Ebbene, anche la nona puntata di “The Shannara Chronicles” è andata. Devo dire che mi ha lasciato dentro una sorta di magone, una sensazione molto simile a quella che ho provato quando ho visto per la prima volta Kylo Ren. L’impressione di aver avuto davanti un’occasione sprecata è palese, ed è inutile che tentiamo di trovare una giustificazione mentendoci a vicenda: la serie è, oggettivamente, ben al di sotto delle peggiori aspettative. La nona puntata ha qualcosa di positivo e qualcosa di negativo, ma non si rialza dalla polvere: andiamo ad analizzarla nel dettaglio.
DISCLAIMER: la recensione, per offrire una lettura completa e di qualità, conterrà inevitabilmente piccoli spoiler riguardanti trama e personaggi. Chiunque non abbia visto ancora l’episodio e non voglia rovinarsi la sua esperienza, è pregato di non proseguire, se non a suo rischio e pericolo.
LA STREGA DI ILSE
La puntata si apre con i nostri tre eroi di nuovo riuniti, alle prese con le brutte e maleodoranti metropolitane di San Francisco. Oscure e abitate da creature ostili, queste caverne sono l’ultimo ostacolo da superare prima di arrivare alla chiesa che contiene il fuoco necessario a creare la nuova Eterea. I tre incappano in tribù di troll, fortunatamente senza scontrarcisi, e anche in strani manufatti arcani: è proprio toccando uno di questi che Eretria, raggiunta da una visione, scopre di essere anche lei “eletta” a suo modo, nonostante attenda gli ultimi cinque minuti dell’episodio per dirlo anche a noi.
Intanto a palazzo le cose non sembrano migliorare: Ander, ora re, incarica il Comandante Tilton di raggiungere e recuperare Slanter per creare, con lui, un’alleanza, mentre si appresta ad addestrare un nuovo esercito di elfi, probabilmente più insignificante del primo. È proprio durante uno di questi allenamenti che Bradon, ora allievo di Allanon, perde il controllo e, dominato dal dagda Mor, tenta di uccidere il principe – già siamo arrivati agli assassinii, ebbene sì.
Bradon discute con Allanon del suo ruolo e, a questo punto, gli confessa di sentirsi sfruttato: la sua relazione con Catania, la servetta di Amber, non va molto bene, anche a causa dei suoi continui attacchi di rabbia e violenza. Insomma, non è attraente come Mister Grey, quindi ciccia. È proprio durante l’ennesima discussione tra allievo e maestro che la serie incappa in uno dei più banali cliché, facendo rivoltare il primo contro l’altro senza, però, successo. Bradon viene rinchiuso e, anziché bruciare su Mustafar, medita vendetta.
Nel frattempo la leale corte di Ander decide bene di procedere con un ammutinamento collettivo, spodestandolo dal trono e prendendo le redini già barcollanti di un regno di elfi idioti e stupidi come le merde – grazie a dio, oserei dire. Ma Ander è uno dei buoni, non può rimanere in prigione! Ecco quindi che, prontamente, Tilton torna proprio con Slanter, suo nuovo miglior amico, e i due liberano il principe elfico dalla galera. Quest’ultimo riprende il suo posto sul trono senza colpo ferire e, con il comandante al suo fianco, riesce a far cambiare idea alla sua corte, che gli giura eterna fedeltà. Solo io ho percepito evidenti buchi di trama? A quanto pare sì. Nel frattempo Amber, Eretria e Wil giungono finalmente alla chiesa e si scontrano con tre streghe affascinanti ma conciate peggio di Zoolander. Successivamente Eretria svela il suo segreto: è una figlia dell’Armageddon, una delle poche a poter aprire il portale che conduce al nuovo seme dell’Eterea. La nomade schiude quindi il varco, la principessa elfa vi entra, e Wil, come un baccalà, rimane a non fare nulla – l’esatto riassunto della serie in pochi minuti, praticamente.
Le scene riguardanti la metropolitana e il ruolo di Eretria sono state un’invenzione degli sceneggiatori e, al contempo, un cameo di un altro libro di Terry Brooks, “I Figli di Armageddon“, ambientato proprio dopo l’apocalisse e, lo ammetto, proprio godibile. Se non erro anche lì si parla della ribellione degli elfi, ma è qualcosa di molto minimale rispetto a come è stata rappresentata nello show. Non è male, anche se avrei preferito un altro tipo di regia.
Ora veniamo agli attori: Ivana Baquero e Manu Bennet sono da dieci e lode, sebbene ormai ci si stia stancando di vederli sempre come salvatori della serie. Austin Butler e Poppy Dryton non risplendono di luce propria, Aaron Bakubenko non è niente male, mentre Marcus Vanco è un po’ come il Jacob di Twilight: figo, ok, ma si riduce tutto ad un paio di pettorali scolpiti.
Le mie opinioni personali scendono in secondo piano in quanto, con questa serie, tutte le aspettative che nutrivo sono state annientate senza alcuna pietà. I registi hanno preso il testo del libro e ci hanno pulito il vomito degli spettatori, spacciando lo show per una produzione da quattro soldi, quando in realtà neppure quei pochi c’erano: le metropolitane sono il chiaro segno che la serie è giunta alla fine del budget, probabilmente proprio usando il green screen per moltiplicare le dieci comparse vestite da demoni. Il set è vuoto quando ci si sta avvicinando alla battaglia finale, ed il cattivo manca ancora del carisma necessario per sembrare davvero tale. In sostanza, la serie è arrivata al nono episodio mancando completamente l’obiettivo di creare tensione nello spettatore: a questo punto io attendo la scena della battaglia solo per scoprire come avranno gestito gli effetti grafici (se ce ne saranno), anche perché non posso aspettarmi più di una cinquantina di comparse. Un buco nell’acqua, un’occasione mancata: ecco cos’è stato The Shannara Chronicles. Attendiamo, ora, con amarezza il finale. Peccato, davvero peccato.
E voi, che ne pensate? Scrivetecelo qua sotto.
– Yari Montorsi –
Shannara Chronicles 1×09: recensione
Yari Montorsi
- Manu Bennett regge l'episodio da solo, con Ivana Baquero a fare da spalla;
- La scena di preparazione alla battaglia è un apprezzabile sforzo da parte degli sceneggiatori;
- Il cameo de "I figli dell'Armageddon" è simpatico;
- Bradon ha il carisma di un calzino bucato, ed il suo rivoltarsi è quasi scontato;
- La scena della rivolta elfica fa quasi ridere per come è stata girata;
- Sono abbastanza felice di non aver visto un troll in faccia, considerando l'aborto che hanno tirato fuori con gli gnomi;
- Wil e Amberle sempre più in balia di un copione scritto col culo;