Eccoci con la seconda parte (qui trovate, comodamente, la prima) di questa lunga recensione sulla beta del multiplayer di Halo 5. Ben ritrovati!
Modalità di gioco
Riguardo alle modalità di gioco, abbiamo visto il solito… più due.
A fianco del classico Massacro, troviamo infatti Breakout e Stronghold (che lascio in inglese, perché checché ne dica il web, ancora non ci sono traduzioni ufficiali).
Breakout a me non piace, nonostante pensandola correlata all’arena Crossfire, molto pulita e semplice, acquista senso. La sostanza degli scontri in Breackout è uccidere tutto il team avversario per cinque volte, guadagnando così la vittoria. Niente armi sulla mappa, solo una magnum, un SMG e una granata, in più niente scudi… con la magra consolazione che neanche si possono fare headshot. Tutto si gioca sulla strategia di gruppo e sul culo di non svoltare l’angolo sbagliato nel momento giusto per gli avversari. Non so se la mia antipatia per Breakout sia determinata dal fatto che è qualcosa di un po’ avulso per Halo, o per semplice non abitudine a questa modalità che, in effetti, richiede molta coordinazione… e un team di persone che magari si conoscono, che magari parlano fra loro (magari la stessa lingua): cose che nella beta non è stato possibile avere. Aspettiamo con ansia conferme o correzioni.
Stronghold, al contrario, mi pare veramente ganza. Ok, il termine è tamarro, ma stiamo parlando di un gioco tamarro, quindi passatemelo. Il punto, in questo caso, è di controllare tre “checkpoint”, tre aree del territorio e guadagnare la vittoria. Una volta arrivati nel punto, bisogna mantenere la posizione e gli altri del team devono aiutare a tenere lontani i nemici, se non si vuole rendere la zona contesa e dover ricominciare l’acquisizione. Due territori controllati, danno un punto. Trovo questa modalità molto equilibrata fra il Massacro e un gioco più strategico, esattamente del genere che mi piace.
Armi e armature
Ci siamo restati tutti di merda. Tutti, indistintamente. Prima c’è stata incredulità, poi è partita la caccia. A cosa? All’SMG. Che torna con una potenza di fuoco imbarazzante e per molti versi risulta migliore del classico fucile d’assalto! Si spera che la 343i riequilibri la situazione delle armi. Almeno un po’.
Poi, tanti design nettamente migliori e, per ora, solo due introduzioni. La prima è una variante spaccona della lama energetica, ovvero la Prophet’s Bane.
La seconda è l’Hydra MLRS… un’altra arma imbarazzante. Che il bersaglio abbia lo scudo quasi vuoto, a metà o intero, se viene colpito non ha scampo. Con l’Hydra è davvero one shot, one kill! Comunque niente di stravolgente o nuovissimo: è una specie di versione UNSC dell’arma covenant catalogata come “Cannone a munizioni guidate Tipo-52”. La cosa fondamentale da sapere è che fa male, tanto male.

L’hydra… l’indicibile hydra. È grosso e fa male, è una di quelle armi che i videogiocatori vorrebbero sempre avere in mano.
Sulla sponda armature, la 343i ci ha tenuto davvero a sventolarci davanti quattro armature che ritroveremo in Halo 5 e in The Master Chief Collection (se riusciremo a sbloccare alcuni obiettivi). Questo particolare sembra confermare quanto la raccolta non sia andata bene, ma c’è da dire che vedere le armature in anteprima è stato veramente bello.
Troviamo la Mark VI [GEN1], vecchia, pesante e obsoleta, ma che ormai è così familiare che molti giocatori continuano a preferirla a tante altre. Per la beta ce la hanno concessa anche nella versione rovinata, perché fa più fashion… e ci ricorda le tante botte prese dalla Mark VI indossata da Master Chief. A fianco di questa vecchia gloria, ci sono anche Aviator e Defender di Halo 4, e Centurion di Halo 2 Anniversary.
Poi c’è la mia preferita, la Helioskrill, con un design decisamente snello, ma un po’ “alieno” per Halo. La trovo bella e interessante proprio perché si discosta dal classicismo che questa serie di titoli ha a lungo mantenuto. Il casco un po’ “insettoide” e la punta degli stivali divisa risultano accattivanti, ma è inutile dire che è quella che è piaciuta di meno.
