Signor De Palma, prima di tutto un sentito grazie per il tempo che ha scelto di dedicare ai nostri affezionati lettori di Isola Illyon: so che è un periodo particolarmente denso di lavoro e dalle pressanti scadenze, ragion per cui cercherò di essere sintetico così da non abusare della Sua disponibilità.
Sarò anch’io breve e succinto, perché le domande sono parecchie.
Questo non è il primo incontro tra lei e Isola Illyon, ma quest’oggi sono qui per parlare di Legend Of Sanctuary, il film in CGI che sta facendo discutere per varie motivazioni che andremo, via via, ad approfondire: intanto può dirci cosa pensa del fatto che un brand come i Saint Seiya/Cavalieri dello Zodiaco continui a far parlare di sé dopo così tanti anni? E con cosa mette in correlazione tale longevità?
Il fantasy, in tutte le sue varie accezioni, ha molto seguito e fortuna tuttora, in Italia. La saga di cui parliamo mescola mitologia classica e sapienza zodiacale, traendo da esse notevoli spunti per la creazione di un buon numero di personaggi dalle caratteristiche molto ben definite, che pertanto non limitano ai soli protagonisti le opzioni di immedesimazione del pubblico. Quantità e qualità dei ruoli che (inter)agiscono sono stati pertanto garanzia, specie nel periodo d’oro del brand, di un notevole seguito di pubblico.
Di certo una marcia in più i Saints la possiedono grazie al superbo lavoro di adattamento e doppiaggio che si devono rispettivamente al compianto Maestro Enrico Carabelli e a professionisti del mestiere tra i quali, senza dubbio, lei occupa un posto di rilievo nel cuore dei fans: eppure, una delle critiche (se legittime o meno resta da vedere) che i detrattori del nuovo progetto Legend Of Sanctuary promuovono, riguarda proprio il doppiaggio e l’adattamento italiano, quel quid che al contrario in tanti altri reputano “la marcia in più” della Serie Classica di questo anime.
È normale. Ciò che ad alcuni pare un pregio, per altri è un affronto imperdonabile. Vale per i Cavalieri dello Zodiaco come per altre cose della vita. Altre cose della vita che però, mediamente, sono molto più importanti della localizzazione di un cartone animato.
In particolare, si obbietta che in ragione della massima fedeltà all’opera sarebbe opportuno non operare alcun taglio o cambiamento nei dialoghi, in barba al concetto di “adattamento” di un film che venga proiettato in un Paese e con una lingua che sono diversi da quelli in cui è stato girato, e si dovranno anche lasciare inalterati, nella trasposizione italiana, i nomi dei personaggi (es. Seiya, Shiryu…) e dei colpi (Pegasus Ryuseiken, Rozan Shoryuha…) originali.
Può sembrare cosa di poco conto ma stando alle critiche che coinvolgono comunque una minoranza di pubblico, ma quantomai agguerrita, c’è gente che davvero non ci dorme la notte...
Li lascio alla loro insonnia, ché io ho già i miei problemi, visto che del mio lavoro, fortemente specializzato, rispondo a un committente, mentre loro parlano e scrivono come fossero al bar sotto casa.
Dato che nel mio articolo, pubblicato il 17 luglio, è stato evidenziato che Lei ha un seguito di affezionatissimi haters che le imputano ogni male relativo ai Saints, il disappunto del conoscere che tanto (o soprattutto) Ivo De Palma quanto il precedente cast di doppiatori storici sono stati coinvolti nel progetto di LoS ha portato a nuove polemiche: oltre a quelle più pacate e umane, nelle quali si riconosce a voi tutti una serie di meriti legati al lavoro degli anni scorsi pur sostenendo l’esigenza di voci nuove perché nuovo è il progetto, in modo da creare un taglio netto tra le opere, altre invece sostengono che dato l’incedere dell’età anagrafica del cast storico dei doppiatori, non solo è un azzardo abbinare voci di over cinquanta a personaggi tredicenni, ma anche un vero e proprio errore dato non ci sono (o, meglio, non ci sarebbero) più le forze per determinate vocalizzazioni. Cosa ne pensa?
Basta conoscere Sartre (e non solo Kurumada…) per sapere che ogni scelta comporta una rinuncia. In questo caso, in Italia, la freschezza giovanile toglierebbe magia alle voci, che non sarebbero più le stesse. La magia di quelle voci può, in qualche caso (non necessariamente in tutti), comportare minor freschezza. Il grande pubblico è affezionato a quelle voci, e su questo non c’è dubbio. Presumo che qualunque ufficio marketing ragionerebbe di conseguenza.
Va ricordato che le polemiche legate a LoS non sono scaturite dall’oggi al domani (sempre nell’ottica dei detrattori) ma sono figlie dell’adattamento della serie Hades (Santuario e Inferno), che alcuni hanno giudicano non essere stato trattato con la stessa cura ed attenzione ai dialoghi come accadeva invece per la Serie Classica: addirittura, era partita una petizione per chiedere di ridoppiare secondo i crismi precedenti questa serie, senza contare che l’ultima parte della saga, Elisio, non risulta ancora accessibile al grande pubblico nella sua versione italiana.
