Bentornati cari amici Illyoners in questo nostro consueto appuntamento con la storia di Magic the Gathering. Dopo le prime doverose puntate introduttive, oggi iniziamo effettivamente ad entrare nel vivo della discussione, e per la prima volta parleremo degli eventi principali che hanno sconvolto il Multiverso. Si parte dall’inizio, da quella che è stata l’alba dei tempi di questo fantastico mondo e dai germogli che hanno dato vita a questa incredibile narrazione (si vede che sono devoto al mana verde, vero?!). Tenetevi pronti e prendete appunti: inizia il nostro viaggio.
In principio era il Verbo. Possiamo iniziare così la nostra narrazione perché, come per le nostre origini, anche la creazione di Dominia è avvolta dal mistero. Quando è nato il Multiverso? Quali forze hanno consentito di generarlo? I piani esistevano già e, se sì, chi li dominava? Non ci è dato ancora saperlo e per ora sembra che la Wizards abbia deciso di lasciare nel dimenticatoio tutta questa interessantissima parte della storia. Peccato. Ma cosa sappiamo quindi? A quando risalgono le prime notizie certe sulla genesi del Multiverso così come lo conosciamo? A circa 20.000 anni prima della nascita dei Due Fratelli (Mishra e Urza ovviamente). In quel tempo un’unica, vasta e potente razza dominava su tutte le altre e imponeva il suo enorme potere sul mondo: i Draghi.
Non si sa né da dove queste maestose creature siano venute, né come abbiano fatto a raggiungere il centro del Multiverso. L’unica cosa che si sa è che, grazie a loro, oggi conosciamo il mondo di Magic come è ora, e che il loro potere, o perlomeno quello dei primi Draghi arrivati su Dominaria, era inimmaginabile, di poco inferiore a quello dei primi Planeswalker. Ma dove esiste il potere esiste anche l’avidità. Infatti queste possenti creature alate, nel tentativo di acquisire il pieno controllo sui loro fratelli, ben presto si divisero in fazioni e iniziarono una cruenta guerra fratricida, nel tentativo di stabilire, una volta per tutte, chi tra di loro avesse dovuto governare su tutti gli altri. Il piano più grande e centrale del Multiverso inizia il suo ruolo di osservatore silenzioso del Destino di tutti gli esseri viventi di Dominia. La guerra fu sanguinosa, cruenta e si protrasse per molti anni. Alla fine quel bagno di sangue e scaglie si concluse con un piccolo e ristretto gruppo di vincitori. Sto parlando ovviamente dei cinque Draghi Antichi, coloro che poterono, grazie alla loro vittoria, portare avanti la loro discendenza, generando tutti i Draghi che oggi popolano il Multiverso. Per gli sconfitti, però, non arrivò solo una semplice umiliazione. Coloro che avevano osato opporsi ai cinque antichi vennero severamente puniti. Non solo furono derubati dei loro poteri, ma vennero privati anche dei loro arti e delle loro ali, strappati violentemente dalle loro carni, come segno di eterna prostrazione verso gli Antichi. Da questi nacquero, successivamente, tutte le specie che oggi potremmo semplicemente definire draconiche (sto parlando dei Viashino, delle Viverne) mentre dagli sconfitti, martoriati e mutilati, nacquero gli Antichi Wurm, padri e progenitori di tutti i Wurm di Dominia.
La Guerra dei Draghi è il primo grande cataclisma narrato dagli sceneggiatori della Wizards of the Coast e, oltre a raccontarci le origini di alcune delle più comuni razze presenti nei vari piani, ci presenta anche quelli che sono i primi grandi protagonisti degli eterni intrecci della Cieca Eternità. Sto parlando ovviamente dei cinque Draghi che uscirono vincitori dalla guerra e che acquisirono in questo modo il nome di Antichi. I cinque di cui stiamo velatamente parlando sono Chromium Rhuell, Arcades Sabboth, Palladia-Mors, Vaevictis Asmadi e Nicol Bolas, l’unico dei suoi fratelli ad aver acquisito durante il conflitto la Scintilla ed essere asceso in questo modo allo stato di Planeswalker. Ma andiamo con ordine. Prima di parlare di questo astuto genio del male, conosciamo insieme la storia dei suoi fratelli (Chromium Rhuell, Arcades Sabboth, Palladia-Mors) e di suo cugino (Vaevictis Asmadi).
