Il 2 luglio 1996 gli alieni hanno attaccato la terra, e dopo due giorni di follia, panico e distruzione, il genera umano è riuscito a sconfiggerli e cacciarli: almeno questo è quello che succede nel primo Independence Day. L’umanità vince! Torna la pace! E vissero tutti felici e contenti. O forse no… quello che non ci è stato detto quasi vent’anni fa è che, prima della loro fine, gli alieni erano riusciti a mandare un messaggio dalla nave madre al loro pianeta. Certo, anche inconsapevole del mayday, l’umanità non è rimasta con le mani in mano – nessuno lo farebbe dopo aver affrontata una flotta di mostri extraterrestri che attacca e distrugge tutto ciò che trova sul suo cammino. Il genere umano ha raccolto ciò che gli alieni avevano lasciato sulla terra e utilizzato quella tecnologia proveniente dallo spazio. Certo, non sono stati in grado di riprodurla, ma hanno capito come utilizzarla ed integrarla in quella terrestre: così la terra post-Independence Day ha creato un sistema di difesa contro le invasioni, memore degli eventi della guerra del 1996. Questa è la situazione che ci troveremo davanti l’anno prossimo, quando uscirà nelle sale Independence Day: Resurgence, sequel del lungometraggio di Roland Emmerich.
Avremo ovviamente a che fare con una nuova generazione di protagonisti, ma sarete felici di sapere che qualcuno della vecchia guardia ricomparirà a farci compagnia in questa nuova invasione extra-terrestre. Mancherà Will Smith, il capitano Steven Hiller ed eroe del film precedente: secondo voci di corridoio l’assenza sarà causata della cifra spropositata chiesta da Smith, mentre altri pensano sia per via del desiderio dell’attore di allontanarsi, almeno per un periodo, dal genere fantascientifico. In ogni caso è stato assicurato che il suo personaggio continuerà ad esistere nell’universo del film, e la sua scomparsa sarà trattata con il giusto riguardo. In più c’è da considerare che senza una star come lui si potrà prestare più attenzione ad altri membri del cast, più giovani e, alcuni, meno conosciuti, in modo da produrre un film che sia più di un sequel costruito sulla falsa linea del suo predecessore.
E anche se non troveremo il capitano Steven Hiller, avremo a che fare con suo figlio, ora cresciuto, nella parte di uno dei protagonisti: Dylan Hiller sarà interpretato da Jessie Usher, che ha detto di essersi ispirato molto al lavoro di Will Smith per poter essere al meglio l’erede del capitano che salvò la Terra. Usher, comunque, non sarà il solo ad interpretare il figlio di uno dei protagonisti del film del ’96: Patricia Whitmore era solo una bambina quando gli alieni attaccarono, ma non una bambina qualsiasi, bensì la figlia del presidente degli Stati Uniti. Ora, anni dopo, fa parte dei servizi segreti ed è pronta a tutto. Ad interpretarla è Maika Monroe, e lavora per l’attuale presidente Lanford, che ha il volto di Sela Ward.
La donna ora seduta sulla poltrona di presidente sarà un capo diverso da ciò a cui aveva abituati il suo predecessore. La Terra, da prima del suo arrivo, aveva già iniziato a prepararsi all’inevitabile ritorno degli alieni, e la presidente Landford sarà più aggressiva e disposta ad usare la forza, costretta anche dalla situazione molto diversa da quella del capitolo precedente. Ritroveremo, poi, la moglie del capitano Dylan Hiller, Jasmine: Vivica A. Fox ha assicurato che il suo personaggio non sarà più una spogliarellista, ma che sarà cresciuta con il tempo e ora sarà l’amministratrice di un ospedale. E, parlando di ospedali, a qualcuno è mancato lo scienziato pazzo, il dottor Okun? Non temete, anche Brent Spiner ricomparirà. Chissà se starà lavorando con David Levinson… l’unica cosa certa è che nel suo ruolo ritroveremo Jeff Goldblum, e che ora sarà a capo di un’organizzazione il cui scopo è proteggere il nostro pianeta da eventuali invasioni aliene: l’Earth Space Defense, nata anche grazie all’aiuto di altri stati, non solo degli USA, decisi a non far ripetere la storia del ’96. Ma ora basta parlare di vecchie glorie, abbiamo anche qualcuno di nuovo! Angela Yeung, meglio conosciuta con il nome Angelababy, interpreterà Rain, un’orfana e pilota di caccia. Con un passato simile al suo c’è anche il personaggio interpretato dal fratello di Thor. No, non Loki, intendo il fratello vero, Liam Hemsworth: lui sarà Jake Morrison, sempre pilota e sempre orfano, ma per qualche ragione bloccato a lavorare su una base lunare per colpa di qualche stupidaggine del passato.
Scopriremo quello che c’è da sapere a tempo debito, per ora accontentiamoci di questo senza essere avidi, sopratutto perché anche se si è parlato tanto di un sequel per Independence Day, la storia e la sceneggiatura hanno rischiato di non vedere mai la luce e sono state spesso abbandonate, scartate e riscritte dall’inizio nel corso degli anni. In realtà è stato solo dopo 2012 – il film, non l’anno – che il regista Roland Emmerich si è convinto ad andare avanti e a lavorare su qualcosa di concreto per portare alla luce un vero, nuovo Independence Day. Che dire, possiamo solo aspettare che filtri qualcosa di nuovo: sappiamo che parte del set era in New Mexico e che ci saranno scene ambientate sulla Luna, ma per il resto dovremo aspettare il 24 giugno 2016, sempre sperando che non modifichino la data ritardando l’uscita. Di nuovo.
– Caterina Gastaldi –