Abbiamo parlato la settimana scorsa del nuovo manga di Toriyama, Jaco the Galactic Patrolman (che potete leggere qui), e siccome sembra essere un periodo molto intenso per il nostro maestro mangaka preferito, oggi vi parleremo di un’altra delle sue opere, anzi, quella che possiamo dire sia stata il battesimo di matita per la sua carriera, quella che cronologicamente è stata la sua prima opera e che proprio quest’anno, dall’aprile 2015, verrà ristampata dalla Star Comics in Perfect Edition: Dr. Slump.
Come molti di voi ricorderanno certamente, il manga ha anche avuto una trasposizione in anime e la serie, o meglio, le serie (visto che ce ne furono due, la prima, Dr. Slump & Arale, comprendente 243 episodi trasmessi dal 1981 al 1986 e la seconda, What a mess Slump e Arale, rifacimento della prima, di soli 74 episodi trasmessi dal 1997 al 1999) hanno contribuito ancora di più a far conoscere il nome di Akira Toriyama anche al di fuori del Giappone. La trama presenta quelli che sono stati poi nel corso del tempo i tratti dominanti di questo autore giapponese, quali la comicità, la demenzialità di alcune situazioni, l’autoironia, il tutto condito con delle personalità fuori dal comune, a volte presentate in maniera forse troppo esagerata. Il protagonista, Senbee Norimaki, soprannominato Dr. Slamp (Dottor Catastrofe) è un inventore ventottenne, abitante del Villaggio del Pinguino, sull’isola Gengoro. Quest’uomo, maniaco delle donne, è però conosciuto per le numerose creazioni a cui è solito dare vita: tra le numerose invenzioni scadenti, tra quelle bizzarre, e quelle anche discrete, riesce però ad avere particolare successo nel costruire una bambina cyborg, Arale, del tutto indistinguibile da una vera ragazzina, tanto che gli sarà più o meno facile nascondere a tutti la vera natura spacciandola per sua sorella minore e trattandola a tutti gli effetti come un vero essere umano.
L’occhialuta Arale, talmente simile ad un essere umano da soffrire perfino di miopia, sin da subito si presenta come una bambina sveglia e intelligente, dai tratti totalmente antropici ma dotata, a causa di un errore di programmazione di Sambee, di una super-forza, e proprio questo aspetto, unito ad altre situazioni che si verranno a creare, costituiscono il centro della trama. Difatti quest’ultima ci propone proprio le avventure di Arale, accompagnata dal suo “fratellone” Sambee, sempre intento a dominare il suo genio e ad inventare continuamente qualcosa di nuovo, e sarà condita dall’incontro di nuovi personaggi e da situazioni sempre più bizzarre e demenziali (come dimenticare il viaggio nel tempo di Arale nella preistoria e l’uovo datole da un bambino delle caverne da dove poco dopo uscì il piccolo Gajira, bambino alato, compagno inseparabile, con la capacità di divorare tutto?) ambientate in posti estremamente fantasiosi con personificazioni e caricature al limite dell’assurdo. L’ironia di Toriyama in questo manga sta proprio nell’unire elementi fantascientifici come invenzioni (anche se strambe), macchine del tempo, viaggio nel tempo e alieni, a elementi surreali come paesi in cui umani vivono senza problemi con strani animali antropomorfi, luoghi e posti “umanizzati” come montagne o colline, fino ad arrivare perfino a fenomeni naturali (come ad esempio il sole), che si riscoprono essere delle versioni caricaturali di famosi protagonisti della fantascienza giapponese: ciò, unito insieme, crea una dimensione dove tutto è possibile. Lo stesso Sampee, ad esempio, dopo tanto penare e dopo molti tentativi non riusciti nel vederla in mutandine e amandola segretamente, si sposerà con la signorina Midori, maestra di Arale, da cui avrà anche un figlio, Turbo dotato, dopo un incontro ravvicinato con degli alieni – il poveretto fu colpito da un UFO fuori controllo, ma i suoi ospiti lo curarono, dotandolo di un’intelligenza unica e di poteri paranormali.
A 35 anni dal suo esordio quest’opera non sembra sentire il tempo che passa, ma anzi, sembra essere dotata di quella spontaneità e quella freschezza che solo Toriyama sa infondere alle sue creature. Sicuramente diversa da Dragon Ball che, a prescindere da protagonisti e dalle situazioni demenziali, ha una storia che cresce nel tempo, personaggi che si evolvono ed è comunque d’azione, Dr. Slump si presenta come una semplice raccolta di situazioni quotidiane a volte esasperate, altre volte assolutamente nonsense dove ritroveremo la piccola Arale alla scoperta di un mondo totalmente sconosciuto per lei, e dove sarà proprio grazie a questa sua forte esuberanza e curiosità che accadranno diverse situazioni che daranno via ad episodi davvero divertentissimi, con l’aggiunta di elementi bizzarri come personaggi che attraverseranno gli spazi bianchi delle vignette o dove ci capiterà addirittura di trovare lo stesso Toriyama vestire i panni di un robot caricato a molla!
La Star Comics ci ha regalato un’edizione che non ha bisogno di presentazioni: sono previsti 15 volumi mensili dal costo di 7 euro l’uno, con il primo pubblicato lo scorso 22 aprile. Un prezzo assolutamente giustificato, vista la qualità delle pagine, in bianco e nero con la presenza di alcune tavole a colori (a seconda della loro presenza nell’opera originale) e la copertina “brillantinata” con la nostra beniamina in primo piano; 256 pagine davvero tutte da amare, e grazie all’edizione Perfect, anche da godere di più visto il formato maggiore che permette di apprezzare ancora di più i tratti semplici e morbidi di uno dei mangaka più importanti di sempre. Che altro dire, accorrete tutti al Villaggio del Pinguino, e preparatevi per 15 volumi di puro divertimento!
– Alessia Bellettini –