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Jeremy Crawford, creatore della quinta edizione di D&D insieme a Mike Mearls, sarà ospite dell’imminente Lucca Comics & Games 2015, durante il quale condurrà in prima persona delle sessioni di D&D su un’avventura creata da lui personalmente (ambientata a Ravenloft), di cui vi ho dato notizia qui. Dati i buoni rapporti che legano Isola Illyon all’autore statunitense, mi sono detto: perché non contattarlo per una bella intervista pre-fiera? Detto fatto: il buon Jeremy si è messo a disposizione con la consueta cortesia, e ne è venuta fuori la seguente chiacchierata in esclusiva, con anticipazioni gustose e riflessioni affatto scontate sulla quinta edizione di Sua Maestà Dungeons & Dragons.
Ciao Jeremy, e ben ritrovato su Isola Illyon! In questo momento sei al lavoro, tra le altre cose, sulla nuova Sword Coast Adventurer’s Guide. Puoi rivelare in anteprima ai nostri lettori qualche contenuto?
Ciao e un saluto a tutti i lettori. Vi rivelerò un paio di anticipazioni! Il libro introduce il Purple Dragon Knight come archetipo marziale per la classe del Guerriero. Si tratta di un carismatico comandante da campo di battaglia, che può occasionalmente garantire cure e attacchi extra agli alleati, e che eccelle nella diplomazia.
Inoltre, nel manuale troverete una nuova opzione Arcane Tradition per il Mago: il Bladesinging. Seguendo una antica tradizione elfica, il Bladesinger unisce la capacità di lanciare incantesimi con l’utilizzo delle armi. Se avete confidenza con l’Eldritch Knight del Player’s Handobook – un combattente addestrato nelle arti arcane – potete pensare al Bladesinger come alla sua immagine speculare: un incantatore addestrato nelle arti della guerra (confermando ciò che aveva ipotizzato circa il Bladesinger il nostro Luca Pappalardo qui, ndr).
SCA’sG rappresenterà il primo modulo “geografico” rilasciato per la nuova edizione, con l’eccezione ad oggi di alcune meccaniche di campaign building fornite nei manuali campagna. Sono previsti altri moduli di questo tipo, magari riguardanti altre zone del Nord o di Faerun?
Continueremo l’introduzione di informazioni riguardanti l’ambientazione come parte delle nostre avventure, dato che spesso il modo migliore di capire un mondo è vedere le storie svolgersi al suo interno. Detto questo, siamo pronti a rilasciare una molteplicità di manuali negli anni a venire – un mix di avventure e altre uscite – e non escludiamo di pubblicare materiale addizionale riguardante le ambientazioni. Qualunque cosa creiamo per l’edizione, abbiamo un fine principale: far sì che il materiale abbia sempre una buona probabilità di essere impiegato in gioco.
Nella SCA’sG troveremo location, personaggi e trame generali che sono presenti anche nel recentissimo Classic RPG Sword Coast Legends?
Il manuale e il videogame percorrono effettivamente la stessa strada in alcuni casi, in virtù del fatto di essere ambedue ambientati nella Costa della Spada. Posso immaginare che un giocatore di Sword Coast Legends possa volerne sapere di più sulla regione, e quindi si immerga nel manuale, e scommetto che i giocatori del pen and paper siano vogliosi di tuffarsi in un videogioco che abbia luogo nella Costa della Spada. Ma entrambi i prodotti si reggono in piedi da soli.
Rimanendo in tema, Sword Coast Legends è finalmente disponibile da pochissimo. Cosa ti aspetti dal titolo, come videogiocatore?
Ho avuto la possibilità di testare il gioco in multiplayer, quindi mi aspetto che il gioco mantenga ciò che ho provato in prima persona: avventure piene di azione ispirate al GdR tabletop. Mentre giocavo, il mio mago si è allontanato spontaneamente – non ha ricevuto la nota riguardo il divieto di dividere il gruppo – ed è stato ridotto ad una macchia sul pavimento quando il DM ha invaso la stanza di mostri. Vi assicuro che dopo tutto ciò il mago ha imparato la lezione!
