Salve Illyoners! Dopo l’arrivo del trailer di Star Wars, la comunità del Web è esplosa in una cacofonia di pareri, opinioni, ipotesi e voci riguardanti il nuovo film-evento del prossimo anno e noi, gentiluomini d’arcipelago, non abbiamo potuto far altro che scegliere un giorno e confrontare i nostri pareri. Purtroppo, però, durante la nostra riunione (io e i miei amici amiamo definirci come un’associazione, quando in realtà cazzeggiamo parecchio), è saltato fuori un gioco da tavolo e, da bravi giocatori quali siamo, ci siamo messi a scoprirlo e a giocarci. Va da sé che, ovviamente, di Star Wars non si è parlato.
Andor: Miti e Leggende di una Terra Fantasy
Ogni giocatore parte scegliendo un personaggio che, seppur stereotipato, svolge bene il suo lavoro: un mago, un cavaliere, un nano e un arciere. Tutti i giocatori hanno a loro disposizione 10 ore di attività. Si spende un’ ora di attività per muoversi di una casella o per combattere. Terminate le dieci ore, si passa al turno successivo: ogni personaggio avrà a disposizione diversi slot equipaggiamento, che potrà riempire via via che si procede con la storia, e un indicatore Punti Forza e Punti Volontà. I primi sono da aggiungere ai tiri di dado nel combattimento. I Punti Volontà, d’altro canto, rappresentano invece la forza/resistenza del nostro personaggio, e verranno diminuiti quando perderemo un combattimento o quando faremo compiere sforzi al nostro personaggio.
In questo gioco è presente, inoltre, il narratore (anche se non è un ruolo necessario, bensì sufficiente), che ha il compito di leggere e selezionare le missioni e di vestire i panni dei mostri. Le missioni, chiamate leggende, sono diverse e varie; anche se inizialmente, per apprendere il gioco, lo stesso manuale ci richiederà una progressione lineare. Ogni leggenda è spezzata in varie parti, distribuite tra i vari turni di gioco, rappresentata attraverso carte che vengono scoperte nel turno al quale sono state assegnate. Man mano che si prosegue, quindi, avremo sempre più obiettivi o più variabili a rendere complicata la nostra missione. Quando avrete preso più confidenza col gioco (e avrete portato a termine le cosiddette Leggende Introduttive), potrete creare la vostra leggenda personale, aggiungendo mostri, creando eventi e così via.
Parliamo, ora, della plancia, suddivisa in piccole regioni, ovvero “caselle”, attraverso le quali il vostro personaggio si muove. Per muoversi di una casella, il personaggio spende 1 ora, per muoversi di 3 caselle 3 ore e così via. I personaggi si possono muovere tranquillamente e liberamente, i vari mostri si dovranno muovere seguendo le frecce disposte nelle caselle. Tutte le strade porteranno al castello (anziché a Roma), che i personaggi dovranno difendere strenuamente per evitare il Game Over. Il castello sarà dotato di difese che saranno rappresentate dagli scudi d’oro. Ognuno di questi scudi rappresenta un possibile mostro che potrà entrare senza causare il Game Over; esempio pratico: 2 scudi d’oro nel castello = due mostri che potremo far passare.
Il combattimento è abbastanza semplice: il giocatore tira un numero definito di dadi (dato dalla quantità di punti volontà disponibili) contro i dadi fissi del mostro che affronta. Entrambe le fazioni aggiungono i loro punti forza e confrontano i risultati. La differenza va tolta dai punti volontà dello sconfitto. Il combattimento può andare avanti per più di un ora (in gioco) e, spesso, avremo bisogno dell’aiuto dei nostri compagni. Il gioco spinge, difatti, i giocatori a combattere insieme per affrontare le minacce che gli si presentano d’innanzi. Collaborando, difatti, i nemici verranno sbaragliati in men che non si dica e ai giocatori rimarrà molto più tempo per raggiungere i propri obiettivi.
Come detto sopra, ai giocatori è permesso acquisire dell’equipaggiamento durante la “Leggenda”. L’Arco, ad esempio, permetterà di colpire i nemici ad una casella di distanza (anziché dover entrare nella casella occupata dal mostro), l’Otre permetterà di ignorare un’ora di marcia, l’Elmo consentirà di sommare i dadi uguali e così via. Anche i mostri avranno caratteristiche diverse: i Cor, ad esempio, saranno semplice carne da cannone rispetto ai potentissimi Troll con Punti Forza di 14 ( in grado, quindi, di asfaltare tranquillamente un personaggio che si attenti ad affrontarlo da solo).
Ci saranno poi nemici e personaggi neutrali con loro potenzialità: la strega, ad esempio, potrà venderci un’ utilissima pozione in grado di raddoppiare il nostro punteggio di dado; il principe del regno andrà a sommare un +4 al nostro tiro in combattimento e il Mago Nero ci renderà la vita più difficile evocando mostri come se piovessero.
In definitiva il gioco si presenta in modo semplice, immediato grazie alle Leggende Introduttive che ci spiegano passo passo il gioco in tutte le sue sfaccettature. Tutte le pedine in gioco sono “alzate”, rendendo quindi l’individuazione di mostri e personaggi immediata. I segnalini, gli equipaggiamenti e le monete d’oro vengono posizionati direttamente sulla scheda del personaggio, lasciando la plancia libera per i tiri di dado (che sposteranno ovviamente pedine, segnalini e quant’altro come in ogni gioco da tavolo che si rispetti).
Ma non pensate sia finita qui! Ci sono anche missioni decisamente difficili che necessiteranno una sana dose di strategia, ed altre le quali il destino sarà incerto. Avrete, alla fine, anche il compito di uccidere un drago!
E voi, cosa ne pensate di Andor? L’avete provato? Come l’avete trovato? Fatecelo sapere qui sotto!
– Yari Montorsi –
Recensiamo: Le Leggende di Andor!
Yari Montorsi
- Ambientazione Originale
- Discreta Personalizzazione del personaggio
- Longevità e Variabilità alta
- Alta variabilità...
- ...ma nelle mani del Narratore, quindi completamente randomica.
- immediatamente può causare confusione
- un po' di personalizzazione in più non guasterebbe
- forse un po' troppo facile quando ci si ha preso la mano
- in alcuni casi il manuale va ad interpretazione