Senza nulla voler togliere agli altri ospiti di questo recente Torino Comics 2015, era indubbio che l’aspettativa maggiore si sarebbe riversata su Leo Ortolani, vuoi perché il fumettista parmigiano di origini pisane ha obiettivamente dato vita al personaggio a fumetti italiano più significativo degli ultimi anni, vuoi perché da parecchio tempo insiste il tormentone sulla chiusura della serie Panini del supereroe con le orecchie da topo. Ecco, quindi, che il 18 aprile 2015, alle ore 15.30 circa, nella Sala Gialla del padiglione 1 di Lingotto Fiere, c’erano più di 400 persone a seguire l’intervento di Leo dal titolo “La Fine del Topo”. Anzitutto, Ortolani ha sgombrato il campo da ulteriori illazioni riguardo Rat-Man: la serie finirà nei primi mesi del 2017, verosimilmente intorno al numero 120. “Non voglio che un fumetto sopravviva al suo creatore. Non vorrei che ci fossero storie di Rat-Man non fatte da me quando non ci sarò più e sarò stato cremato”, ha scherzato il fumettista di Parma.
Ma l’uditorio è schizzato letteralmente dalla sedia quando ha rivelato di voler firmare una miniserie per Bonelli, né comica né umoristica. Ci siamo così ripromessi di tentare di estorcere a Leo qualche dettaglio in più su questa notizia davvero bomba.
L’occasione è arrivata qualche ora dopo mentre l’artista firmava albi e disegnava per i fan in Area Autori: Leo ci ha gentilmente concesso un’intervista faccia a faccia, come piace a noi, fatta nello stile dell’Isola fantasy più conosciuta del web. Ecco la trascrizione della divertente chiacchierata a tutto campo.
Ciao Leo e benvenuto su Isola Illyon! Tu sei un grande appassionato di fantascienza, e tutti sappiamo che sei “nato”, artisticamente parlando, sui supereroi. Qual è invece il tuo rapporto col fantasy?
Saluti a tutti gli Isolani! Col fantasy sono rimasto in buoni rapporti, ci sentiamo spesso! Scherzi a parte, sono sempre stato attratto dal genere di per se stesso, a partire ovviamente da Il Signore degli Anelli. Ti rivelerò qualcosa che sanno in pochi, ma a voi lo dico proprio perché siete così fantasy: ho anche scritto e disegnato storie originali in passato, che per un motivo o per un altro non hanno mai visto la luce. Poi ovviamente dopo Il Signore degli Anelli il genere ha assunto una rilevanza tale anche in Italia da non poter essere ignorato.
Ma si trattava di fantasy “serio” o umoristico?
No, assolutamente fantasy comico. Parodie di genere.
Peccato non averle potute vedere, magari un domani ci sarà l’occasione! Ma allora a quando una parodia de Il Trono di Spade con protagonisti il Ratto e i suoi amici?
Mi spiace darvi una delusione, ma Il Trono di Spade proprio non ce l’ho fatta a seguirlo. Dovrei portarmi in pari con libri e serie tv, ma ora come ora è un’impresa impossibile!
Parlando delle tue parodie, ci spieghi come fa il Ratto a vestire con nonchalance panni tanto diversi? Da Hobbit a Neo di Matrix, da Sith al Grande Magazzi?
Beh, quando non è impegnato a difendere la Città Senza Nome, lui ha parecchio tempo libero e quindi segue tutti, che si tratti di film o serie televisive. È molto aggiornato, questo è il suo segreto.
A proposito di film, da grande appassionato di fantascienza e di saghe, che ne pensi della recente Abramizzazione di Star Wars e di Star Trek?
Mah, su Star Trek non saprei proprio che commento fare, tanto sono diversi dall’originale. Diciamo che li ho già dimenticati. Su Star Wars ho dei presentimenti migliori, probabilmente è più nelle corde di Abrams sia come tipo di racconto che come universo. E poi attorno a Star Wars c’è un tale interesse, a cominciare dalla Disney, che non credo gli abbiano lasciato mano libera più di tanto.
Quindi cosa ti aspetti dalla nuova trilogia?
Penso come tutti ad un qualcosa di estremamente spettacolare, oltreché finalmente qualcosa di adulto, a differenza dell’ultima trilogia. Oh, e i lens flare, ovviamente. Sarei estremamente deluso se non ci fossero i lens flare.
Prima, in conferenza, hai rivelato la notizia che molto probabilmente, dopo la fine di Rat-Man, disegnerai una miniserie per la Bonelli. Puoi spoilerarci senza ritegno qualcosa in più?
Potrei, ma poi sarei costretto ad ucciderti e non sarebbe educato. Diciamo che ad oggi le porte per questa collaborazione sono state aperte, ma non sono ancora in grado di entrare nello specifico né delle modalità né delle tempistiche.
Per caso si tratterà di fantasy o sci-fi, magari?
(Sorride sornione, ma non risponde)
Ringraziando ancora Leo per la disponibilità, lo salutiamo dispiaciuti della conferma della chiusura di una serie che, comunque la si pensi, ha inciso profondamente sul fumetto italiano; ma anche tremendamente incuriositi riguardo i dettagli di questa futura collaborazione con la Casa di Tex. Qui Torino, a voi Isola!
– Luca Tersigni –