Questioni che non mi riguardano, e sulle quali peraltro il ventaglio di posizioni è ampio. Io rispondo solo al committente.
Parlando di Legend of Sanctuary, Lucky Red ha compiuto una scelta importante affidandosi a lei ed ai suoi colleghi professionisti del cast storico, con gli attesi ritorni di Dania Cericola, Marco Balzarotti, Andrea De Nisco, Tony Fuochi e Luigi Rosa su tutti. Come avete reagito a questa “investitura”, tanto per restare sul pezzo?
Con la professionalità di sempre, e ben consci della particolare responsabilità che in questo caso abbiamo.
In qualità di direttore del doppiaggio di LoS, ha già pensato a chi affidare le voci di personaggi che, nella serie Classica, beneficiavano del lavoro di uno stesso doppiatore (esempio, Aldebaran/Toro o Milo/Scorpio)? E quali altre voci che abbiamo apprezzato nella Serie Classica torneranno a darci emozioni?
Lo scoprirete a tempo debito. Per ora ho pubblicamente ed esplicitamente nominato solo il collega Gabriele Calindri su Ioria/Aioria.
Legend of Sanctuary arriverà nelle sale italiane il prossimo novembre – a proposito, c’è una data ufficiale che possiamo anticipare? – il che implica grossomodo quattro mesi di lavoro da destinare al progetto: domandandole lumi in quanto personalmente profano dell’arte del doppiaggio, sono sufficienti per un progetto sul quale gravano così tante attese?
Il tempo è più che sufficiente per dare luogo a un ottimo lavoro. Le date ufficiali vanno richieste al committente.
Sempre domandandole chiarimenti in quanto profano, la sceneggiatura con i tanto incriminati dialoghi di LoS in versione “originale”, per così dire, sono già nelle vostre mani? E’ in corso già un adattamento? E se si, può dirci se questo verrà abbellito in modo tale da poter respirare l’atmosfera epica ed aulica che abbiamo conosciuto in passato?
Anche questo lo scoprirete in sala.
Andando a toccare il tasto dolente, può gentilmente dirci, giusto per tranquillizzare quelle persone che non dormono la notte elucubrando su questo problema, se verranno conservati i nomi di personaggi e colpi originali nella versione italiana o se l’adattamento terrà conto fedelmente di quanto già fatto con le serie precedenti?
Il primo trailer in italiano risponderà alla domanda. Ma c’è ancora tempo.
Può raccontarci in breve come si svolge una sua giornata di doppiaggio oppure, meglio ancora, come si stanno svolgendo le sue giornate di doppiaggio destinate al progetto LoS?
Ormai come si svolge un turno di doppiaggio lo sanno tutti. In questo caso, naturalmente, si può lavorare con un minor numero di righe a turno, per poter curare al meglio le varie interpretazioni.
Dall’interno, non giudica un po’ esagerato il fatto si parli così tanto del doppiaggio, se le voci storiche siano una scelta discutibile o meno e si parli invece poco dell’effettiva trama, di come essa appare reinventata in questo reboot o del comparto tecnico (grafica e sonoro)? Certo, viviamo in un mondo in cui si stava inviando una petizione ad Obama per impedire ad Affleck di vestire i panni ed il mantello di Bruce Wayne/Batman dopo l’eccellente lavoro di C. Bale.
Mah, purtroppo il mondo manga/comics abbonda di casi al limite della patologia, per quanto restino pur sempre una minoranza, e del tutto ininfluente, va detto, per i destini d’alcunché. Della trama alcuni parlano, ma sempre strumentalmente. Se dicono che il film è bello, aggiungono che saremo noi a rovinarlo, se dicono che è brutto, aggiungono che non è poi così importante che abbia le nostre voci. Insomma, ogni scusa pare buona, per i soliti quattro gatti, per estrometterci. Le reinvenzioni, trattandosi di un reboot, ci stanno tutte, e bisognerebbe approcciarsi al film senza alcun tipo di pregiudizio. Ha un audio “della madonna” e anche in video propone i Cavalieri dello Zodiaco come mai li si è visti, quindi è proprio un peccato mancare all’appuntamento cinematografico (su dvd non sarà la stessa cosa) solo per puerile partito preso.
Giusto per concludere: come giudica la mossa di distribuire così tanti trailer di LoS, al punto che alcuni ritengono, magari esagerando ma ponendo anche una critica sensata, che vedere il film sia diventato quasi superfluo? E’ un modo per suscitare le attese stuzzicando l’attenzione oppure è una manovra pubblicitaria per bombardare il pubblico al punto che anche chi non ne abbia desiderio, un poco poco senta nascere la curiosità di vedere questo film?
Vi assicuro che il film è molto, molto più di quel che si vede nei trailer. E poi, con le nostre voci, sarà certamente un evento unico. Poco ma sicuro.
Un sentito, immenso grazie rivolto al professionista Ivo De Palma per gentilezza, simpatia e disponibilità, da parte di tutti gli illyonisti per le risposte ed un grazie non meno grande per non avermi, soprattutto, denunciato fino ad ora.
Uh, guarda, finora non ho denunciato nemmeno chi mi insulta allegramente, protetto da moderatori e amministratori compiacenti. Finora.