Finora, la nuova edizione di D&D è stata focalizzata sulle storie, avendo scelto di descrivere il mondo di gioco principalmente attraverso di esse. Quali sono le ragioni alla base di questa scelta?
Nella sua essenza, D&D è un gioco cooperativo di narrazione di avventure fantasy. Le regole vanno e vengono, ma i mondi e le storie di D&D rimangono dentro le persone per anni. Per esempio, una persona può giocare il pen-and-paper per decadi e dimenticarsi come funzionano i colpi critici nelle precedenti quattro edizioni, ma la stessa persona non dimentica quasi mai le storie eccitanti create attorno al tavolo da gioco con gli amici. Il nostro lavoro è focalizzato sul facilitare la creazione di questi momenti memorabili, di questi ricordi.
“La Storia prima di tutto” è uno dei nostri motti. Si riflette in tutto ciò che facciamo, incluso il modo con il quale presentiamo i nostri mondi. Ogniqualvolta sia possibile, vogliamo mostrare i nostri personaggi e le nostre ambientazioni in azione. A volte ve ne parliamo anche – come facciamo per esempio con la Sword Coast Adventurer’s Guide – ma vogliamo che le informazioni così fornite abbiano una buona chance di sincronizzarsi con le avventure che puoi giocare.
Una delle mie introduzioni preferite a un’ambientazione risale alla prima edizione di AD&D. Comprai Dragons of Despair, la prima avventura di Dragonlance (di un arco narrativo di sedici avventure pubblicate tra il 1984 e il 1988, ndr), e cominciai a masterizzarla per i miei amici. Ciò che ricordo oggi è che l’avventura e i suoi seguiti ci mostrarono Krynn e la Guerra delle Lance piuttosto che raccontarci di essi. Vedere un’ambientazione lavorare fianco a fianco ad una storia in quel modo ispirò successivamente la costruzione dei miei mondi come niente altro. Dico questo da artigiano di lungo corso – scrivo io stesso tutte le avventure per i miei mondi immaginari – che riceve tonnellate di ispirazioni dal vedere all’opera le ambientazioni di altri autori.
D&D si sta declinando tramite il pen-and-paper, i videogiochi, le miniature, e a quanto pare anche in film futuri. È un modo di fare business “alla Marvel”, con tutti questi media strettamente interconnessi e con cinema e videogiochi incaricati di portare nuovi giocatori al nucleo del marchio, l’esperienza tabletop. Non temi che la semplificazione della nuova edizione per questo tipo di pubblico possa respingere giocatori con più esperienza?
Il mio lavoro si focalizza sull’aspetto tabletop, ed è disegnato per piacere agli appassionati del tabletop. Mentre stavamo creando la quinta edizione, avevamo un principio guida per il design di ogni classe di personaggio: disegnare la classe in funzione delle persone che la amano. Il chierico, per esempio, è disegnato per le persone che amano giocare i chierici, non per le persone che amano invece interpretare qualcos’altro.
La nostra filosofia riguardante i differenti prodotti è analoga. Creiamo ognuno di essi in funzione delle persone che amano quel tipo di esperienza D&D. Siamo felici quando un videogiocatore prova il gioco di ruolo tabletop, e quando un giocatore tabletop vuole farsi un giretto con un videogioco di D&D. Ma ognuna di queste esperienze è concepita prima di tutto per i rispettivi fan.
Qual è il futuro della quinta edizione di D&D, a breve e lungo termine?
Per i prossimi anni, il nostro obiettivo è di continuare a pubblicare prodotti per la quinta edizione che siano divertenti da usare in gioco. E abbiamo molte altre storie e molte altre alternative di gioco che non vediamo l’ora di svelarvi!
Ringraziamo Jeremy ancora una volta e vi do appuntamento con l’autore statunitense in quel di Lucca. Chissà che non salti fuori qualche altro coniglio dal cilindro…o meglio qualche altra arma +1 dalla Borsa Dimensionale!
– Luca Tersigni–