Com’è che si dice? Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Se questa frase non vi spaventa, ma anzi vi rispecchiate in essa, allora dovreste tenere d’occhio Necropolis, un action rpg in terza persona con una forte componente roguelike, dove i dungeon vengono generati in maniera procedurale, in modo da dar vita a nuove ambientazioni, labirinti e combinazioni di mostri ad ogni partita. Le menti dietro Necropolis sono le stesse che si erano già occupate di Shadowrun, ovvero il team americano Harebrained Schemes, un piccolo studio che nel 2015 contava meno di una sessantina di dipendenti.
Ma cos’è Necropolis? Il titolo metterà il giocatore nei panni di un esploratore che avrà lo scopo di raggiungere incolume l’uscita di un dungeon infestato da mostri di ogni genere e pieno di trappole, rifugio, tempo prima, dell’arcimago Abraxis, il quale prima di morire ha lasciato lì i suoi incantesimi e i suoi tesori. E dei mostri. Tanti mostri.
I dungeon, nella trama, si modificheranno per volere di Brazen Head, intelligenza artificiale creata da Abraxis e signora di quel luogo infernale. Questa farà del suo meglio per tormentare gli avventurieri, ma anche per spingerli ad inoltrarsi sempre più a fondo nel labirinto, in quanto la loro morte contribuirà ad infondere alla necropoli la magia necessaria per restare attiva. Oltre ad essere abitata dalle anime tormentate degli sventurati morti al suo interno, nel luogo ci sarà ogni tipo di mostro che Abraxis aveva incontrato da vivo, tutti i suoi nemici e chissà cos’altro – e alla fine, nell’ultima stanza, si dice sieda immortale sul suo trono proprio lui, l’arcimago. Nel corso dei secoli in tanti hanno cercato gloria e fortuna all’interno della necropoli, e solo uno ne è uscito vivo, ma privo della sua sanità mentale. E ora toccherà ai giocatori tentare di essere i primi a scoprire tutti i segreti di quel luogo misterioso.
Questa è la storia. Dal punto di vista più tecnico è stato annunciato che si avrà la possibilità di giocare da soli o in co-op con altri tre amici, così da collaborare per tentare di uscire vivi tutti insieme dalla necropoli. Semplice, giusto? In realtà no. Uno dei motti di questo simpatico RPG è “Death with friends”, cioè “Morte con gli amici”, e direi che a questo c’è ben poco altro da aggiungere. Lo stesso art director del gioco, Mike McCain, ha descritto Necropolis come un misto tra Dark Souls e Spelunky. La morte, infatti, sarà permanente qui, nel senso che ogni volta che si perderà la vita bisognerà ricominciare tutto da capo, con un nuovo dungeon generato in maniera randomica. Ciò che non cambierà sono invece gli schemi dei nemici: questi, fortissimi e cattivissimi fin dall’inizio, attaccheranno sempre eseguendo le stesse tecniche e le stesse mosse, spingendo i giocatori ad imparare a riconoscere i segnali e i pattern d’attacco, così da poter agire di conseguenza.
Ma non temete, perché durante l’esplorazione non vi imbatterete solo in morte e distruzione, ma anche in grandiosi tesori: non mancherà, infatti, una corposa componente di loot, che porterà l’utente a ottenere strumenti estremamente potenti. Secondo gli sviluppatori sarebbe saggio modificare le proprie strategie, l’equipaggiamento e lo stile di gioco proprio in funzione di questi oggetti, vista l’elevata difficoltà dell’avventura: se si dovesse trovare uno scudo molto resistente, per esempio, sarebbe inutile ostinarsi nel voler utilizzare una balestra con la mano libera – si tratterebbe di uno spreco che condurrebbe quasi certamente alla morte. Sarà comunque possibile curarsi prima che la barra della salute si esaurisca, e per farlo basterà mangiare qualcosa. Attenzione anche qui, perché esistono due tipi di cibo, quello fresco, che farà recuperare sempre punti vita, e quello avariato, che invece potrà ripristinare salute o infliggere dei malus – ma d’altronde chi non risica, non rosica, no? E questo discorso vale anche per le pozioni: non si avrà la possibilità di sapere quale effetto avrà uno di questi intrugli fino a quando non lo si berrà (ma tranquilli, una volta scoperto l’effetto del colore di una pozione, sarà sempre lo stesso almeno fino alla fine dell’avventura).
Sempre a detta degli sviluppatori, per tutto il gioco si rivivrà la sensazione di trovarsi all’interno di una campagna di D&D degli anni ‘80, guidati da una voce oscura che, piano piano, spiegherà la storia del mondo in cui ci si trova mentre tenterà di ucciderci. Un simpatico Dungeon Master, in pratica.
Quindi, se la saga dei Souls non vi ha soddisfatto abbastanza, ora sapete quale gioco tenere d’occhio. L’uscita di Necropolis è prevista per l’estate prossima su PC, Xbox One e PlayStation 4.
– Caterina Gastaldi –