Infine, la quarta ed ultima è Nightfall, che riprende quelle indossate dai protagonisti della miniserie tv Halo: Nightfall, e che viene usata proprio perché particolarmente adatta a far fronte a mondi inospitali.
In ogni caso, questo la 343i lo ha specificato molto bene, quelle che abbiamo visto sono ancora versioni provvisorie, che subiranno dei miglioramenti prima dell’uscita di Halo 5. C’è ancora quindi da vedere come sarà concesso combinarle alla fine, cosa verrà aggiunto e cosa verrà tolto.
La possibilità di scegliere il sesso del personaggio, influenza l’aspetto finale delle armature… e regala una piacevole sorpresa durante il gioco, poiché gli spartan parlano con voce adatta al sesso, commentando passo passo le proprie azioni e conquiste.

Diciamo che il primo impatto con quest’armatura, la helioskrill, è un po’ strano, ma a guardarla bene non è fantastica?
Accoglienza della critica: ma è Halo, o è CoD?!
A vedere come gli avversari ti bulleggiano finita la partita, potrebbe pure essere Tekken. Note ironiche a parte, trovo che coloro che lo paragonano a CoD siano quei personaggi che devono per forza trovare qualcosa di negativo in tutto. Comunque, sono la minoranza, perché in generale la critica è stata molto molto buona: sono fioccati i voti pieni e quelli appena inferiori al punteggio massimo.
È indubbio che con la Reclaimer Trilogy, iniziata con Halo 4, la 343i abbia voluto dare un taglio leggermente diverso, personale e moderno. Halo si è sempre configurato come uno dei fps più facilmente abbordabili (da qui parte del suo grande successo), questo soprattutto grazie ad un gameplay semplice e snello. Con Halo 4 non si è aggiunto peso al gameplay, ma lo si è reso un po’ più interessante con le abilità degli spartan e su questa linea si è proseguito verso il multiplayer di Halo 5.
Ora c’è lo Smart Scope, mentre prima non serviva mirare tanto? Beh, non serve neanche adesso, hanno semplicemente aggiunto una possibilità. La vuoi usare? La usi. Non la vuoi usare? Non usarla. Ma questo particolare di certo non rende Halo un nuovo Call of Duty, né tanto meno una ricopiatura di altri fps (come invece ho sentito dire). La 343i ha lasciato ad Halo la sua personalità, ed è questa la cosa veramente importante. Possono davvero il mirino, le abilità, il gameplay più dinamico e le altre innovazioni aver denaturato Halo? Perché mai la Helioskrill, innovativa nel design in ambito Halo, dovrebbe indicare un prodotto che non rispecchia il leggendario e ormai (un po’ troppo) idealizzato Halo? Parlo da appassionata.
Penso che ancora una volta la verità è che ci si vuole lamentare. Fosse stato identico agli Halo della Bungie, ci si sarebbe lamentati che non è cambiato niente. Si cambia, e ci si lamenta perché denaturi. Non si può mica sempre avere la botte piena, la moglie ubriaca e l’uva nella vigna!
Questo è Halo, è Halo più che mai e figo come non lo è mai stato!
– Lucrezia S. Franzon –
Provato per voi: Beta di Halo 5 [Parte 2]
Isola Illyon
- Grafica: eccezionale, e finalmente un Halo a 60fps!
- Mappe: varie, accattivanti e volte al gioco collaborativo; menzione d'onore ad Empire
- Gameplay: più dinamico degli scorsi titoli, molto rapido e adrenalinico
- Modalità di gioco: interessanti le nuove Breakout e Stronghold
- Armi e armature: niente di meno delle aspettative; qualche aggiunta in entrambi i settori e aggiornamento grafico di quelle esistenti
- Abilità Spartan: contribuiscono a rendere le partite più varie e imprevedibili
- Menzione d'onore: il respawn casuale delle armi è la cosa migliore che 343i potesse pensare di introdurre
- Modalità di gioco: resta qualche dubbio su Brakout, inadeguata a team troppo disorganizzati
- Armi: c'è da lavorare sul riequilibrare il cerchio di fuoco e il danno inflitto da alcune armi
- Grafica: alcune texture possono essere migliorate