Oggi, 22 aprile 2016, la Terra compie 46 anni. In realtà, a festeggiare il quasi mezzo secolo è il nostro interesse nei suoi confronti. Ed è strano a dirsi, dal momento che il pianeta ha “solamente” 4,5 miliardi di anni o giù di lì. Confusi? Non dovreste: stiamo parlando dell’Earth Day (Giornata della Terra per noi dello stivale), l’evento annuale che celebra in tutto il mondo l’ambiente e la salvaguardia del globo terracqueo.
Storicamente festeggiato un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, l’evento nacque nel 1970 grazie alla spinta del senatore americano Gaylord Nelson (anche se già esisteva come movimento universitario), e ad oggi conta la partecipazione di 193 Paesi e più di un miliardo di persone. Fondato sul “diritto etico a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”, l’ED va a toccare tutte le tematiche inerenti lo stato di salute della Terra: conservazione delle risorse naturali, salvaguardia degli habitat, protezione delle specie animali, riciclaggio di rifiuti e così via. Attenzione, però: non stiamo parlando della classica giornata in cui le persone sono invitate a ridurre i consumi e a comportarsi da bravi cittadini, per poi dimenticarsi tutto il giorno seguente. L’obiettivo primario della Giornata della Terra è spiegato benissimo dal manifesto del movimento italiano, e consiste nel “creare una rete di persone, associazioni e realtà di ogni tipo che condividano l’obiettivo di promuovere la formazione di una coscienza ambientale”. Non siete, dunque, invitati a eseguire il compitino per sentirvi in pace con voi stessi, ma dovrete arrivare in prima persona a capire ciò che sia giusto fare e adottare uno stile di vita che vada in quella direzione.
Appuntamento, dunque, in varie città d’Italia (alcune anche per più giorni) con eventi e manifestazioni di tutti i tipi: degustazioni e laboratori a Napoli, gare podistiche ed escursioni in barca a Cefalù, concerti a Torino e Roma, e altre numerose attività nei più importanti centri urbani. Due sfide particolari, inoltre, sono state lanciate per quest’anno: la prima, a cui numerose star italiane hanno già risposto, consiste nel riuscire a vivere un giorno con 10 litri d’acqua (un decimo di quanto mediamente consumiamo); la seconda, proposta a livello globale, è un impegno per il 2020 a piantare un albero per ogni abitante della Terra.
Il progetto, a cui si può partecipare tramite il sito, va nella direzione dell’Accordo sul Clima firmato a Parigi lo scorso dicembre, un’attenzione alle problematiche del giorno d’oggi che riguarda anche la partecipazione civica (e il referendum trivelle sembra essere stato fatto apposta), la situazione migranti e la sostenibilità della legalità, tutti temi a cui si è deciso di dare maggior risalto nell’edizione di quest’anno.
Il cuore italiano dell’ED sarà a Villa Borghese. Il parco romano, aperto per quattro giorni, ospiterà il Villaggio della Terra, all’interno del quale sarà possibile assistere a eventi culturali, proiezioni all’aperto e un concerto serale con Rocco Hunt e i Dear Jack. Per ulteriori informazioni vi invito a visitare il sito dell’Earth Day, con la mappa per trovare le attività più vicine a voi, e la versione italiana, con qualche notizia in più sulle manifestazioni, anche future, che si terranno nel nostro Paese.
Dunque, buon Earth Day a tutti voi!
– Andrea Camelin –