In pubblicità questo mese su Illyon, lo scrittore emergente Emanuele Amanteo ci racconta il suo rapporto con la scrittura in questa intervista esclusiva!
Come si diventa scrittore? Quali sono le capacità richieste e chi è davvero in grado di potersi definire tale? Ne ho parlato con Emanuele Amanteo, scrittore e grafico, che ci ha detto la sua su tutto questo.
Ciao Emanuele, benvenuto sull’Isola Illyon. Iniziamo con una domanda semplice: come ci si accorge di avere le capacità per diventare un bravo scrittore?
Beh, non credo che ci si accorga di poter fare lo scrittore. Ovviamente, se di regole vogliamo parlare, una delle qualità che deve avere uno scrittore è la dialettica e la conoscenza della lingua. Un buon italiano e una buona forma espositiva sicuramente sono alcune delle qualità indispensabili per esporre poi le proprie idee e la fantasia dello scrittore. Credo che in fondo, però, le regole e le tecniche possano essere studiate e imparate. Quindi, per rispondere alla tua domanda, credo che ci si accorga di poter essere uno scrittore quando si riesce a mettere su carta quello che la tua mente immagina ed elabora senza fermarsi troppo a pensare.
Tu ti identifichi come scrittore? Da quanto scrivi?
Sai che io non mi vedo ancora come uno scrittore?!
Scherzi a parte, questa mia esperienza è iniziata cosi, per gioco, con una collaborazione “casalinga” nel 2010. Con una mia amica, infatti, scherzando in chat su trame e ambientazioni, ci siam detti: “scriviamo una storia per noi due?”. Da li è partita la stesura di “Always”, racconto che doveva rimanere privato ma che, verso gli ultimi capitoli, è stato reso pubblico per capire se avrebbe potuto davvero funzionare e se il pubblico avesse potuto apprezzarlo.
Quello è stato il mio inizio e, rileggendolo adesso, mi emoziono ancora, ma tuttavia mi vedo anche molto maturato rispetto ad allora, sia nella stesura che nelle trame. In più, quella era una collaborazione, quindi erano due le menti a lavoro e scrivere a due mani e tutt’altro che semplice soprattutto se si è agli inizi.
Sei sull’isola del fantasy. Domanda obbligatoria: cosa ne pensi della letteratura fantasy più famosa e di quella moderna?
La letteratura fantasy è sempre stata la mia preferita, leggo quasi solo questo genere infatti. La più famosa, forse, è quella che ha raggiunto meglio lo scopo di portare il lettore in altri mondi, coinvolgendolo, trasportandolo in posti irreali e facendogli conoscere personaggi straordinari. La vera “magia”, come la definisco io, è forse la cosa più difficile da ottenere, e molti fantasy moderni non solo non ci riescono, ma sono anche delle pessime copie di altre idee oppure collage di altre storie già lette. Non è raro, infatti, vedere libri su libri basati tutti sul genere che “va di moda” in quel periodo, magari scritti bene ma sempre e comunque copie gli uni degli altri. Ovviamente ci sono anche storie nuove e molto interessanti che probabilmente daranno in futuro spunti ai nuovi scrittori. È su questi che ci si dovrebbe concentrare.
I tuoi racconti si avvicinano a questo genere, come?
I miei racconti, soprattutto all’inizio di questo mio “passatempo”, non sono stati dei fantasy.
Tuttavia, mi sono lasciato coinvolgere dalla passione per i vampiri, primo fra tutti Edward Cullen. Leggendo i libri e guardando i film, però, mi sorgevano dei dubbi su ciò che il vampiro provasse in determinate situazioni e mi chiedevo spesso cosa avrebbe fatto nelle scene non raccontate. Così mi sono ritrovato a scrivere le visioni di Edward secondo il mio punto di vista, e questo ha avuto un bel riscontro sul pubblico. Forse anche io mi sono lasciato prendere dalla moda del momento, tuttavia non ho scritto copie di queste storie, ho scritto visioni mie del personaggio.
