Probabilmente ricorderete ancora con orrore ‘Winter Dragon’, l’improbabile pilot tratto dal prologo de ‘L’Occhio del Mondo’ (primo volume della saga high fantasy ‘La Ruota del Tempo’ di Robert Jordan), andato in onda negli Stati Uniti, sulla rete FXX, alla una e mezza di notte notte dello scorso 8 febbraio. L’intera operazione aveva immediatamente assunto le fosche tinte del colpo di mano, finalizzato a garantire il rinnovo automatico dei diritti cinematografici e televisivi sulla saga a favore della Red Eagle Entertainment, società nota al pubblico americano per il suo modus operandi e per essere riuscita a incrinare in maniera irrimediabile i rapporti con l’autore della serie di romanzi.
Ad aggiungere mistero su mistero, c’è da segnalare la morte del regista del pilot, Seda James, giusto all’indomani della tramissione di ‘Winter Dragon‘, il 9 febbraio 2015. Stando a ‘The Hollywood Reporter’, uno dei suoi ultimi tweet sarebbe stato di questo tenore: “La più assurda produzione – e la più corta post-produzione – di tutti i tempi… Film consegnato questo pomeriggio. E adesso… finalmente… dormire.”
Ciò che all’epoca della messa in onda del pilota ha fatto ancora più scalpore, però, sono state le dichiarazioni di Harriet McDougal, vedova dello scrittore (scomparso nel 2007): all’indomani della proiezione aveva chiarito che il corto era stato realizzato a sua insaputa, senza nemmeno un’ombra del suo consenso, e che comunque i diritti in scadenza non sarebbero spettati alla Red Eagle, ma alla Universal, che – non essendo collegata in alcun modo alla produzione Red Eagle – non avrebbe comunque potuto avvalersi del conseguente rinnovo dell’opzione sui diritti.
Per tutta risposta la Red Eagle Entertainment aveva citato in giudizio la vedova Jordan, accusandola di diffamazione e di “interferenza lesiva” davanti a un Tribunale federale in California, sostenendo che al contrario la McDougal fosse perfettamente al corrente dell’iniziativa: la donna si sarebbe “riferita in maniera denigratoria al pilot […], alimentando il dubbio sul diritto del ricorrente di produr[lo]”; il tutto – sempre secondo quanto prospettato dalla Red Eagle – sullo sfondo di una trattativa fra la McDougal e la Sony, finalizzata all’acquisizione, da parte di quest’ultima, dei diritti televisivi sulla saga.
Nel mese di marzo Harriet McDougal aveva chiesto che la causa venisse abbandonata, in quanto destituita di fondamento e priva di presupposti. Attraverso i suoi avvocati aveva fatto sapere che i diritti sulla saga sono tuttora oggetto di un’accesa disputa, che la Red Eagle non aveva indicato alcun danno o pregiudizio che fosse riconducibile alla condotta della vedova Jordan e che, comunque, la ricorrente non era nemmeno in grado di provare il proprio diritto esibendo un contratto.
In queste ore arriva la notizia che lo scorso 2 luglio la Red Eagle avrebbe rinunciato alla causa (ovviamente non senza riservarsi di riproporla in futuro), dichiarando al Tribunale che allo stato pendono trattative tra le parti per una soluzione bonaria della vertenza. Contattati, gli avvocati non hanno rivelato nulla di particolare, ma è lecito aspettarsi che questa rinuncia sia il preludio di una soluzione definitiva della reale titolarità dei diritti per la trasposizione cinematografica e televisiva de ‘La Ruota del Tempo’. Se la questione venisse risolta senza strascichi, potremmo assistere all’approdo di un’altra grande saga fantasy ad Hollywood. Non mancheremo di tenervi aggiornati sugli ulteriori sviluppi, sperando che qualunque prodotto venga eventualmente realizzato risulti migliore di ‘Winter Dragon’.
– Stefano Marras –