Nuovo fine settimana, nuovo appuntamento con i prodotti a marchio Wizards of the Coast. Oggi vi porto ad analizzare il contenuto del nuovo Fat Pack dell’espansione Battle for Zendikar di Magic the Gathering, soffermandomi soprattutto nello scoprire se avrò fortuna nello sbustamento (lo sapete, una Expedition o un Planeswalker non guastano mai). Ma cosa contiene questo succoso pacchetto? Eccovi la lista:
- 1 guida con all’interno un breve riassunto di quello che succede in questa espansione, una classifica delle carte più interessanti, un’enciclopedia visiva delle carte, ed una checklist per i collezionisti;
- 9 bustine;
- 1 dado d20 esclusivo per BFZ;
- Due portamazzi;
- 80 Terre base full art;
Sicuramente l’elemento più interessante (se non si considerano le bustine e il loro randomico contenuto) sono le Terre base full art, che consentono di avere tra le mani dei piccoli ed economici capolavori, potendo così personalizzare i propri mazzi in maniera visivamente più bella rispetto alle normali terre che sono presenti invece nelle altre espansioni del gioco. Ma arrivo al punto nodale della questione: cosa ho trovato nelle nove bustine a disposizione? Il piccolo tesoro landoso? Un Planes nuovo di zecca pronto ad unirsi all’esercito contro gli Eldrazi? Un Ulamog incazzato come una iena e affamato come un tricheco? Bene ecco a voi la mia sbustata:
Ok, ok, per ora niente di particolarmente esaltante. Spero nella prossima.
Andiamo, so che si può fare di meglio (anche se l’Idra non è per niente male):
Appunto. Come direbbe un noto filologo italiano: “NA BEATA M****A!!” O perlomeno niente di mitico sotto il sole. Anche se, nel caso si considerano solo le rare, non è certo una sbustata da buttare totalmente. Purtroppo questa volta mi è andata male, ma non mi lamento. Per quanto mi riguarda sono già molto contento di avere a disposizione le Terre full art (che amo da morire) per poter creare i miei nuovi mazzi. Va bene, va bene, ora deposito il Fat Pack nell’angolo “Magicoso” della redazione, e vi do appuntamento al prossimo articolo. Nel frattempo fatemi sapere a voi come è andata, e se avete avuto più fortuna di me. Anche voi siete stati costretti a leccarvi le ferite “accontentandovi” delle bellissime Terre di questo piano, o avete trovato il Sacro Graal dell’espansione?
-Vincenzo Mirra-