È ormai da qualche anno la Casa Editrice Limana Umanìta e l’Agenzia di consulenza editoriale Scriptorama organizzano uno dei concorsi letterari a tema fantasy più interessanti del panorama italiano. L’appuntamento, giunto ormai alla Quinta Edizione, è degno di nota non soltanto per le tematiche trattate, con l’accoglimento di un amplissimo concetto di fantasy, idoneo a ricomprendere “ogni declinazione del genere (urban fantasy, heroic fantasy, epic fantasy, sword&sorcery, new weird, slipstream, steampunk, dieselpunk, …)”; ma anche per le modalità di partecipazione, che consentono una costante osmosi di idee tra gli autori, ciascuno dei quali deve pubblicare l’incipit del proprio racconto sul forum di Limana Umanìta per ricevere consigli, apprezzamenti o critiche – purché costruttive.
Negli ultimi mesi abbiamo seguito con attenzione l’andamento della Quarta Edizione, dall’uscita del bando fino all’annuncio dei vincitori; oggi, finalmente, abbiamo tra le mani l’antologia che raccoglie i venti racconti vincitori del concorso, a firma di diciannove autori finalisti (ebbene sì, uno di loro, Simone Porceddu, è stato talmente bravo da portare al successo ben due dei racconti presentati!). Il volumetto brossurato presenta, sulla copertina, il draghetto alato divenuto l’icona del concorso letterario, su uno sfondo verde foresta – che, a dirla tutta, rende un appena improba la lettura della sinossi -, consta di circa 170 pagine e può essere acquistato per la cifra di 15,00 euro.
Cerchiamo ora di approfondire un po’ il contenuto dell’antologia.
Premetto che recensire una raccolta di racconti di autori diversi e attinenti a generi differenti non è affatto facile. Gli stili cambiano da una pagina all’altra, così come i contesti, i canoni del genere di riferimento, fino a dettagli apparentemente più triviali come la scelta della prima o della terza persona per la voce narrante. Da un punto di vista formale ed estetico, il libro si presenta molto bene, con caratteri chiari e ben leggibili e un editing pressoché perfetto. Il draghetto stilizzato ci accompagna di racconto in racconto, segnalando l’ingresso in un altro dei mondi fantastici creato dagli autori. “Ogni racconto è un salto nel buio”, leggiamo nella sinossi, ed è davvero così. Questo volume de ‘I mondi del fantasy’ è un affastellarsi non solo di stili e di generi, ma anche di prospettive sul mondo. La Prefazione che apre la raccolta mi ha ricordato, indirettamente, il paradosso del labirinto della biblioteca ne ‘Il nome della rosa’: a volte, per capire come funziona un labirinto, la cosa migliore è ragionarci dall’esterno, da una prospettiva diversa. E questi racconti fanno esattamente questo: escono dal labirinto della nostra quotidianità, si collocano in un altro universo e tornano a guardare al nostro, restituendolo sotto una luce diversa e, a volte, più densa di significati.
Così, forse perché è tendenza dello scrittore, forse perché è il periodo della Crisi con la C maiuscola, le note dominanti sono la malinconia, la nostalgia, il concetto di sacrificio. Ci sono due storie ambientate in un paesino di provincia (Peccioli, nei pressi di Pisa), o proprio nel cuore di Lucca, ma curiosamente entrambe mettono in ballo demoni (e angeli), rendendo così quei luoghi totalmenti estranei rispetto a quelli che possiamo conoscere (mi riferisco al racconto urban fantasy ‘Metrofane da Voronez’ di Chiara Cini e all’horror paranormale ‘L’ora del diavolo’ di Alessio del Debbio, davvero angosciante).
