Vedere Star Comics editare la ristampa di un manga ancora in corso in patria è un evento che ha dell’eccezionale. C’è riuscito One Piece, che è stato però uno di quei fumetti che capitano una volta ogni parecchi anni, un successo eccezionale sia in patria che fuori dal Giappone (solo casualmente in quasi-concomitanza con Naruto). Gintama, di Hideaki Sorachi, è sorprendentemente riuscito a strappare un posto d’onore così ingerente che il pubblico italiano ha fatto piazza pulita dei fondi di magazzino della casa editrice… inducendo così la ristampa in corso d’opera. Non capita spesso, e questo la dice lunga sulla quantità di appassionati storici e di fan sempre nuovi.
Qual’è il punto di forza che rende Gintama così amato? Il fatto che a fianco di una storia fantascientifica piuttosto seria, accompagni il lettore con tavole esilaranti, sketch divertenti tipicamente giapponesi, ma che sanno attrarre anche un pubblico occidentale. Ci sono pochi prodotti comici di stampo nipponico che piacciono al di fuori della propria patria: il più delle volte quel genere di scenetta riscuote fra i più reazioni fredde. Gintama no, Gintama riesce a catturare in tutti i suoi punti. Forse il suo successo in Italia è stato determinato anche dall’uscita dell’anime in un periodo in cui MTV non lesinava di trasmettere “giapponesume”. E il vero “giapponesume”: i prodotti trasmessi da Mediaset e RAI sono sempre stati titoli per un pubblico molto più giovane, e se tali non erano, a renderli adeguati alle fasce di età più basse ci pensavano i traduttori, gli adattatori e i responsabili della censura. MTV no: ha trasmesso serie del peso di Evangelion, Black Lagoon, Death Note, Nana, Great Teacher Onizuka, Sayuki, Trigun, Full Metal Alchemist, Last Exile, Cowboy Bebop, Wolf’s Rain, senza applicare una censura gravosa.
Alcuni otaku già amavano e conoscevano i prodotti, ma la trasmissione in chiaro su una rete che allora faceva moltissimi ascolti ha contribuito in modo enorme ad ampliare il pubblico e a far conoscere in modo più vero una realtà, quella del fumetto o del cartone giapponese, spesso sottovalutata e ritenuta “per bambini”. Solo perché fumetto, o solo perché ci ricordiamo tutti dei cartoni dell’infanzia. Sì, come Sailor Moon, di cui vedi l’anime in Italia a trent’anni e sembra una boiata, mentre leggi il manga, sempre a trent’anni, che invece ha una storia grandiosa, capace di affrontare temi non soltanto classici come l’amore, ma anche altri più impegnativi come la necessità del caos come pari all’ordine.
Quindi, per fortuna che tutto questo ha contribuito a rendere importante anche il nome di Gintama.
La storia del fumetto è ambientata in Giappone, a Edo (l’attuale Tokyo), da sempre meta favorita di alieni, mostri, e ogni altro genere di problemi.
Quattro lustri prima dell’anno in cui si svolge la storia, una razza aliena chiamata “amanto” (gente del cielo) attacca la Terra, costringendo alla resa anche lo shogunato, e costruendo proprio a Edo un porto spaziale. Al contempo, gli amanto hanno impedito a chiunque di portare le katana in pubblico, abolendo di fatto la casta dei samurai.
Per questa commistione fra storia e fantascienza, l’ambientazione di Gintama è un miscuglio fra elementi caratteristici dell’Epoca Edo, elementi moderni e congegni futuristici, e questo concorre a rendere il manga interessante e originale. Un piacevole cammeo è quello fatto alla famosa rivista Shonen Jump, che in patria è una fra le più importanti editrici di fumetti… gli stessi che legge anche Gintoki Sakata, il protagonista, appassionato di Bleach e desideroso di imparare ad effettuare il proprio Bankai!
Durante l’invasione degli amanto, Gintoki aveva combattuto contro di loro guadagnando il soprannome di “Demone Bianco” (a causa del colore dei capelli e della ferocia con cui si opponeva ai nemici). Una volta stipulata la resa, sostituita la katana con una versione in legno, si è trasformato in una sorta di mercenario tuttofare con l’obiettivo di svolgere qualsiasi mansione per qualsiasi persona a qualsiasi prezzo. Con lui lavorano Shimpachi Shimura, una specie di apprendista, e Kagura, una adolescente aliena dalla forza incredibile e accompagnata da un cane gigante abituato a mordere la testa delle persone. Accanto all’agenzia, c’è spazio anche per la Shinsengumi, splendidamente incarnata da una parodia dei suoi capitani storici: Kondo Isao, a cui bisogna ripetere le cose almeno due volte, Hijikata Toshiro, fumatore incallito e amante della maionese, Sogo Okita, armato di bazooka e sempre pronto a cercare di eliminare Toshiro, e Yamazaki Sagaru, con la sua intramontabile racchetta da badminton. Basta così? No, non sia mai! Si aggiungono infatti Katsura Kotaro, un attivista politico ex compagno d’arme di Gintoki, al cui fianco c’è Elizabeth, un pinguino dall’aria stupida che si esprime tramite cartelli. È Katsura quello con cui Gintoki scherza di più, arrivando a soprannominarlo “Zura” (parrucca).
Contro di loro, gli alleati di un tempo: Takasugi Shinsuke, che si era a sua volta opposto agli amanto ma che ora gestisce un gruppo terroristico (i Kiheitai) che vuole rovesciare lo shogunato; al servizio di Shinsuke, Kawakami Bansai e il suo shamisen (con cui combatte, aiutandosi con una katana), la mascolina Kijima Matako e i suoi sputi (leggendo capirete) e Takechi Henpeita, il tipico personaggio affetto dal complesso di Lolita. E poi un travestito, un principe babbeo, uno spregiudicato viaggiatore spaziale, una ragazza manesca, una disoccupata aliena (evidentemente anche per gli amanto è tempo di crisi), una giovane ninja armata di natto (fagioli), un’idol, un’inviata speciale, e tanti, tanti altri personaggi strampalati, uno più “cliché” dell’altro, non per questo meno divertenti.
Ma il divertimento, la satira, la costante presa in giro non impediscono all’autore di inserire background profondi, storie più serie e risvolti fortemente critici verso il Giappone di un tempo, e quello di adesso.
Attualmente il manga è composto da 58 volumi in corso in Giappone, e in Italia, come detto, è edito da Star Comics, la quale ha appena iniziato una bellissima ristampa sovracopertinata al costo di 4,90€ (200 pg circa; b/n; 11,5×17,5): un affare, tenendo presente che di solito i volumi con sovracoperta costano dai 5,90€ in su.
Voi conoscevate Gintama? Vogliamo sapere quanti fan si nascondono fra voi!
– Elena Torretta –