi le prime impressioni dei nuovi God Eater 2, Sword Art Online: Hollow Realization e Tales of Berseria.
GOD EATER 2: RAGE BURST
Non ho mai nascosto di essere un fan di Monster Hunter. La frenetica caccia ai demoni di God Eater, simile in diversi punti alla controparte Capcom, mi incuriosì già ai tempi del primissimo episodio che, tuttavia, non potei giocare, essendo stato pubblicato su PSP. Questo secondo capitolo, invece, nonostante nasca su PS Vita, ha ricevuto un porting in versione migliorata su PS4 e PC (oltre che ovviamente su PS Vita stessa), e vedrà la luce dalle nostre parti il 30 agosto.
Battaglie frenetiche, mondo post-apocalittico, adolescenti stile manga che impugnano armi colossali dotate di fauci per divorare le proprie vittime… insomma, gli spunti essenziali ci sono tutti e l’esperienza videoludica è ulteriormente arricchita da un quantitativo spropositato di valori aggiunti: oltre alla serie anime, vi saranno costumi in tema Sword Art Online e Tokyo Ghoul, i contenuti scaricabili giapponesi saranno presenti su disco sin da subito, e soprattutto con l’acquisto di GE2:RB sarà possibile scaricare gratuitamente God Eater: Resurrection, rimasterizzazione del titolo originale.
Tutto molto bello, ma devo ammettere che una volta provato con mano il gioco il mio entusiasmo si è ridimensionato: si percepisce di avere a che fare con un titolo succube delle dinamiche di una console portatile. I paesaggi sono spogli, la mappatura dei comandi è impacciata e il gameplay non offre nulla di realmente nuovo. Per quanto questa demo di test sembrasse acerba rispetto ai filmati mostrati dal produttore Yusuke Tomizawa, le aspettative nei confronti dei divoratori di dei si sono affievolite non poco: ne riparleremo una volta che sarà disponibile il gioco completo.
SWORD ART ONLINE: HOLLOW REALIZATION
Sword Art Online è la saga meno nota tra quelle introdotte durante l’evento. Nata in estremo oriente sotto forma di “light novel”, ha velocemente preso piede nei cuori nipponici, allargandosi ai manga, agli anime e al mondo dei videogames. Anche qui abbiamo a che vedere con un titolo appesantito da un albore su console portatili Sony; il primo titolo del 2013 non è mai uscito sulle nostre coste, mentre gli altri hanno avuto scarsa fortuna commerciale, essendo approdati su PS Vita. Solo in questi ultimi mesi, grazie a porting e distribuzione digitale, europei e americani hanno potuto infine rapportarcisi attraverso PS3 e PS4.
Per quanto Yosuke Futami sottolineasse la grandezza di SAO, la mia mente da profano della saga poco è stata colpita dai fronzoli retrospettivi, concentrandosi piuttosto sul succo effettivo del gioco. Si tratta di un colorato simulatore di MMO come non se ne vedeva dai tempi di .Hack, simpatico nei modi e squisito, nel suo piccolo. I comandi sono intricati e richiedono tempo per adattarvisi, ma questo certo non manca a questo titolo apparentemente longevo e incentrato su una storia in bilico tra l’epicità e il romanzetto rosa. Piacevole alla vista, dotato di possibilità multigiocatore fino a quattro partecipanti e con un discreto gameplay, potrebbe rivelarsi un titolo ghiotto per tutti coloro interessati a un gioco di ruolo spiccatamente orientale impreziosito da una fitta trama. Sword Art Online: Hollow Realization sbarcherà su PS4 e PS Vita con l’avvento dell’autunno.
TALES OF BERSERIA
Lo dico subito e mi costituisco: Tales of Berseria, il titolo più intrigante presentato al tour, è anche l’unico che non è stato possibile provare. Rating, data di uscita (inizio 2017) e molti altri aspetti sono ancora considerati altamente temporanei; se ci si aggiunge che la saga dei “Tales of” ha una tradizione da tenere alta anche sulle sponde del Vecchio Continente, poco sorprende che gli organizzatori lo maneggino con una cautela tale da fare invidia ai collezionisti di Fabergè.
Le immagini visionate, comunque, mi sbilanciano positivamente. Certo, la formula della protagonista maledetta da un oscuro potere affiancata da una coterie generica rischia di farci venire il latte alle ginocchia considerando quante volte ci sia stata propinata, ma tutto il resto sembra rasentare l’eccellenza.
Berseria rientra nel filone principale della saga, ma è giocabile comunque come un prodotto a sé stante, ed è ambientato in un lontano futuro nel quale una razza di licantropi ha iniziato a manifestarsi incontrollabilmente. Velvet, la procace protagonista, parrebbe condividere parzialmente questa maledizione demoniaca, mostrando il talento del tramutare il proprio arto in un’arma distruttiva e stagliandosi dalla massa a causa del suo atteggiamento ferino. Il termine “Berseria”, confessa il produttore Yasuhiro Fukaya, è un grossolano adattamento della parola “berserk”, ma è anche il fulcro narrativo per il quale si vuole contrapporre il valore dell’emotività a quello della ragion pura. Demoni passionali e furenti contro inquisitori freddi e apatici, come sfondo squisiti paesaggi dai vivaci colori pastello e dall’encomiabile presenza scenica.
Il gameplay mostrato in diretta parrebbe essere brioso, dinamico e con una gestione della telecamera migliore rispetto alle discutibili scelte del passato. Ottimo primo approccio e attesa che va in crescendo, il tour si conclude dunque con questa nota dolce in fondo al palato.
Voi che mi dite? Aspettate con interesse qualcuno di questi titoli?
– Walter Ferri –