Erano gli ormai remoti anni ’90: tra le nostre mani un controller, sullo schermo l’eroe fronteggiava l’ennesima minaccia, di fronte a lui si ergeva un individuo vestito in lattice aderente e maschera a gas. Il mobilio turbina mosso da poteri sovrannaturali, la co-protagonista viene controllata telepaticamente e, all’apice della sfida, l’immagine scompare come se qualcuno avesse sordidamente sradicato qualche cavo dal televisore catodico. Panico. Con immediata naturalezza il giocatore di turno salta dalla sedia tuffandosi verso lo schermo, fin troppo consapevole che il non poter visionare le mosse nemiche avrebbe condotto a un sicuro game over. Dopo qualche secondo dal peso eterno, finalmente la mente torna lucida quanto basta per notare che ove sarebbe dovuta comparire la scritta “VIDEO” si staglia di verde intenso un sornione “HIDEO”.
L’assalto subito dai temibili talenti ESP di Psycho Mantis è stato probabilmente il primo caso in cui le masse hanno avuto a che fare con un canale video ideato dal perfido ingegno del game designer Hideo Kojima, ma esso pare lungi dall’essere l’ultimo, ora che è nato ufficialmente il suo HideoTube. Si tratta di un’emergente videoblog ospitato da YouTube nel quale il noto personaggio si sbottona su argomenti di diversa natura e genere, mettendosi in mostra agli occhi del pubblico. Al momento sono state rilasciate solamente due puntate (sottotitolate anche in inglese).
Non che Kojima abbia rischiato di evitare le luci della ribalta, nei recenti mesi. Molti si ricorderanno P.T., il trailer interattivo che annunciava un nuovo Silent Hill, che avrebbe coniugato i noti talenti del giapponese e la strabiliante esperienza fotografica del regista Guillermo Del Toro (La spina del diavolo, Hellboy, Il labirinto del fauno); altrettanti non avranno dimenticato come il progetto fu distrutto a metaforiche picconate non appena iniziarono a emergere gli attriti tra Hideo e Konami, azienda che lo foraggiava. Queste scaramucce, percepite già come preoccupanti dai più attenti, hanno continuato ad alimentarsi nel tempo ardendo al pari di tizzoni ustionanti; solamente la prevista uscita di Metal Gear Solid V pare aver fatto da fragile collante tra il creativo e la macchina industriale. Pubblicato l’attesissimo titolo, però, Konami ha dichiarato che Kojima si sarebbe preso una lunga e meritata vacanza, quindi ha imposto a tutti i giornalisti il taboo di non domandare mai ulteriori informazioni a riguardo, pena la sospensione delle interviste. Ovviamente la “lunga vacanza” era caratterizzata da una immancabile assonanza col concetto di licenziamento e, sotto periodo natalizio, è stata infine formalizzata la separazione tra l’azienda e il designer. Neppure poche ore dopo, Sony era già pronta ad accoglierlo a braccia aperte, verosimilmente stupendosi che Konami abbia frustrato la sua più grande risorsa creativa al punto di lasciarla in mano ad altri.
La Kojima Productions, sussidiaria di Konami, fu smantellata momentaneamente, risorgendo poco dopo come studio indipendente. Ancora oggi il neonato team è tanto disorganizzato dal non aver a disposizione una sede fisica in cui riunirsi o lavorare, ma già si è deciso che il primo titolo prodotto potrà fregiarsi dell’esclusività PlayStation 4. Qui le cose si fanno veramente interessanti, visto che i dettagli della partnership sono adombrati dal mistero. I più caustici suggeriscono che Sony non provvederà direttamente alla pubblicazione del futuro videogame, ma che si sia comprata l’esclusiva versando i fondi necessari alla resurrezione stessa della Kojima Productions.
Come può Hideo, pertanto, finanziarsi lo sviluppo di un inedito e originale prodotto AAA pur in assenza di sponsor? Ecco dunque farsi spazio la teoria del come stia preparandosi a sfruttare l’ormai collaudato sistema di crowdfunding. HideoTube e le numerose comparsate mediatiche, in questo caso, servirebbero per mantenere e coltivare una forte identità social, essenziale risorsa nel momento in cui l’occhialuto nipponico dovesse trovarsi a richiedere al pubblico il supporto necessario a concretizzare la sua fantasiosa energia. Raramente ho assistito a titoli d’alto profilo che, sbocciati su Kickstarter, siano riusciti a racimolare i fondi previsti e non siano appassiti in un inferno di eterni “Early Access”, ma il vecchio Hideo è sempre stato in grado di stupire con straordinari colpi di scena e, escludendo i pochi esperimenti andati male (Boktai), è sempre riuscito a stravolgere in positivo gli equilibri del mondo videoludico. Se mai non riuscisse a portare avanti le sue idee attuali, comunque, Del Toro ha già dichiarato entusiasticamente che non vede l’ora di collaborare con questo suo nuovo amico, al costo di dividere con lui il seggiolino di regista cinematografico.
– Walter Ferri –