Elen sila lumenn omentielvo, avventurieri! Sono una persona molto critica, soprattutto quando si tratta di dare un giudizio su qualcosa che viene pubblicamente osannato. Può capitare molto spesso, infatti, che ciò che viene elogiato con troppi superlativi si riveli piuttosto una terribile e melensa fregatura, almeno per quanto sia possibile che possa accadere il contrario.
Un buon motivo per andare avanti a chiappe strette, insomma. Prima di sbilanciarmi in ciò, apprezzo quindi il poter raccogliere qualche informazione preliminare per poter dare un giudizio più completo possibile. Seguo la serie “L’Attacco dei Giganti” da un po’ di tempo e, va detto, mi aspettavo grandi cose da questo film, sottotitolato “Parte 1 – L’arco e la freccia cremisi” e proiettato al cinema con un appuntamento esclusivo il 12 e il 13 maggio scorsi. Quindi, tra botte da orbi e tensioni incredibili, facciamoci strada e vediamo come è andata questa proiezione!
La trama in breve: alcune impressioni superficiali
Superata l’emozione iniziale, immergiamoci a bomba nel cuore della questione. La trama del film riprende gli avvenimenti iniziali descritti nei primi tredici episodi dell’anime, cruciali per lo sviluppo caratteriale dei personaggi protagonisti della storia (di cui potete trovare un assaggio ed altre info utili qui). Grazie all’aggiunta di alcune scene appositamente realizzate per quest’opera, le atmosfere cupe e soverchianti – e parlando di giganti è proprio la parola giusta – permeano per l’intera proiezione.
Ottima impressione soprattutto per il doppiaggio italiano, che mi ha saputo coinvolgere ed emozionare, conferendo un’ottima caratterizzazione dei personaggi e una capacità espressiva notevole. Proprio ciò ha catturato di più la mia attenzione, oltre ad un ritmo narrativo ora pressante, ora più morbido.
Da questo punto di vista, infatti, si percepisce da un lato l’ineluttabilità del fato dell’essere umano, che sembra destinato a dover soccombere di fronte alla furia e alla fame dei Giganti, sentimento che fa poi posto a una sempre crescente determinazione da parte dei protagonisti, decisi a ribaltare le sorti della guerra.
Al primo impatto è stato molto più che interessante: i personaggi protagonisti sono delineati con decisione e tanto carisma, molti dei discorsi durante il combattimento o prima di un’azione particolarmente rilevante sono adeguati ed incalzanti. Insomma, oltre ad avere alti punteggi in Destrezza, da queste cose ci si ricorda dell’importanza del Carisma.
Un commento più approfondito: analisi breve e alcune considerazioni
Se Shingeki no Kyojin ha raggiunto vette difficilmente sondabili in così poco tempo non è certo un caso, e personalmente mi trovo a dare conferma a quanti lo giudicano a favore. Avendo modo di approfondire la trama prima della visione del film, di motivi che possono portare ad apprezzare quest’opera se ne trovano molti, sebbene ci siano questioni “già trattate” a più riprese da molte opere cinematografiche e non. Qualcuno diceva che l’ultima trama originale l’aveva usata Omero ai tempi dell’Odissea, ma ciò non significa che un tema già sviscerato non possa essere letto con altre prospettive o con altre voci, migliorando in diversi aspetti.
I temi di questa serie mi sono molto cari, soprattutto quelli che si trovano dietro il protagonista, consumato dal desiderio di uscire dalle mura in cui è costretto a vivere a causa della minaccia dei Giganti. La scoperta di un mondo nuovo e un inestinguibile desiderio di vendetta nei confronti dei titanici nemici lo porteranno al dil à della sua immaginazione, rendendolo capace di poter fare la differenza nel corso della storia.
Una cosa che ho apprezzato non è stata soltanto la granitica determinazione che si fa via via strada nei cuori dei protagonisti, ma anche la loro fragilità. Una questione che molto spesso viene trascurata, mettendo in mostra gli eroi come creature senza paura che affrontano il male solo perché sono stati scritturati in questa maniera. Qui no, ed è una questione che ammiro: ci si ricorda non solo del loro coraggio ma anche della loro umanità. Un elemento che è spesso tenuto in secondo piano, specialmente in questo periodo.
Signori, tutto questo preambolo ci porta alle considerazioni sull’opera: il mio giudizio è profondamente influenzato da molti fattori, specialmente a livello empatico. Ciò però non vuol dire che la mia critica sia necessariamente buonista: il fatto sta nell’apprezzare un lavoro ben fatto, come in questo caso. La cosa veramente difficile è stata comprendere cosa non andava, o comunque un’ipotetica questione da poter migliorare; cosa che non ho trovato, ad essere sincero. Sicuramente torneremo a parlare di anime, seguendo la scia della Nexo Digital con i suoi appuntamenti cinematografici. Mi permetto così di ricordare che il 23/24 giugno, per gli appassionati della saga di Gundam, ci sarà in proiezione Mobile Suit Gundam The Origin., mentre attendiamo di avere notizie anche sulla seconda (e ultima) parte di questo film, che in terra nipponica sarà proiettata il 27 giugno. Noi di Isola Illyon non ci perderemo neanche un appuntamento, e voi?
Per questa puntata è proprio tutto! Scontri titanici e discorsi epici fanno per voi? Lasciate un urlo di guerra qui sotto con un commento! Buona fortuna avventurieri!
–Michele Giuliani–
L’Attacco dei Giganti: Il Film Parte 1 – Recensione
Isola Illyon
- Coinvolgente a livello emotivo;
- Personaggi con una buona caratterizzazione;
- Colonna sonora particolarmente incalzante;
- La prima parte di film potrebbe essere eccessivamente melensa;