Il prossimo 18 dicembre i fan di Star Wars di tutto il mondo si sveglieranno felici, pensando già a pop corn e patatine e alla sala buia del loro cinema di fiducia, non stando più nella pelle all’idea che da lì a poche ore potranno finalmente godersi il settimo episodio della loro saga preferita, una lunga attesa iniziata con quel fatidico teaser che li ha tenuti, chi in senso positivo chi in negativo, con il fiato sospeso.
Tutti, a quanto pare, tranne gli italiani che, se se la Disney non cambierà idea, dovranno attendere fino a gennaio per poter vedere appagata la loro brama di tornare nella “galassia lontana lontana”. Ma la comunità di appassionati si è subito mossa, protestando con decisione, decisi a far sentire alla casa di Mickey Mouse “una perturbazione nella Forza”. Guerrestellari.net è il sito che ha deciso di raccogliere le loro voci di protesta, mobilitandosi subito con diverse iniziative. Abbiamo chiesto dunque a Carlo Porciatti della sua redazione di fare una chiacchierata sull’argomento.
Ciao Carlo, benvenuto su Isola Illyon! La Disney ha deciso di distribuire il film “Star Wars Episodio VII: Il risveglio della Forza” nelle sale italiane con circa un mese di ritardo. Che idea ti sei fatto sulla questione? A cosa pensi sia dovuta questa scelta?
La decisione ovviamente non è vincolante solo dal desiderio di Disney Italia, che purtroppo potrebbe essere anch’essa vittima di giochi di potere. Potere monetario, di pubblicità, di sicurezza di incassi. Molto probabilmente i circuiti cinematografici, le sale cinematografiche, preferiscono puntare su nomi che assicurano incassi nel periodo natalizio, incassi di altissimo livello…sì, sto parlando dei cosidetti cinepanettoni o commedie all’italiana. Forse queste realtà non hanno compreso appieno il potere della Saga e non vogliono credere nel prodotto Star Wars. A noi, qualsiasi sia la motivazione, la scelta finale non piace. Disney per noi non è la colpevole assoluta, ma l’interlocutrice, finalmente ne abbiamo una in Italia alla quale rivolgerci, per capire se è possibile far qualcosa.
Non è prima volta che l’Italia viene bistrattata in questo modo da Hollywood, come successe anche con Avatar di James Cameron. Davvero è soltanto una strategia per non entrare in competizione con i cinepanettoni, o c’è un problema culturale nel nostro paese nella ricezione di film di fantasia maggiore che in altri paesi europei?
Il problema è culturale e anche cognitivo, come dicevo prima. In Italia non si conosce ancora cosa sia Star Wars, che non è Avatar. Senza offesa per il film di Cameron, ma è stato un fenomeno praticamente nato e morto nell’arco di un niente, se paragonato alla storia ormai trentennale di Star Wars, che nell’insieme del suo brand ha una miriade infinita di possibilità. Inoltre noi italiani, nonostante negli anni 60/70 avessimo delle frecce al nostro arco, non abbiamo mai capito il fantasy e la fantascienza. Lo stesso italico Il Ragazzo Invisibile di Salvatores, non mi sembra che abbia avuto questo Natale una grande accoglienza, ma il tentativo (ben riuscito a mio parere) è stato giustamente e legittimamente fatto, come anche in altri campi, cito Orfani ad esempio. Noi italiani dobbiamo capire che c’è un mondo di cinema, non solo commedie e film d’autore.
Voi di Guerrestellari.net avete organizzato una vera mobilitazione per tutti i fan, con una petizione in cui si chiede alla Disney di rivedere le sue posizioni. Credi che basterà?
Non sappiamo se basterà a far cambiare idea a chi di dovere, ma ci speriamo. Abbiamo l’obbligo di provarci, non possiamo assolutamente non provarci. Restare 20 giorni in balia del nulla, è impossibile. Immaginate che può voler dire sapere tutto, e in malo modo, o isolarsi dal mondo per non venire a sapere nulla. Nel 2000, in una civiltà del tutto connessa, non è pensabile. Poi dopo la nostra iniziativa nata con l’idea dell’hashtag #18dicembrelaforzasirisveglia, ne sono nate altre di tutti i fan: video, altre petizioni, vignette… noi contiamo, insieme ad altri gruppi fandom che abbiamo segnalato su gs.net nella nostra prima notizia, nella risposta di tutti i fan. Ed è inutile dire che i risultati sono sotto gli occhi di tutti, le partecipazioni sono migliaia e migliaia in soli quattro giorni.
