Correva l’anno 1996 e, tra le edicole, migliaia di ragazzi ventenni appassionati, come noi, di fantasy e fumetti, ne stavano sfogliando uno dalle tinte alquanto gore. Quel fumetto sarebbe diventato un colosso che ora chiunque conosce e critica, in un eterno rapporto di odio amore. Perché? Perché non è ancora finito, diamine! Andiamo quindi a roderci il fegato tutti assieme, ricordando epoche passate ed oscure.
Berserk è nato dalla mano di Kentaro Miura (Damn Kentaro! è diventata un’imprecazione popolare), ed il primo volume venne pubblicato in Giappone nel 1989, mentre in Europa arrivò nel 1996. Il successo del Manga portò alla creazione di una serie tv animata di 26 episodi. Oggi tratteremo dell’Epoca D’Oro, il periodo di splendore dell’Armata dei Falchi. È una rubrica, questa, che vuole fungere da riassunto, quindi sono presenti spoiler in quantità industriale.
L’Età D’Oro
Gatsu viene partorito nell’ultimo rantolo di morte di una sconosciuta impiccata incinta, e cade sulle radici di un albero nero, il cordone ombelicale probabilmente strappato a causa del suo stesso peso. Prima che il freddo riesca ad ucciderlo o che un lupo riesca a sbranarlo, incrocia il suo triste destino con un destino ancora più triste: Gambino, soldato di ventura, e la sua donna Sys. Quest’ultima, probabilmente mossa da un sentimento materno rimasto latente o represso troppo a lungo, implora il padrone/amante di tenerlo, e Gambino acconsente. Nonostante un figlio di donna morta sia un malaugurio e presagio di sventura, Sys cresce quel bimbo come se sia suo. La compagnia mercenaria percorre in lungo e in largo le Midlands, regno in guerra con i Tuder, battaglia nella quale i primi stanno avendo la peggio.
Il ragazzo cresce all’interno di una compagnia mercenaria, in un’ambientazione molto simile a quella dell’Europa medievale. La compagnia non se la passa bene e, come ultima spinta giù dal baratro, la peste miete numerose vittime. Una tra queste è l’amorevole Sys, che lascia così Gatsu, ancora ragazzo, nelle mani dell’amante depresso e alcolizzato Gambino. Quest’ultimo, vedendo in Gatsu il presagio di sfortuna com’era tradizione, lo vende come schiavo sessuale ad un compagno d’arme e, successivamente, cerca anche di ucciderlo perché ubriaco. Involontariamente Gatsu uccide Gambino e, per evitare di essere linciato, fugge aggregandosi ad altre compagnie mercenarie.
Passano gli anni e, durante un lungo assedio, finalmente le truppe delle Midlands riescono a sfondare i portoni. Nella piazza principale però un energumeno falcia uomini come se fosse granturco: il suo nome è Bazzooso. Un soldato robusto, con un grande spadone a tracolla, si fa avanti e affronta il gigante, uccidendolo troncandogli la testa in due sole mosse. È Gatsu, cresciuto a suon di ferite e battaglie ed ora diventato un uomo sulla ventina. Il nobile locale lo ripaga con una bella saccoccia sonante, mentre molti occhi lo guardano con invidia.
Una cosa tira l’altra e, dopo un’imboscata, Gatsu incrocia la spada con Caska, donna dalla pelle abbronzata e guerriera al soldo di Grifis, comandante della squadra dei falchi, squadra mercenaria imbattibile e decisamente ben addestrata. Gatsu sconfigge agilmente Caska ma, quando giunge il momento di colpire Grifis, viene battuto e ferito abbastanza da svenire. Si risveglia all’interno della tenda e, con sua somma sorpresa, scopre di essere stato salvato proprio dal comandante della Squadra dei Falchi. Questi lo considera suo servo e lo costringe, dopo un ulteriore combattimento, a combattere per lui.
