Elen sila lumenn omentielvo, avventurieri! Il 2014 è stato un anno pieno di emozioni e di scoperte incredibili, di grandi titoli cinematografici e di tante altre cosine…ma non sono qui stavolta per parlare delle eccellenze. Quante volte avete avuto la forte delusione di un film che state aspettando da una vita e poi risulta una cagata incredibile? I know that feel (vedi punto sette). Vediamo subito e senza indugio alcuno i film peggiori del 2014, here we go!
Posizione 6 – Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate
Porca di quella miseria, Jackson. Se ho adorato la prima trilogia del Signore Degli Anelli, con l’ultimo titolo de Lo Hobbit sono ancora indeciso se m’è piaciuto o meno. Con il primo era partito decisamente bene, il secondo, nonostante alcune questioni da disapprovare (incluso Luca Ward come voce di Smaug) l’ho ritenuto passabile. Le Cinque Armate no. Molte scene abbastanza appropriate, come i combattimenti ed alcune fasi chiave, ma sono tante le cose su cui non si può transigere veramente. Passiamo sopra la grande guerra che mi ha inspiegabilmente trasportato in una battaglia campale di Warhammer Fantasy (diciamolo: ma quant’è rozzo il cugino di Thorin?) ma da Smaug fino ad arrivare alla complessità dei personaggi c’è troppo che non va. E poi arriva Alfrid, un personaggio che dire sia inutile è riduttivo. Palese il rimando a Vermilinguo, almeno quest’ultimo aveva quel minimo di carisma che lo rendeva si, viscido, ma con un minimo di intelligenza. Col suo fare mellifluo può essere facilmente accostato al Serpente Tentatore, che con le parole di miele instilla un veleno potente fiaccando chi si lascia ammaliare. LUI NO. Alfrid inveceè solo pirla, uno di quelle persone che nei film viene accostato all’eroe belloccio di turno per esaltarne maggiormente le qualità. Per quanto riguarda Legolas e il suo campo di gravità personale non mi esprimo, se non fosse un kolossal su cui ci hanno speso una barca di soldi, queste sono scene da z movie tra le più incredibili mai viste.
Posizione 5 – Cavalieri dello Zodiaco
Dite la verità: non pochi di voi aspettavano questo film. Chi è cresciuto con questa saga e ha letteralmente consumato le varie trasposizioni videoludiche su PS2 (quante zuccate per terra su Saint Seya Hades! Chissà quanto spendevano per rifare i pavimenti) è stato uno dei momentum più febbricitanti del 2014, soprattutto per la presenza del cast di doppiaggio storico, Ivo de Palma tra tutti. Trovandosi chiaramente qui a quanto pare l’attesa non è valsa la pena. Il titolo è da poco uscito nelle sale cinematografiche italiane e riprende la storia della corsa alle Dodici Case ripresa appunto nel titolo. Saga celeberrima e che ho amato profondamente per la commistione di tensioni incredibili, di pericoli insormontabili e micidiali, Pegasus e compagnia bella sono impegnati a riportare la vera Dea Atena al suo posto, scalzando gli impostori. Ma il film è veramente all’altezza dell’eredità dei Cavalieri? Si e no, l’antico sapore della trama subisce inevitabilmente il trascorrere del tempo e non necessariamente è una buona cosa. Con questo tentativo altro non si è fatto che parlar poco e male dei protagonisti, disorientando anche chi si avvicina per la prima volta a quest’opera.
Posizione 4 – I, Frankestein
SI PUO’ FARE! Non questo film. Ipotetico sequel dell’opera di Mary Shelley e adattato dalla graphic novel di Kevin Grevioux, quest’opera ha dell’incredibile. Cito da Wiki:”Il protagonista della pellicola è il “mostro” immortale creato dal dott. Victor Frankenstein. Dopo aver ucciso per vendetta sia la moglie del suo creatore e, in seguito, quest’ultimo, mosso da pietà decide di seppellirne comunque il corpo in un cimitero, ma qui viene attaccato da un gruppo di demoni che hanno il compito di catturarlo per ordine di un sire infernale di nome Naberius. Salvato da due gargoyle scopre l’esistenza di una guerra segreta in atto da secoli tra le due specie. Quella dei demoni, giunti sulla terra dalla caduta di Satana e quella dei Gargoyle discendenti dell’arcangelo Michele. La regina dei Gargoyle, Leonore dà il nome di Adam al mostro e gli chiede di combattere per la loro causa, ma questi preferisce non schierarsi e si allontana verso i luoghi più remoti della terra per oltre due secoli, portando con se soltanto un tonfa. Leonore scoprendo gli appunti del creatore di Adam, dice a Gideon di nasconderli subito nella cripta, perché sono la prova che il loro Dio non è l’unico creatore della vita”. Insomma, soliti blabla esoterici, 666 e nomi biblici messi per dare credibilità al tutto, classica dicotomia bene/male al centro del quale il nostro dovrà decidere da che parte stare, essendo in possesso di un artefatto abbastanza potente da tenere in bilico le sorti dell’umana stirpe (e se poi te ne penti?). Intrattiene a malapena, buoni effetti speciali ma per il resto out.
Posizione 3 – Vampire Academy
L’adolescenza è un periodo spinoso e difficile, quando poi ci si mettono i vampiri di mezzo non ne parliamo. Provo una profonda nostalgia per quei tempi in cui un vampiro o era un cazzutissimo supercattivo oppure uno sterminatore dei suoi simili a difesa dell’essere umano (alias Blade). Qui invece i soliti stereotipucci americani mettono in luce una gioventù ricca e lussuriosa in una scuola di vampiri, tra quelle pellicole in cui per tenere viva l’attenzione dello spettatore si ricorre a gnocche provocanti, scene di nudo e qualche botto. Poche sorprese, sul serio.
Posizione 2 – Bigfoot Wars
Jack Black aveva fatto amicizia con il celebre Sasquatch ne Il Plettro del Destino, anche se stava sfattonato come pochi. Qui oltre a non essere poi così coccolosi sono anche piuttosto ostili. Votati all’estinzione a causa di un maleficio fatto da uno sciamano, i Bigfoot sono condannati all’estinzione. Come rimediano? Rapendo le donne umane di un villaggio sperduto nel nulla in America, ovviamente. Anche se biologicamente non me la spiego poi tanto i personaggi hanno un barlume di senso, quel tanto che basta per mandare avanti la trama. Ma poi, parliamoci chiaro, più che Bigfoot sembrano degli Ewok troppo cresciuti.
Posizione 1 – Mega Shark vs Mecha Shark
Arriviamo in top alla classifica con l’ultimo gioiellino della Asylum (nomen omen, per citare Yotobi). Come se non avesse creato abbastanza imbarazzo con lavori come “Mega Shark vs Giant Octopus” o “Sharknado“, la trama non va bene nemmeno per un porno albanese da quattro soldi. Un Megalodonte attacca le coste americane e l’opzione più logica che partorisce il governo USA è quella di creare una macchina a forma di squalo più grande di lui. Logico, direi. Ad ogni modo la trama procede senza senso alcuno, botte incredibili e una grafica che lascia del tutto a desiderare.
E voi? Quali pellicole di questo 2014 vi hanno lasciato esterrefatti? Raccontatecelo!
–Michele Giuliani–