Quando un grande classico del 1813 incontra gli zombie… ecco che i lettori si dividono, spaccandosi in due fazioni.
Pride and Prejudice and Zombies di Seth Grahame-Smith o ti piace, o lo odi. Non sono previste vie di mezzo. Da un lato l’idea di prendere un classico della letteratura ottocentesca e rivederlo inserendo nuovi capitoli con zombie, combattimenti all’arma bianca e una colorata ambientazione fantastica, è molto interessante. Dall’altro genera shock nei puristi di entrambi i generi e in chi, semplicemente, ha apprezzato il libro originale di Jane Austen o non sentiva il bisogno di una rivisitazione così “strana”.
In breve, la storia ci narra di un terribile flagello zombie abbattutosi sull’Inghilterra e giunto anche al tranquillo villaggio di Meryton, dove Elizabeth Bennet e le sue sorelle sono impegnate a contrastare l’avanzata dei non morti. Tutto perfetto, finché non arriva il bel tenebroso Mr. Darcy a distrarla dal suo compito. La storia d’amore segue la trama originale di Orgoglio e Pregiudizio e, in pura salsa trash, si svolge fra romanticherie, cadaveri affamati e duelli all’ultimo sangue.
In America questo genere di mashup fra classici e mostri sta avendo un ampio seguito, sufficiente a convincere la casa editrice di Orgoglio e Pregiudizio e Zombie ad incaricare altri scrittori di prequel e altre parodie. Ecco quindi comparire sulla scena anche Pride and Prejudice and Zombies: Dawn of the Dreadfuls (il prequel), Dreadfully Ever After (il sequel) e Sense and Sensibility and Sea Monsters (tratto da un’altra opera della Austen, Ragione e Sentimento).
La cosa fondamentale da tenere presente prima di iniziare a leggere il libro, e probabilmente prima di iniziare a vedere il film, è che l’opera è pensata per divertire, non per essere seria o dare una colorita rappresentazione di un’epoca – quello era Orgoglio e Pregiudizio, questo è Orgoglio e Pregiudizio e Zombie.
Come sempre succede, in America dopo un certo numero di copie vendute e dopo aver raggiunto un buon successo, si passa al grande schermo. Ne sentivamo il bisogno? Magari anche no, magari sarebbe ora che le sceneggiature dei prodotti cinematografici tornassero originali e non basate su altro. Però è così: la dinamica degli ultimi anni ci ha ampiamente dimostrato, per altro, che un’impostazione di mercato di questo genere è apprezzata dal pubblico. Prima esce il libro e poi esce il film, prima esce il film e poi il libro, ma i due canali sono sempre piuttosto legati. Senza contare le miriadi di casi in cui un’opera letteraria o fumettistica diventa famosa all’estero solo dopo che il relativo film o serie tv è stato esportato. È il caso di Game of Thrones, per citarne uno per tutti. Il motivo è semplice: c’è più gente che guarda film, che gente che legge approfonditamente un genere qualunque. Inoltre, ci sono state delle dimostrazioni di sceneggiature originali che hanno degli enormi problemi tecnici, quindi forse gli adattamenti sono la scelta migliore – finché non si riuscirà a tornare in carreggiata con i prodotti autonomi.
A settembre dello scorso anno, dopo un po’ di indecisione e di travaglio sulla scelta del cast, le riprese sono iniziate, e la data di uscita prevista per le sale americane è il 19 febbraio 2016.
Alla regia tale Burr Steers, famoso più che altro per i ruoli minori come attore in alcuni film di Tarantino: questo sì che si chiama “partire con delle garanzie”! Con la sceneggiatura ce la caviamo molto meglio: oltre allo stesso Steers, è stata affidata a David O’Russell, diventato abbastanza famoso grazie ad American Hustler, pellicola decisamente sopra le righe. Dallo stesso film arriva anche un attore, Jack Huston (noto anche per il ruolo nella serie tv Boardwalk Empire).
Fra gli interpreti, per fortuna tre grossi calibri: Matt Smith (l’Undicesimo Dottore di Doctor Who), e due Lannister, Lena Headey (Cersei) e Charles Dance (Tywin). I restanti sono tutti piuttosto sconosciuti: Aisling Loftus (che troviamo nella serie tv Mr. Selfridge), Bella Heathcote (vista in Dark Shadows), Douglas Booth (nella miniserie tv I Pilastri della Terra e nel più recente Jupiter: il destino dell’universo), Emma Greenwell (che ha recitato più che altro in poche serie tv, fra cui True Blood), Sally Phillips (da Il diario di Bridget Jones) e Suki Waterhouse (vista in un ruolo minore in The Divergent Series: Insurgent). Concludono il cast una Lily James, protagonista del recente Cenerentola e Sam Riley, incontrato in Maleficent e in un film da me molto amato, e altrettanto sconosciuto, quale Franklyn.
In generale sono un po’ tutti semi-sconosciuti, eccezion fatta per i due esponenti Lannister. La James è stata protagonista di Cenerentola, ma prima di essere ingaggiata dalla Disney non ha mai rivestito ruoli enormi. Smith è molto amato dai whoviani, ma la sua fama si basa tutta sull’interpretazione dell’Undicesimo Dottore, in pellicole di rilievo non è mai stato visto. Per quanto riguarda gli altri, anche se film e serie tv in cui hanno recitato sono piuttosto famosi, non si può dire altrettanto per i personaggi che hanno interpretato. Oppure hanno ricoperto solo quel ruolo in quella serie, e basta. Cosa aspettarsi da un cast così poco celebre?
Stiamo a vedere cosa saranno in grado di fare, ma Orgoglio e Pregiudizio e Zombie non si annuncia come un filmone irrinunciabile. Sulla rete si trovano poche informazioni, più che altro una lista del cast e un giudizio sommario del libro da cui è tratto, segno che l’interesse, a un anno di distanza dall’uscita della pellicola, è ancora piuttosto basso. Certo: manca quasi un anno, e non è certo un cine-Marvel, che riesce a tenere alto l’interesse anche solo con un rumor o un fotogramma!
– Elena Torretta –