Annunciato già da diverso tempo da Monolith Soft, oggi anche noi di Isola Illyon vi portiamo alla scoperta di Xenoblade Chronicles X, il nuovo gioco di ruolo che sarà pubblicato da Nintendo in esclusiva per Wii U. I nostri amici giapponesi potranno averlo dal 29 aprile, ma sempre nel corso del 2015 sbarcherà anche in America, Europa ed Australia. Quindi non disperate, non c’è da aspettare molto.
Il titolo è l’erede spirituale di Xenoblade Chronicles, precedente (e quasi omonimo) gioco sempre pubblicato da Nintendo su Wii (e in arrivo con un porting anche su New 3DS), dove si narrava di una spada dall’origine sconosciuta, la Monade, posseduta dal protagonista del gioco quasi per caso, visto che l’arma stessa sembrava avere un’anima propria al suo interno e una volontà forte. Il gioco presentava una dinamica diversa dai normali JRPG (Japanese role-playing game, per chi non lo sapesse). Era infatti possibile esplorare le lande di questo vastissimo mondo, incentivati dal fatto di poter raccogliere oggetti collezionabili. La modalità di combattimento risultava molto simile a quella di Final Fantasy XII, cioè un ibrido tra turni e tempo reale, con la possibilità di controllare i movimenti del personaggio anche in battaglia durante gli attacchi base, e non risultava presente nessuna transizione tra l’esplorazione e la modalità battaglia, come in un classico MMORPG. Una cosa simpatica, e molto coinvolgente sotto l’aspetto del gameplay, era che lo scontro veniva reso più colorito dal fatto che i personaggi parlassero in continuazione mentre sferravano i colpi, incitandosi tra di loro attraverso frasi del tutto coerenti alla situazione di battaglia. Così il giocatore si sentiva immerso nello scontro, e lanciava maledizioni (e oggetti) contro lo schermo.
Xenoblade Chronicles X eredita questo tipo di gameplay, benché la trama sia completamente diversa, trattandosi comunque un erede spirituale e non un sequel vero e proprio. Il gioco si apre con un evento particolarmente simile al capitolo originale, nell’anno 2054, con due razze aliene impegnate in battaglia vicino alla Terra (in Xenoblade Chronicles la narrazione iniziava con il combattimento tra due enormi titani, caduti entrambi in battaglia, da cui poi sarebbe nato il mondo) causando significativi danni collaterali al pianeta. Perciò, con il programma di rilevamento della Terra da parte del governo, l’umanità è costretta ad evacuare in enormi navi interstellari dette Arca. Da qui la storia segue le vicende dei passeggeri sfollati di una nave americana, la Balena Bianca, e di come precipitano sul pianeta Mira, tentando di stabilire lì loro nuova casa, pur essendo braccati da una delle razze aliene. Poveretti, senza casa e cacciati come animali!
In modo simile a quello originale, Xenoblade Chronicles X si presenta come un videogioco di ruolo open world con un particolare accento sull’esplorazione. Questa può svolgersi sia a piedi – per chi non volesse perdersi l’opportunità di una bella passeggiata all’aria aperta –, o a bordo di robot umanoidi, chiamati Dolls, grandi circa quattro volte l’altezza media del personaggio, che l’utente può scegliere di controllare – per chi “al diavolo l’esplorazione, io voglio un fighissimo mecha gigante!”. I Dolls hanno la capacità di volare, infatti durante il gioco ci scontreremo più volte in battaglie aeree, attraversare l’acqua senza nessun danno, e trasformarsi in veicoli come motociclette o carri armati.
La nostra missione è quella di cercare e recuperare delle capsule di stasi, espulse dallo scafo della nave interstellare Balena Bianca durante il suo atterraggio d’emergenza sul pianeta, e sparse su tutta la sua superficie. Per localizzare le capsule, il giocatore deve installare una specie di ricetrasmettitori in punti ben precisi, chiamati punti Frontier Net, in modo da espandere il sistema di informazione di rete e ricevere informazioni sull’area in questione. Questo sistema risulta di semplice comprensione, dal momento che gli sviluppatori hanno migliorato il sistema di combattimento e di localizzazione delle quest dirottandolo sullo schermo del pad del Wii U, il quale funge da terminale di informazioni, e sul quale è anche possibile consultare la mappa. Ma non è tutto, perché lo stesso schermo ci fornisce informazioni raccolte sulla specie natia, e ci permette di viaggiare velocemente nei posti visitati precedentemente, oltre a poter essere utilizzato come vero e proprio schermo di gioco nel caso la nostra tv fosse occupata da mamma che vuole vedere l’ultima puntata de Il Segreto.
La cosa che mi ha stupito di più, comunque, sono stati i combattimenti: questi risultano, almeno attraverso i video di gameplay rilasciati, estremamente dinamici e molto liberi nello stile di gioco, potendo scegliere tra un combattimento ravvicinato con la spada o un meno brutale approccio usando un’arma da distanza, una sorta di minigun, quando si è a terra. Mentre sul mecha le armi a disposizione sono quelle che si trovano su tutti i robot: mitragliatrice e missili! E nonostante la stazza del robot, e l’altrettanto grossa stazza del mostro, i combattimenti non risultano mai lenti o complicati.
L’accoglienza iniziale è stata ampiamente positiva. Dopo il trailer mostrato all’E3 2013, Official Nintendo Magazine ha elogiato fortemente il gioco per le sue ambientazioni e per il suo mondo aperto, e il mese scorso GameTrailers lo ha piazzato alla nona posizione dei giochi più attesi del 2015, non vedendo l’ora sia di provare a volare nel cielo con i Dolls che di esplorare lo sconfinato mondo del gioco. E voi cosa pensate di Xenoblade Chronicles X? Siete pronti a saltare su di un robot gigante?
– Gaetano Sgariglia –