Studiare, si sa, non sempre è l’attività più divertente che ci sia. Ma forse è anche giusto così: d’altronde, quando parliamo di “istruzione” ci riferiamo ad un campo di discipline talmente vasto che sarebbe impossibile appassionarsi a tutte per chiunque non fosse Sheldon Cooper. È anche un dato di fatto, però, che nelle istituzioni scolastiche e universitarie italiane non trovano spazio – fatta eccezione per rarissimi e felici casi isolati – quelle categorie di letteratura e nuovi media di cui invece ci occupiamo con estremo piacere qui sull’Isola. Questo perché l’Accademia considera ancora di Serie B tutto ciò che si discosta da una tradizione imposta, ma ormai evidentemente anacronistica e bisognosa di un aggiornamento 2.0. Volendo capire se in qualche modo e da qualche parte le mie – e nostre – personali passioni fossero riconosciute a livello accademico, mi sono messo a spulciare sul web in cerca di risposte. Ecco cosa ho trovato.
Dopo pochi e mirati clic, mi imbatto nel portale Coursera (www.coursera.org) e scopro subito una miniera d’oro. In pratica, si tratta di una piattaforma per l’educazione associata alle migliori e più importanti università del mondo, che offre la possibilità di ricercare tra migliaia di corsi on-line svolti in decine di lingue, adatti a chiunque e soprattutto completamente gratuiti. Lo scopo è quello di diffondere a livello internazionale i migliori corsi di specializzazione tramite i più quotati atenei sparsi nel mondo. Programmi e argomenti delle singole lezioni sono delineati e calendarizzati con una chiarezza a prova di pirla, e non occorre nemmeno essere già degli studenti universitari, ma in ogni caso nei prerequisiti dei diversi corsi questo viene eventualmente specificato. Inoltre, la maggior parte dei corsi offre anche la possibilità di ricevere per pochi euro un attestato ufficiale dall’istituto che ha organizzato il corso stesso, firmato dal docente e vidimato dall’università. Insomma, un vero e proprio diploma: stampabile, riconosciuto e spendibile a livello di curriculum. II metodi educativi sono testati per un apprendimento veloce, appassionante e in collaborazione con gli altri studenti tramite lezioni in streaming consultabili comodamente dal divano, appunti in pdf, piccoli compiti da svolgere e, per chi desidera, anche degli hangouts di classe.
Cerco tra i corsi proposti e mi accorgo subito che c’è di tutto. E quando dico di tutto intendo di tutto: dalla fisica alla mitologia, dalla letteratura alla musica, dalla chimica alla storia. Applico dei filtri alla ricerca e trattengo a stento un urlo di gioia. L’Università del Michigan organizza un corso dal titolo “Fantasy and Science Fiction: The Human Mind, Our Modern World” e alla Vanderbilt University del Tennessee si tiene “Online Games: Literature, New Media and Narrative”. Da non credere! Poi mi cade l’occhio sul corso “Comic Books and Graphic Novels” e vado subito a leggermi il programma. Ho scelto, sarà questo il mio primo corso on-line. Mi iscrivo al portale e in pochi rapidi passaggi divento a tutti gli effetti uno studente Coursera con tanto di pagina personale. Poi mi registro per partecipare la corso scelto, tenuto dalla Colorado University. L’inglese non sarà un problema perché sono disponibili i sottotitoli in italiano.
Alla data di inizio delle lezioni, mi guardo il primo video introduttivo e scopro con piacere che il docente di letteratura inglese che tiene il corso è un folgorato appassionato di fumetti che registra le sue video lectures circondato di scaffali stracolmi di albi. Trasmette un entusiasmo contagioso tanto che non vedo l’ora di scaricare la prima vera lezione. Così si parte cercando di rispondere alla domanda “che cos’è un fumetto?” per passare poi ad una esaustiva storia del comic book americano, si impara ad analizzare una tavola disegnata e a capire i significati profondi di opere come Maus, Dark Knight Returns, V for Vendetta, Watchmen e il fantasy di Neil Gaiman. È l’apoteosi della goduria. A scadenza regolare, il corso prevede la stesura di brevi saggi che analizzino una tra le tavole assegnate dal professore – nulla che con un buon livello di inglese non si possa affrontare – e il cui voto sarà dato da una media tra la propria autovalutazione e il giudizio degli altri studenti, secondo una tabella di valutazione. Quindi anch’io devo valutare il lavoro dei miei colleghi e capisco subito quali importanti strumenti siano l’autovalutazione e l’analisi di altri elaborati per accrescere la propria abilità di scrittura. Mica scemi quelli del Colorado! Ma la cosa più divertente è stata ideare, sceneggiare e disegnare il proprio comic book. Eh sì, perché parte del corso è costituita proprio da questo, produrre il proprio fumetto per poi sottoporlo alla valutazioni degli altri studenti e partecipare addirittura ad un piccolo concorso interno all’università. Così mi adopero e con l’aiuto di un amico creiamo un minifumetto di cinque pagine più cover: non vinciamo nulla, ma i giudizi dei compagni sono entusiasti e la mia autostima raggiunge l’ampiezza del cosmo di Pegasus.
Termino il corso e dopo poche settimane ricevo il diploma della Colorado University che mi congeda “with distinction” e senza perdere tempo aggiorno il mio curriculum (potete vedere il certificato tramite il link sul mio profilo LinkedIn se siete curiosi). Sono soddisfatto perché finalmente ho trovato il modo di imparare qualcosa che non sapevo sul valore socio-culturale di opere a fumetti conosciute da tutti, ho capito aspetti tecnici sulla stesura delle tavole che ora so analizzare con criterio e mi sono anche cimentato nella scrittura di piccoli saggi in lingua inglese, il tutto stando comodamente a casa e con le tempistiche a me più congeniali. Nella watchlist della mia pagina personale su Coursera chiaramente ho aggiunto gli altri due corsi menzionati prima, in attesa che vengano comunicate le date di inizio delle lezioni. Non posso che consigliarvi di dare un’occhiata a questo portale dalle mille risorse, magari con qualcuno di voi, cari Illyoners, ci ritroveremo ad essere compagni di classe in futuro!
– Michele Martinelli –