Alcuni racconti hanno colpito maggiormente il gusto personale del recensore, sia per la capacità di scrittura, sia per la fantasia nella creazione di mondi alieni sotto ogni profilo. Lo stile del già citato Simone Porceddu, nel racconto ‘Fuori dal cerchio di luce’ che apre la raccolta, è connotato da rara musicalità, in un continuo inseguirsi di assonanze e allitterazioni che, nel rendere in maniera quasi onomatopeica l’ambientazione del Far West (anch’essa certo singolare, per un fantasy), si avvicina più alla poesia che alla prosa. ‘Achrome’, di Sabrina Grappeggia Bernard, affronta in un modo originale e piuttosto imprevedibile due temi di per sé molto sfruttati: il viaggio e l’emarginazione del diverso: assolutamente da leggere. Marika Michelazzi, con il suo ‘Quando due mondi si scontrano’, ci trasporta in una Terra Polare in cui assaporiamo l’esotismo dei romanzi di fantascienza di inizio Ventesimo Secolo, in un mondo che è un po’ Hoth e un po’ il Marte di Edgar Rice Burroughs. Crudo, audace e ironico è ‘L’ape regina’ di Polly Russel, che immagina un mondo in cui uomini e donne vivono separati, si combattono costantemente e… hanno qualche problema a riprodursi. Con una divertente sorpresa finale. Una menzione anche per ‘Jenny Haniver’ di Matteo Gattafoni, una storia toccante che ci parla di sirene. Per ragioni di spazio non posso, purtroppo, esaltare tutto ciò che mi è piaciuto nei racconti che ho letto, ma – al di là di ciò che ho gradito come semplice lettore – posso dire che la qualità complessiva dell’opera è assai alta, con punte di eccellenza che fanno onore ai partecipanti e agli organizzatori del concorso.
Non siete tra gli autori pubblicati in questa antologia? Non avete potuto partecipare alla Quarta Edizione perché il drago vi ha liquefatto il computer, la strega del mare vi ha rubato l’ispirazione o i coboldi si sono mangiati tutti i vostri fogli formato A4? Poco male, vorrà dire che siete in pole position per cimentarvi con la Quinta Edizione del concorso! Il bando è stato pubblicato lo scorso 1° dicembre, ma il tempo per partecipare – con un massimo di tre opere ad autore – è tanto, la scadenza del concorso è fissata per il 31 maggio 2015. Le modalità di partecipazione, ormai consolidate, prevedono l’invio telematico di un testo di lunghezza non superiore alle 18.000 battute, spazi inclusi (dieci cartelle), in font Times New Roman – rigorosamente 12 e in formato .doc o .docx, seguito dalla pubblicazione dell’incipit sul forum ufficiale di Limana Umanìta. Il bando, che contiene tutte le informazioni indispensabili per partecipare, è disponibile a questo indirizzo e richiede ai concorrenti di stupire i giurati “con ambienti, personaggi e situazioni fuori dal comune, con uno stile accattivante e sperimentazioni linguistiche (nei limiti di un’imprescindibile correttezza formale): cerchiamo storie che facciano proprio il concetto di “fantastico”, nelle quali venga prestata particolare cura alla creazione del “senso del meraviglioso”, di ambienti e atmosfere “al di là della realtà”. Sconvolgete pure gli stereotipi del genere, o abbandonateli completamente (non ne sentiremo la mancanza) in cambio di nuove forme di narrativa il più possibile lontane dai risibili modelli commerciali.”
Siete pronti a partecipare? Leggeremo il vostro nome nell’antologia della Quinta Edizione de ‘I mondi del fantasy’?
– Stefano Marras –
‘I mondi del fantasy’: il concorso tra ieri, oggi e domani
Isola Illyon
+ Tanti bei racconti ad un prezzo più che accessibile
+ Una qualità complessiva altissima, con punte di vera eccellenza
+ Un'antologia che ogni anno raccoglie i migliori racconti fantastici italiani
- La copertina, un po' troppo "mimetica"
- Il limite di parole che, in certi racconti, porta ad un finale che sembra un tantino frettoloso - ma che dipende da limiti intrinseci al concorso