Chromium Rhuell
Chromium (o Chromium Ruell, nome nato dalla successiva trasposizione a fumetti) è uno dei cinque draghi antichi, affiliato al mana bianco, blu e nero. Chromium era l’unico degli antichi Draghi ad avere una compagna di vita. Il suo nome era Piru e per molto tempo si è dibattuto sulla possibilità che anch’essa potesse essere un Drago Antico, ma non sono mai giunte conferme in merito, quindi non fu mai ufficializzata come tale. Per molto tempo i due Draghi vissero insieme e sempre insieme (ma che bella coppia!) giurando fedeltà ad una potente Planes di nome Geyadrone Dihada, vissuta dopo il crollo dell’impero dei Thran e prima della nascita dei Due Fratelli. I due Draghi diventarono suoi fedeli servitori e combatterono, per volontà della stessa Geyadrone, contro Dakkon Blackblade, un guerriero Planeswalker raggirato anch’esso da Dihada. La battaglia infuriò e dopo aver esiliato Chromium in un’altra dimensione, Dakkon uccise Piru, permettendo a Geyadrone di acquisirne il potere immenso, ma questa è un’altra storia. Torniamo a Chromium. Anche se esiliato, il drago antico riuscì a fuggire dal luogo in cui era prigioniero e, trasformatosi in forma umana, divenne il leader del consiglio superiore delle creste di Mors, un consiglio a capo di Mors Ridge, città situata su un arcipelago di Dominaria. Quasi tutto il concilio fu brevemente decimato dalla sorella di Chromium, Palladia-Mors, ad eccezione di quest’ultimo e di altri due consiglieri. Grazie ai suoi poteri, però, Chromium riuscì ad addormentarla e a rinchiuderla nelle caverne sotto la catena montuosa delle Creste di Mors. La battaglia però non era conclusa. Dopo un lungo periodo di “ibernazione”, la cara sorellina fu liberata da Vaevictis Asmadi, suo cugino, ed insieme attaccarono Chromium che, però, riuscì ad uscirne vincitore. La vita di Chromium fu davvero dura e ricca di traumi, visto che di lì a breve sconfisse e uccise un altro suo fratello, Arcades Sabboth, convocato da Leshrac contro Kristina (altri due Planes di cui ben presto parleremo). Quest’ultima fu la reale assassina del fratello di Chromium, che però non la odiò per questo efferato gesto, capendo che non aveva avuto altra scelta. Infine Chromium trovò la sua fine gloriosa nell’attacco portato avanti da Leshrac e Tevesh Szat, durante il Summit del Null Moon, un incontro organizzato per riuscire a forare il frammento dei dodici mondi, una prigione che aveva rinchiuso diversi Planeswalker in una piccola porzione di Multiverso, senza vie di fuga. Chromium pagò a caro prezzo la sua partecipazione, morendo durante lo scontro. L’energia che si liberò dopo la sua dipartita consenti ad alcuni Planes di fuggire dal piano.
Arcades Sabboth
Il più misterioso dei cinque Draghi ed anche quello che appare di meno, sia narrativamente, sia nei fumetti dedicati ad Ice Age e Legend, dove compare solo per brevi periodi di tempo. La sua storia e il suo passato sono avvolti da un alone di mistero e la sua apparizione principale è altrettanto anonima. Poco prima del già citato Summit del Null Moon, Leshrac convocò il Drago per uccidere la Planes Kristina. Il piano, però, fallì miseramente e Kristina uccise Sabboth di fronte a suo fratello Chromium che, inerme, osservò tutta la scena. Una brevissima apparizione quella del Drago Antico, insomma.
