Nel mio ultimo articolo vi ho lasciati con alcune spiegazioni sul mondo di Warhammer e al Caos che imperversa, tutt’ora, all’interno della Games Workshop. È evidente e sotto gli occhi di tutti (senza prendere sotto mano alcun bilancio né 730) che l’azienda stia diminuendo la sua polla di giocatori, o almeno stia salpando per nuovi orizzonti. I Games Workshop oramai sempre meno affollati, il costo delle miniature che lievita ad ogni edizione, il fatto che non si facciano più tornei e che in quei pochi prevalga più la competizione che la collaborazione stanno, secondo il mio parere, segnando la fine di questa famosa società. Ma c’è una nota positiva (o doppiamente positiva, per quelli che ci speravano) nella dipartita (siamo drastici) della vecchia Games Workshop: spuntano nuovi giochi. Oggi ne andremo ad analizzare due in particolare: Infinity e Warlord Games.
INFINITY
Infinity è un gioco di miniature ambientato in un mondo futuristico, non troppo diverso (come flavour) dal mondo di Warhammer 40’000. L’umanità è riuscita a estendere i proprio domini oltre lo spazio conosciuto grazie ad un sapiente utilizzo di Wormholes, e risiede su undici pianeti diversi. Nonostante ciò, inimicizie e vecchie differenze culturali hanno diviso gli uomini, che ora si ritrovano a dover fare i conti sia con se stessi, sia con invasori alieni imbattibili. Le fazioni sono tutte in subbuglio: vediamole assieme.
Panoceania: Pan-O è la numero uno della Sfera Umana (l’insieme di pianeti colonizzati dall’uomo, come già detto 12) e rappresenta il massimo al livello tecnologico, militare, culturale ed economico. Le armate di pan-O riflettono la loro superiorità e tecnologia: pensate ad unità da combattimento con enormi cannoni distruggi-tutto.
Yu Jing: è l’unione di tutte le grandi potenze asiatiche, perennemente in guerra scientifica con Pan-O. Anche loro, ovviamente, hanno un’ottima tecnologia e un’economia sempre in crescita. Fanno un buon uso della fanteria pesante abbinata con altre unità mediocri.
Ariadna: questa nazione nacque dalle colonie risucchiate nei wormhole. All’interno delle singolarità spaziali, difatti, solo il più forte sopravvisse: americani, cosacchi, scozzesi e quant’altro combatterono l’uno contro l’altro, in una guerra massacrante e nella quale vigeva la regola del più forte. Questo, assieme alla carenza di risorse, rende Ariadna una fazione di infiltratori e di camaleonti, con un medio uso di fanteria leggera.
Haqqislam: la fazione del Nuovo o Vero Islam ha saputo riadattarsi ad i tempi correnti: da allora combatte come unione di tutte le fazioni di credo islamico contro i suoi nemici sulla terra, e non solo. Azioni di guerriglia (non al pari di Ariadna), armate eterogenee e bilanciate fanno di questa fazione un buon pretendente per il primo posto (ruolo che, ovviamente, Pan-O difenderà ardentemente).
Nomads: i nomadi vivono nello spazio, a bordo di tre grandi incrociatori stellari (pffft Darth Vader). Rifiutano il tipo di vita terrestre e lo combattono ferocemente: l’unico problema, ovviamente, è che non hanno una tecnologia avanzata come quella delle fazioni che combattono. Per questo la “prendono in prestito” con operazioni di Hacking e schermaglie, utilizzando controlli remoti e quant’altro.
Combined Army: mai titolo più azzeccato si poteva dare a questa armata di insieme di creature provenienti da tutto lo spazio. Mercenari che combattono per il pianeta che li ha conquistati, i mostri (perché di questo si tratta) dell’armata combinata si specializzano in un determinato ramo del combattimento: distruggere, uccidere silenziosamente, fare da scudo umano e così via. Probabilmente una delle armate più difficili da bilanciare.
Aleph: la fazione che protegge l’Intelligenza Artificiale umana (chiamata per l’appunto Aleph) non può non fare i conti con chi la snobba tutti i giorni: i nomadi al primo posto e le altre intelligenze artificiali aliene sono un costante pericolo per la sua sopravvivenza. Fortunatamente l’utilizzo di cyborg, robot, molossi di metallo e plasma aiutano a convertire le masse. Nel loro modo, ovviamente, ma le convertono.
Tohaa: guardiani di un tesoro inestimabile, i Tohaa sono alieni che hanno imbrigliato la scienza della biotecnologia e ne hanno fatto il loro cavallo di battaglia. Ripudiando tutto ciò che è Intelligenza Artificiale, hanno saputo difendersi e far sentire la loro voce a colpi di armi di bio-distruzione e simili. Fanno un uso sapiente di fanteria leggera con abilità specifiche.
La vastità di fazioni ed il loro design rende questo gioco una vera e propria manna per gli amanti del sci-fi: meno gotico del 40’000, abbina con maestria la nostra cultura ad una tecnologia che va duecento anni nel futuro. Il gioco di per sé è abbastanza bilanciato e proprio per questo la scelta dei giocatori andrà sulla fazione alla quale si sentirà più “legato”.
WARLORD GAMES
La Warlord Games crea e distribuisce (ovviamente non gratis) miniature rappresentanti un sacco di fazioni storiche. Partendo dall’Impero Romano e giungendo fino ad un età futuristica non troppo ben definita, riesce a dare al giocatore una vastissima scelta di unità. Che vogliate intraprendere la carriera di centurione o capotribù gallico, di Generale delle SS o di un imperatore galattico, questo è decisamente il gioco che fa per voi. Una buona accuratezza storica, abbinata con un sistema di regole abbastanza complesso da risultare reale, riesce a dare grandi soddisfazioni.
Menzione speciale va sicuramente a Privateer Press, celebre azienda per il wargaming da tavolo produttrice di Warmachine, ambientazione stile Steampunk e Confrontation, wargame tridimensionale fantasy dal sapore di Warhammer,
E voi, avete trovato altri Wargame tridimensionali? Sono Fantasy, oppure #nonèfantasy? Il mondo videoludico è pronto per giocare con gli eredi di Warhammer? Fateci sapere cosa ne pensate qui sotto!
– Yari Montorsi –