Elen sila lumenn omentielvo, avventurieri! In quanti amano l’intrigo della magia e del mistero? La narrativa moderna e le tradizioni religiose ci offrono molti spunti per costruire storie colme di macchinazioni e rituali incredibili. Soprattutto, questi ultimi non si dovrebbero far da soli. Roba come evocare demoni abissali per farsi aprire il barattolo della marmellata o per una tranquilla partitella a rubamazzetto sono cose che sconsiglierei, soprattutto in periodi di noia. Anche perché dove lo metti un Balrog in salotto? Questa casa non è un albergo! E che cos’è…
Cosa succede quindi quando una bambina che si crede una bambola decide di praticare un gioco apparentemente innocente, evocando un potente spirito mistico? E se questo spirito decidesse di restare infestandone la casa? Mi ringrazio per queste domande e senza indugio alcuno vado a presentare Gugure! Kokkuri San, un manga che con leggerezza e un forte senso del paradosso sa trattare di temi molto interessanti. Bando alle ciance e vediamo di cosa si tratta!
Spiriti, alieni e citazioni filmiche: la trama in breve, alcune impressioni
Nato dalla penna di Midori Endou nel 2011, apprezzo questa serie per diversi motivi: da appassionato di esoterismo e cultura in generale, storie di questo tipo portano il sapore della tradizione di un paese lontano, che cantano delle origini del mondo e dei suoi misteri. La serie è tutt’ora conclusa per quanto riguarda l’anime (che consiglio vivamente di recuperare, sono solo 12 episodi andati in onda in Giappone tra ottobre e dicembre 2014), per il resto il manga è ancora in fase di lavorazione con otto volumi all’attivo, pubblicati da Gangan Joker. In Italia, almeno per ora, sia manga che anime sono inediti.
Come a suo tempo (e a suo modo, in quei minimi frangenti di pausa nella trama) Inuyasha o Saint Young Man, Kokkuri San gioca con elementi tipici giapponesi fondendoli nella vita di tutti i giorni. La storia è molto semplice: una bambina di nome Kohina Ichimatsu, che vive da sola in una grande casa in possesso della sua famiglia da generazioni, decide di giocare a “Kokkuri san“, di fatto una versione dell’Ouija Board occidentale. Attraverso questo gioco si può chiamare uno spirito al quale si possono porre delle domande.
Evoca così lo spirito della volpe (che dà il nome al manga), il quale, compreso lo stato in cui vive la bambina, decide di diventarne il protettore infestando la casa. Nel corso della storia si aggiungono altri personaggi, ognuno con una caratterizzazione ben definita. Colmo di situazioni paradossali (come il compagno di classe di Kohina che è palesemente un alieno direttamente uscito dall’Area 51, cosa di cui quasi nessuno sembra accorgersi), quest’opera sa prendersi gioco di se stessa quanto basta da poterla tranquillamente prendere sul serio.
Grandi riferimenti ad altre opere, tra cui il già citato alieno che collega E.T. (e per comprenderlo, perché guardando dalle immagini non si capisce, basta guardarsi la quarta puntata dell’anime), Ranma 1/2 e molto altro.
Sketch e filosofia: un giudizio critico
Alla fine della fiera è giusto fare delle piccole considerazioni generali. Do una grande importanza al dettaglio, è fuori di dubbio. Trattandosi di una serie piuttosto scanzonata, può non piacere a tutti, ma saper leggere tra le righe è importante. Apprezzo di quando in quando una piccola risata a cuor leggero, che capita molto spesso in un’opera come questa. Non sempre è necessario cavar fuori la filosofia della vita con chissà quali discorsoni, la Verità è molto più semplice e banale di quanto non si creda. E quando c’è da far riflettere lo spettatore, Kokkuri san ci riesce benissimo.
Ogni personaggio di questa serie non è semplicemente un pupazzo messo lì per far ridere: tutti hanno una loro storia, un evento scatenante che li spinge a comportarsi come fanno. A partire da Kokkuri San, che può assumere molte sembianze ma si rifiuta di trasformarsi in donna; o Inugami, spirito di un cane morto in mezzo a una strada, con il suo temperamento ora aggressivo, ora passionale; ma anche Shigaraki, che sotto i suoi grandi vizi nasconde un buon cuore. La cosa che mi ha positivamente impressionato è proprio questa caratterizzazione, sembrano quasi vivi. Una questione da non sottovalutare.
Signori, questo articolo finisce qui. Senz’altro è stato un manga molto divertente da leggere e di cui aspetto con trepidazione di sapere come andrà a finire. Qualcuno di voi conosce già Gugure! Kokkuri San? Cosa ne pensate? Diteci tutto qui sotto con un commento! Buona Fortuna, avventurieri!
“La gente nasce e muore da sola. Ma non c’è nessuno che sia capace di andare avanti da solo. Nel momento del bisogno, è bene avere il coraggio di farsi aiutare da qualcuno.” Shigaraki
Dedico questo articolo ad una mia amica che mi ha consigliato quest’opera. Grazie!
–Michele Giuliani–