Il termine “Alièno”, derivante dal latino aliènus e che sta ad indicare tutto ciò che è estraneo, ha tardivamente assunto un’interpretazione fantascientifica che oramai domina completamente la cultura popolare dei nostri giorni. Grazie a “La guerra dei mondi” di H.G.Wells, infatti, la minacciosa presenza di esseri extraterrestri in attesa nei profondi anfratti dello spazio siderale è entrata a far parte dell’immaginario collettivo; con l’avvento della Guerra Fredda, poi, il rosso sovietico dell’URSS, per gli statunitensi esempio per eccellenza dell’”altro”, si è trovato numerose volte a essere mutato e ridipinto dall’ingegno degli autori sci-fi, i quali cavalcavano ed esorcizzavano al contempo l’ondata di paranoia derivante dal sempre impellente olocausto nucleare. Successivamente alla caduta del Muro di Berlino, la sublime fascinazione nei confronti degli alieni è andata a sfumare, ma la produzione di film quali i sequel di Independence Day e Cloverfield lascia intuire che vi sia ancora molto da sondare sul tema. Oggi, guardando un po’ al passato, andrò a ripescare sette esempi in cui le fobie umane hanno preso forma e annichilito la specie terrestre; ogni media visuale è preso in considerazione, ma tutti debbono essere caratterizzati dall’indiscutibile vittoria di una razza aliena proveniente dallo spazio. Per ragioni ovvie non potrò esimermi dal rilasciare qualche spoiler, quindi consideratevi avvisati.
SERVIRE L’UOMO (AI CONFINI DELLA REALTÀ)
Ai Confini della Realtà dedica una quantità disarmante di episodi alle questioni aliene, spesso guidando la trama verso epiloghi cupi e disastrosi. Dalle contese tra marziani e venusiani alle spalle degli ignari umani, fino ad arrivare a visioni demiurgiche di viaggiatori spaziali che usano il nostro pianeta come laboratorio per la costruzione di nuove armi, le opzioni su cui può ricadere la scelta sono innumerevoli. Dovendo fare un solo nome, tuttavia, mi viene naturale menzionare “Servire l’uomo” (3a stagione, 24esimo episodio), corto nel quale altissimi alieni entrano in contatto con la Terra portando tecnologia e benessere, soltanto per rivelarsi dei grotteschi allevatori astrali. Il contrasto tra il fraintendimento delle azioni di questa specie e la finale realizzazione dell’essere tutti condannati al macello rende l’esperienza pregna di nichilismo e rassegnazione. Episodio ideale per promuovere il vegetarianesimo.
I TRIPODI
Si tratta di una trilogia, poi trasformata in tetralogia, di libri per ragazzi scritti da John Cristopher a partire dal ’67. È una serie ben poco nota nel nostro Paese, soprattutto se si prendono in considerazione i deflagranti successi dell’attuale letteratura adolescenziale (Hunger Games, After, Twilight etc.), ma risulta innegabilmente un notevole esemplare del settore fantascientifico. Sin dalla prefazione, gli umani sono soggiogati a una vita medioevaleggiante per mano di alti tripodi comandati da una razza nota semplicemente col nome di “Padroni”. Il terzo tomo della trilogia originale porta invero a evoluzioni bizzarre (e affrettate) per le quali gli invasori sembrano essere annientati, ma l’effimera presenza di una nave madre capace di radere al suolo la superficie terrestre con un bombardamento a tappeto e il pericolo di una nuova guerra mondiale dettata dal viscido nazionalismo dei pochi sopravvissuti, lasciano intravedere un futuro nebuloso. Il quarto volume? Un prequel che esplora gli albori dell’invasione tramite ipnosi televisiva. Lunga vita all’ipno-rospo.