Gatsu si decide quindi a combattere per la Squadra dei Falchi: conosce quindi Pipin, Judo, Rickert e Kolcas. Lentamente, mostrando il suo valore, viene accettato come amico da questi altrettanto abili guerrieri. Quello che colpisce di Gatsu è la sua furia e la sua determinazione, nonché la sua abilità e freddezza. Laddove Grifis è la mente calcolatrice, Gatsu è il braccio che esegue perfettamente ciò che la mente gli ordina (il più delle volte).
L’obiettivo di Grifis è diventare Re. Un obiettivo non da poco, sicuramente, e non vicino alla sua attuale posizione. Porta con sé un portafortuna, un uovo rosso con occhi, bocca e naso distribuiti a caso su di esso, che chiama Bejelith. Non se ne separa mai perché pensa e crede ardentemente che, possedendolo, potrà arrivare al suo sogno. Ma come diventare Re? Avvicinandosi alla principessa Charlotte, unica erede nonché figlia del Re delle Midlands. Ma prima, ovviamente, bisogna essere nobile: non basta certo guardarla da lontano questa principessa!
Lentamente Gatsu si fa strada attraverso i ranghi della Squadra dei Falchi arrivando, in poco tempo, a diventare Caposquadra del Gruppo d’Assalto. Durante la presa di un castello, però, incontra Zodd L’Immortale, Nosferatu, un leggendario guerriero ritenuto, per l’appunto, immortale, perché partecipante a guerre svoltesi 300 anni prima. Gatsu si fa avanti per affrontare il marrano (che nel frattempo ha smembrato metà della squadra d’assalto) ma, con sua sorpresa, Zodd altro non è che un demone (da qui l’immortalità e la forza sovraumana). Il nostro protagonista ha la peggio finché Grifis non accorre in suo aiuto. Durante il combattimento Zodd nota il Behelith e, dopo aver enunciato una profezia che tratta dell’Eclisse, fugge.
Il primo obiettivo di Grifis consiste nel diventare abbastanza famoso da renderlo “apprezzabile” come titolo di comandante delle Midlands. Questo ruolo è però già occupato dal fratello del Re, individuo lungimirante nonché egoista e avido, che ha capito le mire di Grifis e cerca di ucciderlo. Dopo essere sopravvissuto ad un agguato e aver inoltre girato l’evento a suo favore (trattasi di una freccia avvelenata spacciata per assassinio alla principessa stessa), Grifis manda quindi il suo servo più fedele, Gatsu, a uccidere il fratello del Re.
Gatsu accetta, seppur non contento, questo incarico. Si reca al castello dello zio e lo assassina, per poi lasciarsi scappare (letteralmente) la mano e andando ad uccidere anche il nipote del re, un bambino di appena dieci anni. Questa vicenda, assieme all’aver combattuto per tanti, forse troppi anni, cambia Gatsu. Improvvisamente, si sente oscurato dalla figura ammaliante di Grifis ma, ancora, non riesce a staccarsene. Con il fratello morto il Re non può fare altro che eleggere il nobile più in vista della città e più amato dalla popolazione: Grifis diventa quindi nobile delle Midlands.
La fama della squadra dei Falchi sale a dismisura e Grifis, rimasto imbattuto, presto diventa un idolo per la popolazione delle Midlands. Persino la principessa Charlotte lo ammira e lo ama segretamente, benché protetta dalla regina (matrigna) e dal padre (che nutre per lei un amore incestuoso). Durante una battaglia contro le Balene Blu, però, Caska (a causa di “problemi femminili in certi giorni”) viene sopraffatta e messa all’angolo (più precisamente sull’orlo di un burrone) e Gatsu, per salvarla, interviene. Nonostante ciò entrambi precipitano di sotto.
Questa era solo la prima parte della nostra rubrica dedicata a Berserk! L’appuntamento va alla prossima settimana!
– Yari Montorsi –