Guerrestellari.net è il punto di riferimento degli appassionati italiani di Star Wars e sicuramente uno dei siti più importanti per quanto riguarda l’universo creato da George Lucas. Come avete vissuto voi della redazione il teaser di questo “The Force Awakens”?
Grazie, siamo uno dei tanti siti. Se siamo importanti e di riferimento, lo dobbiamo solo ai grandi fan che ci seguono: un uomo è grande se gli altri lo reputano tale. Le aspettative di un film, di un libro, di un videogiochi, ritengo sa sempre che siano del tutto soggettive. Io ad esempio sono uno di quelli che non adora la Trilogia dei Sequel così come adoro, idolatro la Trilogia Originale. Altri miei colleghi la pensano diversamente. Però quasi tutti abbiamo avuto un vero e proprio momento di estasi, quasi mistica, nel vedere il teaser de Il Risveglio della Forza, ha in tutto e per tutto la vera e profonda atmosfera dello Star Wars di trenta anni fa. Così come sto adorando la nuova serie cartoon Star Wars Rebels, realmente affascinante, semplice ma profonda e che lascia rivivere i veri fasti della Saga.
Cosa ne pensi della decisione di cancellare gran parte dell’universo espanso di Star Wars? Gli appassionati potrebbero non riconoscere più gli elementi che hanno apprezzato nei fumetti, nei videogiochi e nelle opere che ruotano attorno alla saga e che ormai la caratterizzano. È una mossa saggia?
Questo è un altro discorso “pericolo”: l’Expanded Universe. Molti fan sono assolutamente contrari a quanto avvenuto, io non proprio. Prima di tutto chiariamo che non è stato tutto cancellato, il materiale viene spostato sotto l’etichetta Legends che raggruppa tutto quello che è stato prodotto, dai film ai fumetti, dai romanzi ai videogiochi negli ultimi trenta anni, ad esclusione dei sei film cinematografici, della serie televisiva The Clone Wars, al quale si aggiungono Star Wars Rebels, la nuova trilogia e tutti i nuovi prodotti multimediali che sono a venire. Questo materiale “vecchio” non è stato debellato, ma come più volte, sia Disney sia il gruppo di lavoro creato appositamente in LucasFilm, hanno dichiarato potrebbe tornare in canone o essere usato d’ispirazione alle nuove trame. Ma se anche questo non fosse sufficiente e giustificabile, resta un importantissimo fattore soggettivo: se un prodotto mi ha dato un emozione, mi piace, che sia canonico o no, nessuno potrà dirmi che non vale più nulla. Io non sono un grande amante dell’EU, perché lo ritengo spesso caotico e contradditorio, ma tante cose mi piacciono e continuerò ad apprezzarle, mi interessa poco che non siano più canoniche. Esempio, qualche settimana fa ho reinstallato sul mio pc K.O.T.O.R. e la serie Jedi Knight, i più meravigliosi assai (perdonate la battuta) videogames su Star Wars. Poi, spero che i lettori me la perdonino, è anche giusto che la nuova Lucas e la Disney mettano da parte il vecchio per creare del nuovo, Star Wars è una impresa commerciale, deve rendere, ed è giusto che Disney abbia lo spazio per farlo. Poi sarà a noi fan decidere cosa sarà buono e cosa no, ma non bisogna partire con condizionamenti sfavorevoli, ricordo a tutti che dalla mente di Lucas è nato Jar Jar, i film sugli ewoks… Aspettiamo e vedremo cosa ci riserva il futuro, io sono fiducioso. Ciao, grazie e Che la Forza sia con tutti voi.
Non mi resta che ringraziare Carlo Porciatti per quest’intervista davvero interessante, per la sua disponibilità e per il lavoro svolto dalla redazione di guerrestellari.net su tutto ciò che riguarda il mondo di Star Wars.
– Davide Carnevale –