Siamo appena reduci da uno degli E3 più ricchi di sempre, caratterizzato da diversi annunci interessanti, lanciati come bombe dai due colossi che più di tutti hanno guerreggiato durante la più importante fiera di videogiochi del mondo. E se Sony ha lasciato sicuramente a bocca aperta i suoi fan con il teaser del remake del leggendario Final Fantasy VII, Microsoft non è certo rimasta con le mani in mano, giocandosi tutte le sue carte. Tra queste, una delle più importanti è senza ombra di dubbio il quinto capitolo della sua celebre saga fantascientifica, Halo: consci di ciò, i ragazzi di Redmond hanno riservato un posto d’onore al nuovo Halo 5: Guardians all’interno della loro conferenza pre-E3.
Il secondo capitolo della Reclaimer Trilogy, ovvero quella iniziata da 343 Industries dopo l’abbandono della storica Bungie (i veri padri della saga di Master Chief), ha inaugurato la conferenza con una spettacolare prova dal vivo della campagna, che sarà giocabile da un massimo di quattro giocatori nella classica modalità co-op. Purtroppo, proprio da questo punto di vista, per i fan storici è arrivata una prima doccia fredda, dovuta all’assenza nel gioco della variante in locale: per affrontare l’avventura insieme ai propri amici, insomma, bisognerà munirsi di una connessione ad Internet. Niente più split screen, una delle caratteristiche più amate di Halo, quando bastava una Xbox per trascorrere indimenticabili pomeriggi in compagnia. C’è da dire, a discolpa di questa scelta, che le tecnologie sono cambiate, e che il team ha voluto preservare ad ogni costo la fluidità del titolo, evitando pesanti cali nel frame rate, che in un FPS sarebbero stati ben più che fastidiosi. Proprio su questo versante, già da tempo gli sviluppatori avevano annunciato che il gioco avrebbe potuto contare sui tanto agognati 60 fps fissi, con il boss di 343 Industries, Josh Holmes, che l’ha definita una caratteristica fondamentale in un titolo di alta qualità. A prescindere dalle questioni tecniche, il gameplay mostrato durante il Media Briefing ha colpito soprattutto per i toni particolarmente epici, che lasciano ben sperare sulla trama, che in questo capitolo dovrebbe essere ancora più profonda e di grande respiro, rispetto agli Halo precedenti. L’impegno degli sviluppatori, infatti, è stato indirizzato soprattutto verso l’aspetto narrativo, promettendo ai fan della saga una vicenda dal sapore di grande opera di fantascienza militare.
Ma nel cuore di molti utenti, Halo è soprattutto un gioco multiplayer e, oltre alla modalità co-op online, durante la presentazione si è dato largo spazio alla parte competitiva, mostrando una nuova modalità che potrebbe rivoluzionare il campo degli FPS player versus player. Warzone, questo il nome del nuovo tipo di partita, si presenta come la più grande scommessa che 343 Industries ha riposto in questo prodotto, una delle modalità più ambiziose mai realizzate in uno sparatutto. L’idea di base è molto semplice: due squadre di 12 giocatori ciascuna potranno scontrarsi su mappe di vaste dimensioni, cercando di conquistare le basi del gruppo nemico disseminate su di essa. Nulla di più classico, direte voi. Ma questa modalità ambisce a fondere le caratteristiche della campagna in co-op con quelle del multiplayer competitivo, aggiungendo quindi alla mischia drappelli di unità controllate direttamente dall’intelligenza artificiale (che, come sapranno bene i veterani, in Halo ha sempre dato grandi soddisfazioni), le quali si sposteranno all’interno del campo di battaglia mettendo i bastoni tra le ruote alle due squadre avversarie, che potranno addirittura decidere di unirsi in una momentanea tregua per sconfiggere il nemico comune. Non mancheranno addirittura dei veri e propri boss che saranno generati casualmente sulla mappa, in modo da rendere ancora più imprevedibile e pericolosa questa terza forza in campo. Tutto questo accadrà in mappe 4 volte più grandi che in passato, che faranno da ambientazioni perfette per epiche battaglie molto impegnative, lunghe anche più di venti minuti, frenetiche e sempre diverse. Inoltre, l’approccio a simili match avrà anche caratteristiche da RPG: mano a mano che sconfiggeremo nemici e conquisteremo obiettivi, infatti, guadagneremo punti esperienza che, al contrario di altri titoli simili, potremo spendere subito, senza dover attendere la fine della partita. Questi punti ci permetteranno di migliorare il nostro alter ego direttamente sul campo, potendo fargli acquisire veicoli e armamentari sempre più potenti, così da farci provare una forte sensazione di progressione, che cambierà continuamente il nostro approccio alla battaglia.
Quella presentata è una modalità frenetica, dal ritmo sempre adrenalinico, che ci butterà letteralmente in uno scenario di guerra pieno di pericoli dove da soli non potremo fare la differenza e dove bisognerà coordinarci con i nostri compagni per cercare di sopravvivere, difendendo le basi e cercando di guadagnare terreno verso quelle nemiche. Il tutto ricorda in più punti il genere MOBA, che come saprete va tanto di moda negli ultimi anni, ed è probabile che gli sviluppatori si siano ispirati proprio ai vari League of Legends e DotA 2 per questa modalità che potrebbe, se ben sviluppata come mi auguro, rivoluzionare l’intero genere degli sparatutto online. Del resto 343 Industries ha da farsi perdonare dai giocatori di Xbox One il dimenticabile Halo: The Master Chief Collection, la raccolta dei capitoli della prima trilogia tirati a lucido ma minati da moltissimi bug, che colpivano soprattutto l’esperienza multiplayer. Quella che doveva essere la celebrazione di un’intera saga è risultata essere un’occasione mancata e ora c’è da riconquistare la fiducia di milioni di fan, e il team sa che non ci sarà una terza occasione. Halo 5 Guardians sembra giocarsi il tutto per tutto, ed è forse questo il motivo principale per cui aspettarlo con ansia. L’attesa fino al 27 ottobre non è poi così lunga: noi vi terremo informati di tutte le novità, e attendetevi ovviamente una ricca e approfondita recensione. Intanto, quale modo migliore di ammazzare il tempo, in queste calde serate estive, se non con una serata tra amici, schermi divisi e tanti Covenant da massacrare insieme?
– Davide Carnevale –