Blade&Soul: dalla Korea Un MMO dinamico

Il Comparto Grafico è davvero eccezionale!

Gli MMO sono un genere videoludico in continua evoluzione, ovviamente uno di quelli più giocati e seguiti al mondo. Molti dei prodotti più conosciuti appartiene a questo genere: basti pensare a World of Warcraft o a Guild Wars 2 per avere un’idea della portata mediatica di questi “semplici videogiochi”. Purtroppo, come alcuni di questi titoli splendono, altri sono scure macchie nell’onore di tutti: Metin 2, tra i tanti, è il massimo del trash made in Asia. Ebbene, sembra che l’Asia abbia saputo risollevarsi con questo titolo action: andiamo a vedere il perché Blade & Soul merita.

IL GIOCO
Blade&Soul è ambientato in un mondo in guerra, una guerra sanguinosa tra due fazioni: la ricca e potente nazione di Woon e la militaristica nazione di Poong-Je. Queste sono in perenne lotta tra di loro mentre l’oscurità avanza, devastando le varie nazioni. Questi continui scontri portano velocemente il mondo nel caos e a farne le spese, come ben sappiamo perché la storia ce lo insegna, sono sempre i poveri cittadini. In mezzo a tutto questo trambusto nascono due confederazioni: la Lawful League, una lega di esperti delle arti marziali nata per aiutare i più disagiati, e il Culto di Hon-Chon, insieme di civili che lotta per l’uguaglianza.

CLASSI E RAZZE
Blade&Soul, come tutti gli MMO, dà a disposizione del giocatore una modesta quantità di classi e di razze, in modo da garantire una buona personalizzazione del nostro avatar virtuale. Ciò che, però, stupisce, è la presenza online di soli personaggi di sesso femminile, ma è un punto che andremo a chiarire più in là nella nostra recensione. Le razze sono 4: Gon, statuaria stirpe discendente dai draghi; Jin, esperti saccenti dal potenziale quasi illimitato; Yun, bellissima razza eccellente nell’arte e nella grazia; Lyn, piccola razza che condivide orecchie e coda con i topolini. Le classi sono invece 6, differenti da ogni punto di vista e disponibili solo per determinate razze. Si va dal possente Destroyer, selezionabile solo per i Gon (ovviamente, essendo quelli grandi e grossi) all’Assassin, disponibile solo per i Jin. Niente di nuovo sotto il sole per ora: classi conosciutissime, razze stereotipate (l’abbiamo visto già in Final Fantasy XIV). A qualcuno potrà anche piacere, ma considerando che è da dieci anni che marciano su questi piccoli ometti antropomorfi, a me è salita la noia.

I Paesaggi sono davvero strabilianti!

MECCANICHE
Blade&Souls si salva dal baratro del negativo con una scelta in-game molto diretta e frenetica. A metà tra un MMO ed un picchiaduro alla Tekken (sto esagerando, ovviamente), quando giocherete a Blade&Soul scorderete le meccaniche classiche dell’MMO canonico: attaccare, difendersi, reagire prontamente e quant’altro sarà la base di ogni buon combattimento, sia questo PvP che PvE. Ovviamente, dato che questi coreani pensano proprio a tutto, avrete la possibilità di passare anche ai comandi classici, perdendo, però, uno dei punti forti del gioco. Altra cosa divertente è l’assenza del Tank o dell’Healer, anche se ci si potrà curare attraverso eventuali oggetti in gioco. L’aggro, che è la prima regola da rispettare per evitare che il gruppo muoia durante le istance (ovvero “l’avere il mostro che picchia me, che sono robusto, anziché andare sul fragile mago), sarà nelle mani di chi gioca e non di skills e roba simile. Se il boss va contro il mago, quindi, sarà compito di quest’ultimo scansarsi e aspettare che il mostro in questione dedichi le sue attenzioni a qualcun altro.

Il nostro personaggio, pronto ed equipaggiato con il minimo indispensabile, è pronto!

Il sistema di crafting non è nulla di diverso dal solito: due skill di creazione da livellare creando oggetti e andando a raccogliere materiali. Come in ogni buon gioco orientale che si rispetti, il Grind sarà all’ordine del giorno (e della notte) anche a causa dell’enorme quantità di BOT (ovvero programmi che seguono una determinata azione all’infinito) che puliranno le zone più interessanti ad ogni ora. Ah, quanto mi sono mancati questi giochi.

SPECIFICHE TECNICHE
Il comparto tecnico, seppur buono, è datato, e soffre un po’ delle ultime uscite sul mercato (Guild Wars 2, per ora, è quello che vince). Nonostante ciò, il gioco rimane piacevole da guardare, non ci sono texture abominevoli e aborti grafici. I paesaggi sono ben curati dall’arte tipica orientale, e non sarà un caso sentirci più vicini a questa cultura anziché a quella normalmente europea. Anche la soundtrack è buona: riesce ad inserire le giuste musiche nei giusti luoghi, riservandosi anche una serie di brani evocativi per determinati boss o scontri. Gli effetti, sia ambientali che del personaggio, sono buoni e ben differenziati.

LATO HOT
I più perspicaci tra voi lettori avranno notato che, all’inizio del pezzo, facevo riferimento alla mancanza di personaggi di sesso maschile. La maggior parte degli eroi sarà, difatti, donna e, come le regole del fantasy impongono, si sa che l’equipaggiamento addosso ad un personaggio femminile dovrà pesare molto, molto poco. Il mito del Bikini Chainmail è difatti divenuto realtà grazie agli sviluppatori di Blade&Souls, che hanno ben pensato di stupirci con effetti speciali. Se, difatti, inserire la solita razza obsoleta di simil-animali piccoli e pucciosi non era già abbastanza trash, hanno voluto aggiungere (anche se in realtà sono andati a sfoltire) anche armature al limite dell’erotico. Ragazze con enormi seni e scosciate come solo certe signorine in strada sanno agghindarsi, sono all’ordine del giorno qui e, per far salire il calore a noi nerd, imbracceranno anche spade, pugnali e archi con texture mozzafiato. Ovviamente alcuni giochi hanno censurato queste bellissime armature, facendo perdere loro tutto il fascino fantasy che avevano.

L’Interfaccia di gioco è pulita e immediata.

Ragazzi, seriamente: vogliamo perdere un titolo che ci dà a disposizione tutto questo? Il combattimento dinamico è assolutamente da non perdere! E voi, avete acquistato questo gioco in virtù del suo comparto sonoro? Fatecelo sapere qui sotto!

– Yari Montorsi –