Nella annunciata guerra tra i colossi delle console Sony e Microsoft, rinnovata con le ultime incarnazioni PS4 e Xbox One, la bilancia sembra pendere, in questo primo scorcio di mercato, decisamente a favore del primo. Il gap accumulato nei confronti della PS4 di casa Sony è dovuto con ogni probabilità alla partenza ritardata di “killer applications”, ovvero all’assenza di una politica editoriale coordinata riguardo i titoloni giocabili in esclusiva sulla macchina di zio Bill che avrebbero dovuto far propendere il pubblico verso l’acquisto della stessa. Nel tentativo di raddrizzare la baracca in corsa, Microsoft ha presentato la preview di una raffica di titoli per Xbox One all’ultimo E3 di Los Angeles. E’ da leggersi in questa chiave la presentazione per l’occasione di un video riguardante un gioco di ambientazione fantasy nel quale, alla guida di creature mastodontiche (nella fattispecie, un drago) si mazzuolavano creature altrettanto mastodontiche: Scalebound.
Il pubblico dell’E3 che ebbe la fortuna di assistere al filmato fu impressionato, prima di ogni altra cosa, dalle dimensioni delle creature presenti sullo schermo, tra le quali un possente drago, un coso scaglioso simil-humber hulk, ed un’idra a molteplici teste alta come una palazzina di trenta piani. Il team di sviluppo è la nipponica Platinum Game guidata da Hideki Kamiya; e infatti la mano degli autori del geniale e fumatissimo Bayonetta si vede tutta: il mood generale ampiamente sopra le righe ed allo stesso tempo autoironico, il protagonista, un biondastro arrogante e semibelloccio munito di spadone, arco e cuffie per ipod (giuro!) che strizza l’occhio contemporaneamente al pubblico occidentale e a quello orientale, il tono volutamente tamarro di tutta la produzione (da antologia la scena del fighetto che attacca il mostrone dopo essersi sparato a palla le cuffie nelle orecchie ed essere stato rivestito di un’armatura “draghesca”). Insomma, gli ingredienti piacioni c’erano proprio tutti.
Peccato che nessuno degli sviluppatori si fosse sbottonato minimamente né sul gameplay, né sull’ambientazione in generale, né sulla storia in sé o sui personaggi, almeno quelli visti a schermo. Il filmato stesso non mostrava sequenze prese effettivamente dal gioco, ma solamente cinematics costruiti con la computer grafica sviluppata per essere implementata nel gameplay. Quindi nessun tipo di deduzione possibile nemmeno da questo punto di vista. Gli unici aspetti che sottolineò Kamiya stesso furono che con questo titolo sarebbe riuscito a soddisfare il sogno personale di trasferire sullo schermo la magnificenza che aveva sempre immaginato pensando ai draghi, ed il fatto che il gameplay sarebbe stato incentrato sulla strettissima interdipendenza tra il giocatore e il suo mastodontico “pet”. Nient’altro.
Col passare dei mesi le notizie fatte filtrare da Platinum e dalla Microsoft arrivarono sempre col contagocce, segno di garantita crocifissione in sala mensa per chiunque coinvolto nello sviluppo si fosse fatto scappare qualcosa di più. In ogni caso, verso metà ottobre la Platinum fece filtrare qualche notizia bonus riguardo Scalebound: si tratta di un action (e fin qua…) probabilmente in terza persona, adatto, a dire della Platinum, non solo a giocatori esperti ma anche a gamers occasionali, dove la perizia smanettona e i riflessi da pad non sono tutto. Aggiunsero che la scala colossale dei combattimenti e delle creature coinvolte, nonché il legame tra il protagonista e il drago (destinato a farsi sempre più profondo coll’avanzare del gioco, al di là del rappresentare una mera “arma” per far male ai nemici o un mezzo per raggiungere i propri fini) avrebbero rappresentato la vera essenza di Scalebound. Fine delle trasmissioni.
Da allora, a parte il fatto che si è appreso che questo sarebbe l’unico titolo per Xbox One per il quale Microsoft si sarebbe qualificata come “partner diretto” durante lo sviluppo (cosa che testimonierebbe la fiducia riposta dalla azienda di Windows in Scalebound per il rilancio della console), è stato solo un fiorire di annunci di imminenti rivelazioni circa il gameplay, puntualmente disattese. A parte una dichiarazione di Ken Lobb, della Microsoft, secondo il quale il gioco non assomiglierebbe a Monster Hunter (quindi i draghi rimarrebbero pur sempre dei compagni e basta, fermo restando il legame profondo col protagonista di cui sopra) ma sarebbe “fantastico” e “potenzialmente uno dei più grandi giochi di sempre”. Il che, con tutto il rispetto, è come se io, produttore di macchine da caffè Illyon, dicessi che il Caffè Illyon è potenzialmente il caffè più buono della terra (e, del tutto incidentalmente, l’unico che contribuisco a produrre e che può essere introdotto nella mia macchina). Insomma, ad oggi le uniche certezze sono che Scalebound è un gioco action ad ambientazione fantasy (moderna?) che coinvolge creature mastodontiche, incentrato sul rapporto via via più stretto che si va a creare tra il protagonista e il compagno drago. Obiettivamente ancora troppo poco per sbilanciarsi.
In ogni caso, pare che stavolta siano davvero imminenti ulteriori rivelazioni, ed in definitiva è vero che Platinum Game è una software house mai banale nelle sue produzioni, che Microsoft punta molto su questo titolo per rilanciare la sua console di punta, e che quanto visto nel filmato dell’E3 fa davvero venire l’acquolina in bocca. Se le promesse saranno mantenute, questo sarà sicuramente un titolo che farà molto parlare di sé nei tempi a venire.
Nel lasciarvi con la promessa di rilanciare tempestivamente ogni novità riguardo questo titolo, cari Illyoners, vi lasciamo al filmato ufficiale di Scalebound presentato all’ E3. Aloha (anzi, Roar)!
– Luca Tersigni –