Palladia-Mors
Unica femmina dei cinque, Palladia portò avanti un odio sconfinato verso la razza umana e la sua progenie. Nella sua prima apparizione, precisamente durante l’attacco verso il consiglio delle Creste di Mors, incontrò suo fratello Chromium che, con i suoi poteri, la addormentò nelle anguste caverne situate all’interno della catena montuosa. Fu suo cugino Vaevictis Asmadi che, per tornare alla sua grandiosità, liberò la cugina dal sortilegio del fratello, alleandosi con quest’ultima nel tentativo di ucciderlo definitivamente. Durante la furiosa battaglia, però, Vaevictis capì che in realtà il vero scopo di Palladia era di uccidere entrambi i suoi parenti, per assorbirne i terribili poteri. Da questa rivelazione lo scontro, da due contro uno, divenne un tutti contro tutti, dall’esito estremamente incerto. Palladia non riuscì, però, a tenere testa alla forza del cugino e venne sconfitta dal suo potere. Proprio quando sembrò che il potente Drago Antico stesse per colpire la cugina con il colpo ferale, Palladia riuscì a sfruttare le sue ultime energie per scappare in un’altra dimensione. Ancora oggi non si sa nulla di questo crudele Drago Antico e molte sono le speculazioni nate sul suo destino. C’è chi dice che sia diventata una Planes, chi invece che sia morta, altri ancora credono che la Wizards non riprenderà mai più in mano questo personaggio. Staremo a vedere.
Vaevictis Asmadi
Vaevictis è il cugino di tutti gli altri Draghi Antichi, l’unico quindi che non abbia un legame diretto nel pentacolo. Per molti anni non si seppe niente di lui, almeno fino a quando Faralyn non scoprì la sua esistenza. Capendo la pericolosità di questa semidivina creatura, decise di usare i suoi poteri di Planeswalker per strappare dal corpo del Drago tutte le sue capacità, trasformandolo dalla terribile macchina assassina che era in un piccolo ed innocuo cucciolo. Privato dei suoi poteri, Vaevictis fu dato in consegna ad uno degli schiavi di Faralyn, con il compito di doverlo tenere costantemente d’occhio. Ma stiamo parlando di uno dei Draghi Antichi, dalle incredibili capacità magiche. Infatti Vaevictis riuscì, con la sua capacità di controllare le menti altrui, a trasformare il suo carceriere nel suo schiavo personale. Per riottenere tutti i suoi poteri si diresse quindi verso le Creste di Mors, dove era assopita la violenta cugina a causa dell’incantesimo di Chromium. Risvegliata dal suo magico sonno, la draghessa decise di accettare la proposta fattagli dal cugino alato, cioè quella di farlo ritornare il possente Drago di un tempo. E così fece. I due quindi si allearono, nel tentativo di battere il loro potente fratellino. Incontratisi, i tre diedero inizio ad una violenta battaglia, piena di colpi di scena, soprattutto per Vaevictis. Infatti durante la lotta quest’ultimo scoprì che in realtà Palladia voleva uccidere anche lui e acquisire in questo modo il potere di entrambi. A questo punto la lotta divenne di una cruenza senza eguali, almeno fino a quando Palladia non riuscì a scappare dalle vendicative grinfie del cugino, per far perdere poi le sue tracce nella Cieca Eternità. Il duello quindi riprese, ma per Vaevictis non c’era altro che la morte ad attenderlo oltre il varco lasciatogli dal suo destino. Fu sconfitto da Chromium ed ucciso senza alcuna pietà.
Qui finisce l’inizio di questo affascinante cammino, che ci accompagnerà verso quelle che sono le vicende che hanno segnato la storia di tutte le espansioni di Magic. Ma state tranquilli. So che avrete sicuramente notato l’assenza di Nicol Bolas in questo excursus: la sua storia è così intricata ed interessante che ne riparleremo più approfonditamente in un prossimo Focus On. Nel frattempo vi saluto e vi lascio con questa domanda. Secondo voi la Wizards riprenderà mai in considerazione Palladia-Mors?
-Vincenzo Mirra-