È stato intorno al 1997 che abbiamo cominciato a sentir parlare di una scrittrice che oggi tutti conosciamo, Joanne Kathleen Rowling. Ora sappiamo bene chi è, che libri ha scritto e a che film i suoi romanzi hanno dato vita, giusto? E Se invece vi parlassi di Newt Scamandro, quanti di voi saprebbero dirmi qualcosa su di lui?
Anche lui ha scritto un libro, “Gli Animali Fantastici: dove trovarli”, e si tratta di uno dei testi richiesti agli studenti di Hogwarts, la Scuola di Magia e Stregoneria dove sono ambientate le avventure di Harry Potter. Da ciò che sappiamo, Scamandro nasce nel 1897 e si appassiona alla Cura delle Creature Magiche anche grazie alla madre, un’allevatrice di Grifoni di razza. Frequenta prima la prestigiosa scuola di magia inglese, e lavora poi per il Ministero della Magia, dove si assicura una sfavillante carriera nell’ufficio di Regolazione e Controllo delle Creature Magiche. Grazie al suo impiego è riuscito viaggiare spesso per portare avanti le sue ricerche sulle bestie magiche, e questi studi hanno dato vita al suo libro per giovani fattucchieri. In realtà “Gli Animali Fantastici: dove trovarli” esiste per davvero, ed è stato pubblicato dalla Rowling nel 2001 (2002 in Italia) sotto il nome di, appunto, Newt Scamandro. Lo ha fatto per beneficenza, devolvendo l’80% del ricavato ai bambini poveri di tutto il mondo. È un libricino piuttosto piccolo su cui troviamo annotati anche gli appunti di Harry, Ron ed Hermione, dandoci la sensazione di avere tra le mani un vero e proprio testo scolastico.
Ora, come sicuramente ricorderete, è in produzione un lungometraggio ispirato proprio al personaggio di questo scrittore (la Rowling lo ha annunciato l’anno scorso con un tweet in codice): le informazioni in merito non sono tantissime, ma ci sono comunque delle novità. La prima riguarda il nome dell’attore che farà la parte del protagonista, reso noto pochi giorni fa: sarà l’inglese Eddie Redmayne, il vincitore dell’Oscar come miglior attore protagonista del 2015 (ha interpretato il fisico Stephen Hawking ne “La teoria del tutto“)! Niente male, eh? A lui è stato affidato il compito di interpretare un giovane Newton “Newt” Artemis Fido Scamandro nei suoi anni da ricercatore. Si tratterà, come va tanto di moda ora, di una trilogia, e il primo film uscirà il 18 novembre 2016, quasi in contemporanea con Dottor Strange, con cui dovrà quindi scontrarsi al botteghino. La seconda pellicola arriverà nel 2018, e per la terza si dovrà aspettare fino al 2020.
Tutto avrà inizio circa settant’anni prima della saga di Harry Potter, e la storia si svolgerà in America, a New York, nel lontano 1920. “Gli Animali Fantastici: dove trovarli” è stato pubblicato, nel mondo dei maghi, nel 1927, e sul grande schermo si vedranno i viaggi e gli studi dell’autore del libro che culmineranno con la creazione del testo. È già stato annunciato che si vedrà una delle altre scuola di magia al mondo, quella americana (che però non si troverà nella Grande Mela), e che ci sarà la possibilità di incontrare altri personaggi citati nella saga di Harry Potter – Forse anche Luna Lovegood, visto che sarà lei a sposare il nipote del signor Scamandro.
L’intera sceneggiatura sarà curata dalla Rowling stessa. L’autrice ha preso questa decisione per far sì che i film non si allontanino troppo dalla sua idea iniziale, evitando così modifiche troppo brutali. Ad occuparsi della produzione e della regia sarà lo stesso gruppo alle spalle degli ultimi quattro film di Harry Potter: ritroveremo così David Yates (regia) e David Heyman (produzione). Questa coppia ha fatto grandi cose con i capitoli della saga su cui ha lavorato, quindi non si può che ben sperare. Visto che “Gli Animali Magici: dove trovarli” è (fatta eccezione per l’introduzione di Albus Silente e una breve intro dell’autore) un bestiario per maghi, non c’è il rischio di ritrovarsi a doversi chiedere il perché di eventuali cambiamenti dal libro al film. In più, considerato il ruolo della Rowling, si potrà essere certi di poter vedere una storia coerente con il tono della realtà in cui è ambientato e che abbiamo imparato a conoscere con la saga del caro, vecchio, maghetto londinese.
Detto questo, però, i dubbi non mancano. In particolare sorge la classica domanda: è proprio necessario diluirlo in tre film? Non saranno troppi? Ovvio, bisogna parlare delle ricerche, dei viaggi e della vita di Newt Scamadro quando faceva il biologo di bestie magiche, ma si riuscirà a mantnere una certa qualità per tutta la trilogia? Non è per forza necessario fare le cose lunghe perché siano belle (perché agli appassionati di Tolkien stanno fischiando le orecchie?). Per rimanere in tema di “vita di grandi uomini”, per esempio, quest’anno, agli Oscar, abbiamo visto trionfare due grandi film che trattavano proprio di questo, “The Imitation Game” e il già citato “La teoria del tutto”, una valida prova del fatto che non servano migliaia di pagine, parole e immagini per dar vita a qualcosa di spettacolare. Certo, stiamo parlando di due generi completamente diversi, creati per due tipi di pubblico con poco in comune, ma il ragionamento di base rimane valido. Che poi, perché non si dovrebbe pretendere qualità, cura e coerenza anche da qualcosa che viene definito “fantasy” e “per ragazzi”? In molti, troppi, si sono nascosti dietro a queste due etichette e hanno fatto disastri. Vogliamo rivangare “Dungeons & Dragons: che il gioco abbia inizio“? Meglio di no. Chi invece ha trattato con il dovuto rispetto anche questo genere ha dato vita a film meravigliosi come “Il Castello errante di Howl“.
Ma non divaghiamo: ora viene da chiedersi se i film di Newt Scamandro saranno, tanto per cominciare, all’altezza della saga regolare di Harry Potter, in grado quindi di soddisfare le aspettative del pubblico. Certo, qui c’è la creatrice del personaggio a lavorare sulla sceneggiatura, e si tratta di una trillogia “ispirata a” e non “tratta da”, ma il mondo del cinema, per spremere soldi a spettatori fiduciosi, non si è mai fatto scrupoli, e di sicuro non se li farà davanti ad un succoso banchetto di fan di Harry Potter. Ci verranno dati tre film degni di questo nome, oppure saranno trame scontate, noiose ed infarcite di bacchette scintillanti ed effetti speciali? A voi l’ardua sentenza.
– Caterina Gastaldi –