Elen sila lumenn omentielvo, avventurieri! Passata così la possente ingestione di dolci e alcool, riprendiamo la lucidità dissipando i fumi del sonno. Come avete trascorso Halloween? Qui in redazione, tra chi gironzola al Lucca Comics e chi rimane a casa, abbiamo trovato modo di passare del buon tempo in compagnia.
Quindi la domanda di rito è questa: come trascorre l’isolano la festa più horror di sempre? Scopriamolo assieme!
Un gioco da tavolo per creare pathos: Atmosfear.
Buona compagnia per l’illyoner è il gioco da tavola; molte le proposte attuate, ma serviva qualcosa per dare un pizzico di terrore alla serata. Cosa c’è di più appropriato allora se non Atmosfear? La particolarità di questo boardgame è che si serve di un DVD come supplemento aggiuntivo per il gioco, una dinamica interessante se lo si considera nel suo aspetto tecnico. Possono partecipare fino a sei giocatori, ognuno di questi è un personaggio noto della letteratura di genere: Baron Samedi – Lo Zombie, Anne De Chantraine – La Strega, Elizabeth Bathory – La Vampira, Khufu – La Mummia, Gevaudan – Il Lupo Mannaro, Hellin – Il Fantasma. Lo scopo è semplice: bisogna ottenere sei chiavi, ognuna di un colore diverso presenti sul tabellone. Una volta ottenute tutte ci si reca al centro della plancia di gioco, dove nella cripta vi sono inserite delle tessere (previamente compilate) con le più grandi paure di ogni partecipante. Se il personaggio arrivato nella cripta trova la propria, ha perso la partita! C’è qualcosa che manca però in tutto questo: ho parlato di un DVD (un VHS all’epoca, la prima edizione del gioco è del 1992). A che serve? Semplice, all’interno c’è il programma fulcro di Atmosfear: il Custode del Cimitero (vedi foto). La partita infatti sarà regolata dal tempo scandito dal filmato e il Custode di tanto in tanto fermerà il gioco ponendo penitenze o sfide al giocatore di turno. Avete poco meno di un’ora per vincere: se nessun giocatore raggiungerà l’obbiettivo la vittoria va al Custode del Cimitero! Ho apprezzato molto questo connubio tra tecnologia e boardgame, rende il gioco molto dinamico e di tensione. Sebbene abbia riscosso non proprio un successo su larga scala, consiglio di recuperarlo, vale la pena provarlo.
Una serata all’insegna del terrore: Il Mistero di Sleepy Hollow.
Come molti di voi sapranno, intagliare ortaggi da usare come lanterne è una tradizione molto antica, in uso in molte tribù primitive. Ad Halloween la cosa diventa semplicemente più palese e salta bruscamente alla memoria come una reminescenza di un certo Jack o’ Lantern. Allora perché non rispolverare questo vecchio film? Il Mistero di Sleepy Hollow del 1999, dalla regia del buon Tim Burton e con l’immancabile Johnny Depp nei panni del protagonista Ichabod Crane, la storia è condita di esoterismo, mistero e violenza tipiche degli anni novanta. La pellicola è un reprise liberamente ispirato dal racconto di Washington Irving “La Leggenda della Valle Addormentata”. Tutto inizia nel 1799. Il buon Crane ha 24 anni ed è un investigatore molto arguto che si affida alla sua scienza e alla razionalità per risolvere i casi più intricati. Viene dunque inviato nella placida (solo per sentito dire) cittadina di Sleepy Hollow dove omicidi brutali vengono commessi ai danni dei villici contadinotti. Considerato come uno dei migliori lavori di Burton e grazie alla scenografia di Rick Heinrichs che gli varrà l’Oscar, il film funziona per atmosfera ed emozione. Quindi che aspettate? Mano ai cestelli di popcorn e alle teglie di lasagne di zia Palmira!
Una serata all’insegna del terrore II (ma più soft): Coraline.
“Oh, mia dolce strega tu, carina come sei, zuppiere di verdure e di gelato di darei! Si!” Canticchiando questa canzone tutte le volte torna a solleticare la mia memoria un film di animazione degno del nome: Coraline. Da una storia di Neil Gaiman, questa trasposizione cinematografica è adatta veramente a tutti, specialmente per coloro che hanno saputo apprezzare Nightmare Before Christmas, altro capolavoro in stop motion. La trama ruota intorno a Coraline, una bambina che si è appena trasferita con i suoi genitori in una nuova casa in campagna. Una parabola sulle problematiche del rapporto genitore-figlio, condita con topolini ballerini, demoni incredibili, due nonnine veggenti che leggono il futuro nelle caramelle e un vecchio acrobata russo in pensione. Ben conoscendo la penna dietro questa storia, non starò a ripetermi o a dilungarmi sulle solite questioni.
Signori, tra pinzillacchere e bottoni questo articolo finisce qui. Voi come avete passato la serata di Halloween? Raccontatelo qui sotto nei commenti. Buona fortuna avventurieri!
“È il giorno in cui ci si ricorda che viviamo in un piccolo angolo di luce circondati dall’oscurità di ciò che non conosciamo. Un piccolo giro al di fuori della percezione abituata a vedere solo un certo percorso, una piccola occhiata verso quell’oscurità.” Stephen King
–Michele Giuliani–