Successivamente ho cominciato a definire un personaggio tutto mio, ovviamente un vampiro, con un suo mondo però, diverso dagli altri di cui avevo letto. Cosi nasce “Blood Ties”, che sto ancora scrivendo (le pubblicazioni sono arrivate al capitolo 8°). E, riprendendo l’esempio di Edward, ho cominciato recentemente a scrivere anche per conto di un altro famoso vampiro, Damon Salvatore (Il diario del vampiro) di cui sto scrivendo i Diari anche su richiesta del mio pubblico.
Gli ebook sono una democratizzazione della scrittura o un indebolimento di questa con prodotti scadenti?
Bella domanda. Sicuramente gli ebook hanno dato modo ad una fetta più ampia di aspiranti scrittori di farsi conoscere. Purtroppo, però, la facilità di questo mezzo spesso nasconde prodotti scadenti e quindi penalizza anche chi invece meriterebbe più visibilità. Come in ogni situazione, ci sono i pro e i contro. Comodo, veloce, e gratuito spesso. Ma chi finanzia la scrittura se nessuno compra più i libri?
Bisognerebbe forse avere persone che puntino su questi nuovi mezzi e ne facciano una selezione. Come dire, spazio a tutti per iniziare, ma avanzamento solo a chi merita.
Ho letto qualche libro in questo formato, ma sinceramente preferisco ancora il caro, vecchio volume cartaceo. Credo che i nuovi scrittori debbano comunque puntare sempre a quello.
Tenerlo tra le mani mi da già la spinta per farmi trasportare nel suo mondo e quindi sì all’ebook per cominciare, ma il fine deve essere sempre realizzare un “libro su carta”.
Che poi sia scadente o meno, non è il formato a deciderlo, ma il pubblico.
Hai realizzato un libro o dei racconti completi?
Purtroppo no. Ho spesso avuto la voglia di realizzare un libro o di mettere insieme tutti i miei racconti. Ho visionato alcune proposte, ma è tutto rimasto un po’ cosi, nell’aria.
Forse non mi sento ancora pronto a investire in modo serio su questa attività, mi limito a rendere pubbliche alcune mie idee condividendo i miei scritti. I social network mi sono utili in tal senso, facebook e i siti sulle fanfiction danno una bella fetta di pubblico a chi, come me, apprezza le opinioni e le critiche costruttive per migliorarsi. Mi piace il contatto diretto col lettore, il suo punto di vista e la sua opinione. Poi chissà che il mio pubblico non diventi cosi ampio da spingermi a realizzare un progetto più serio nel prossimo futuro. Un libro col mio nome sopra è uno dei miei sogni nel cassetto.
Stai lavorando a qualche progetto?
Al momento ho 2 racconti in stesura, “Blood Ties” fermo all’8° capitolo e “Follow me.. i’ll follow you” che scrivo in collaborazione con la mia collega Crystal, al momento fermo al 9° capitolo.
Questi sono da finire e ci sto lavorando.
Inoltre lavoro spesso su storie singole come il racconto che ho regalato ai miei fan su facebook per natale, e alle visioni personali dei personaggi che seguo, Edward e Damon.
Collaboro anche come supporto e consulente in alcune storie di altri giovani scrittori e spesso scrivo miei interventi all’interno dei loro scritti.
Altro tempo infine lo dedico alla mia seconda passione, la grafica, gestendo una pagina dedicata a questa e collaborando in altri interessanti progetti.
Grazie, Emanuele! Continueremo a seguire i tuoi lavori e quelli di tutti gli scrittori in erba che vogliono farsi conoscere e diventare famosi con le loro storie ed i loro racconti!
Se volete contattare e visitare la pagina con i lavori di Emanuele Amanteo cliccate qui!
Camian Sguardotruce
–Luca Scelza–