TERRORE DALLO SPAZIO PROFONDO (1978)
È il primo remake del famosissimo “L’invasione degli ultracorpi”. Facile che molti dei lettori qui presenti si siano già imbattuti, direttamente o indirettamente, con questo capolavoro del cinema horror, citato e parodiato da mille fonti diverse. Una gelatina galattica abbandona il proprio pianeta morente per precipitare a San Francisco e adottare sembianze floreali. Questi fiori, nottetempo, “clonano” gli esseri umani con cui entrano in contatto e ne prendono il posto, infiltrandosi rapidamente nella società e ottenendone il dominio in pochi giorni. Tetro e disperato, il lungometraggio potrebbe essere agilmente affiancato a “La Cosa” di Carpenter e a “La piccola bottega degli orrori” (1986), bocciati da questa lista perché, rispettivamente, dal finale troppo ambiguo, e per aver rinunciato all’epilogo effettivo per accontentare i gusti del pubblico.
GUIDA GALATTICA PER GLI AUTOSTOPPISTI
Ecco il primo romanzo della celebre saga di Douglas Adams, adattato in un secondo momento anche in salsa hollywoodiana. È impossibile riassumere i contenuti di questo sfaccettato universo in poche righe, ma basti sapere che l’annientamento del pianeta Terra non è altro che un punto di partenza per le avventure di Arthur Dent. La iper-burocratica specie Vogon, infatti, deflagra il pianeta per permettere l’edificazione di una superstrada spaziale, schiacciando l’umanità con una leggerezza e una nonchalance che traspariscono perfettamente dal testo sornionamente umoristico.
ALIENS (FUMETTO)
Qui parliamo della trilogia (ovviamente) non canonica di fumetti partoriti dalla mente di Mark Verheiden, adattata poi in tre romanzi dallo scrittore/fanboy sci-fi Steve Perry. Di per sé la saga è contraddistinta dal marchio di qualità tipico della testata Dark Horse (mediocre con sprazzi di genialità), ma si ricava faticosamente un posto in questa graduatoria facendo leva su una saga che ha fatto accapponare la pelle a intere generazioni. Se le angosce dei film Alien/Aliens vengono attenuate da conclusioni perlomeno positive, ciò non può essere certamente detto per questa incarnazione alternativa, in cui i viscidi xenomorfi prendono possesso del nostro pianeta e sterminano buona parte dei suoi abitanti, condannando i superstiti a una tetra diaspora.
HALF-LIFE 2
Ci sono parecchi videogame in cui il fallimento del protagonista comporta la conquista aliena o la distruzione del nostro mondo per come lo conosciamo, ma la saga di Half-Life vede l’invasione aliena quale un evento ineluttabile, sempre presente sullo sfondo. Le azioni dell’involontario eroe Gordon Freeman portano sin da subito all’apertura di varchi dimensionali che, col tempo, divengono la strada d’accesso per l’invasione Combine. Bastano sette ore e l’esercito terrestre è messo in ginocchio, la società si china al conquistatore e gli cede le proprie risorse. Lo stato militare così creato viene sì contrastato dai ribelli di turno, ma la sospensione decennale della saga videoludica li ha lasciati in sospeso, annegati in un periodo buio e fallimentare che parrebbe aver loro distrutto l’animo.
V
A proposito di sospensioni e animi distrutti. La brevissima serie televisiva V (due stagioni) ha toccato tra il 2009 e il 2011 più o meno tutte le tematiche presenti nei titoli citati fino ad ora. I Visitors si manifestano agli umani con apparenti progetti benevoli, ma vengono ostracizzati da ribelli che, mossi da dubbi, non tollerano la remissività dei governi mondiali nell’affrontare quello che loro vedono come pericolo. Episodio dopo episodio si scopre che i Visitors erano presenti sul nostro pianeta da ben prima che si palesassero in pompa magna e che, attraverso stampa e relazioni pubbliche, si accattivassero la benevolenza pubblica. A causa dell’immotivato scarso successo di audience il programma è stato sospeso all’apice di un inquietante cliffhanger, dando a intendere come l’umanità intera fosse condannata.
Voi che ne pensate? Conoscevate questi prodotti? Qual è il vostro preferito?
– Walter Ferri –