Come ormai avrete capito, è facile che mi faccia attirare da giochi strani e indie, principalmente per due motivi: primo, i prezzi tendenzialmente bassi dei prodotti di questo tipo, e secondo, la presenza di meccaniche e componenti molto interessanti che raramente potrei trovare nelle grandi produzioni.
È il caso di One Way Heroics, titolo della giapponese SmokingWolf di cui parleremo a breve, il quale risalta rispetto ai tanti altri titoli della categoria grazie ad alcuni elementi che, seppur non particolarmente innovativi, riescono a donare una marcia in più al gioco, rendendolo molto gradevole, divertente e, potenzialmente, rigiocabile all’infinito.
Una volta avviato ci troveremo davanti al menù principale, dal quale potremo dare il via ad una nuova partita, continuarne una salvata, accedere alle opzioni e ad una sezione extra molto interessante, dove potremo vedere i risultati di tutte le nostre run in ordine cronologico ed i replay delle nostre sessioni migliori, in modo tale da studiare il mondo di gioco ed imparare, così, dai nostri errori precedenti.
Avviata quindi una nuova partita ci troveremo di fronte ad una schermata di selezione personaggio, dove potremo impostare nome, sesso, classe ed abilità iniziali, mediante le quali potremo adattare qualsiasi classe al mondo di gioco. Fatto ciò dovremo scegliere il Mondo decidendo se selezionarne uno di quelli predefiniti in cui potremo svolgere alcune quest “principali”, o se generarne uno proceduralmente (modalità principale del gioco): l’avventura, infatti, può creare una serie infinita di mondi mediante il blasonato e sfruttatissimo sistema dei seed (vedi generazione del mondo casuale in Minecraft), ognuno diverso dagli altri e caratterizzato da dungeon, biomi, villaggi ed incontri casuali differenti tra loro, rendendo praticamente ogni giocata diversa dalle altre e permettendo, quindi, di giocare ogni partita in un mondo diverso dal precedente – variando quindi, di fatto, l’esperienza di gioco ad ogni run.
Selezionato il mondo in cui giocare verremo catapultati direttamente al suo interno: ci troveremo al cospetto di Re Victor, il quale ci spiegherà il nostro compito, ovvero quello di sconfiggere il Signore dei Demoni in modo tale da ripristinare l’ordine ed evitare che l’intero mondo venga avvolto dall’oscurità, con consequenziale morte di tutti i suoi abitanti.
Analizziamo per un momento l’interfaccia: sullo schermo noteremo immediatamente una mini mappa (nella quale potremo visualizzare i punti di interesse e pianificare i nostri movimenti), le barre di vita, energia e punti stamina, un indicatore nel quale vedremo riassunti il giorno, l’ora, il numero di Km percorsi, il nostro denaro, il peso trasportato e il nostro equipaggiamento e, infine, in alto a destra, un timer, al termine del quale il Signore dei Demoni giungerà sulla terra e cercherà di distruggerci!
A seguito della spiegazione del Re capiremo quindi il perché quel “One Way” è presente nel titolo: la meccanica principale del gioco si basa sul fatto che il personaggio debba costantemente percorrere la mappa verso destra, poiché a sinistra si avvicinerà, sempre più minacciosa, l’oscurità, pronta a distruggere tutto ciò che si ergerà sul suo cammino, a partire dal castello, il quale verrà polverizzato poco dopo l’inizio della nostra partita. Ogni passo sulla mappa farà consumare al nostro eroe una parte della sua energia (quantitativi differenti a seconda della difficoltà del terreno in cui ci avventureremo), che potrà essere ripristinata mangiando o attraverso oggetti specifici e che, una volta esaurita, porterà irrimediabilmente al Game Over.Dovremo, quindi, cercare di rifornirci ogni volta che ne avremo la possibilità, e si dovranno calcolare bene i movimenti, in modo tale da evitare di rimanere senza energie in punti critici.
Nel nostro viaggio verso il Signore dei Demoni ci imbatteremo in città e villaggi, dove potremo vendere e acquistare equipaggiamento, rifornirci, e ottenere informazioni utili riguardo a ciò che potremo trovare lungo il nostro percorso; non mancheranno i pericolosi dungeon, protetti da mostri di ogni sorta, dove potremo trovare scrigni del tesoro da saccheggiare per fare razzia di punti esperienza, eventi random, tra cui cuochi itineranti, campi base di soldati (i quali ci aiuteranno donandoci degli oggetti), spettri in cerca di aiuto, missioni secondarie, forzieri e oggetti da raccogliere e, logicamente, mostri pronti a farci la pelle, che dovremo sconfiggere in combattimento.
Il combattimento in “One Way Heroics” risulta essere una versione semplificata dei classici JRPG: avremo la possibilità di muoverci, in modo tale da poter fuggire da un nemico aggirandolo o per attaccare un nemico differente da quello che stiamo fronteggiando, la possibilità di sferrare un attacco base, di usare oggetti (sia di attacco che di cura) e alcune abilità, utilizzabili al costo di “Punti Stamina”(SP); a seguito di una nostra azione il nemico risponderà con un attacco o un’abilità, e in seguito sarà nuovamente il nostro turno, fino alla morte di uno dei due personaggi o la fuga del nostro eroe. Attenzione, però, perchè ogni oggetto da noi equipaggiato avrà un valore di punti resistenza, esauriti i quali si romperà irrimediabilmente, con il rischio di lasciarci disarmati o indifesi nel momento sbagliato!
A seguito del nostro girovagare giungeremo, inevitabilmente, alla morte che, come abbiamo già detto, risulta essere permanente; il morire, però, non rappresenta un fattore negativo nel gioco, anzi! Dopo essere stati sconfitti verremo accolti da una fatina di nome Iris (colei che ci ha guidato nelle prime fasi del gioco, fungendo da tutorial) la quale ci farà un breve riassunto sull’andamento della nostra run e ci fornirà alcuni consigli per evitare i nostri errori in run future. Dopodiché verremo portati in una schermata dove la nostra run verrà valutata e dove, a seconda delle nostre prestazioni, ci verranno forniti dei “Punti Eroe”, con i quali potremo sbloccare nuove classi, nuove abilità e persino slot del Vault Dimensionale, dove potremo depositare alcuni oggetti dell’eroe appena defunto per permettere ai suoi successori di equipaggiarli nuovamente in una nuova run: non tutto il male viene per nuocere, quindi!
Tirando le somme, One Way Heroics si configura come un gioco veloce e divetente: senza la possibilità di rimanere fermi per esplorare o dialogare, il ritmo del gioco diventerà davvero frentetico, trasformandosi in un’ottima variazione rispetto ai classici del genere. Il gioco vanta, inoltre, un’ottima colonna sonora, mai fuori luogo e molto orecchiabile, e la possibilità di giocare a due livelli di difficoltà diversi, donando al gioco un’anima più casual.
Naturalmente non vi sono solo lati positivi: oltre ad una pixel art non proprio di prima categoria, che sicuramente farà storcere il naso ai più (difetto dovuto, principalmente, dall’utilizzo di RPG-Maker come sistema di creazione del gioco – anche se, di fatto, data la frenesia del gioco difficilmente ci soffermeremo ad osservare i personaggi o gli elementi scenici nel dettaglio), possiamo notare l’assenza di modalità aggiuntive potrebbero rendere l’avventura ripetitiva e noiosa alla lunga, ed un numero limitato di personaggi, che potranno essere facilmente sbloccati dopo poche run.
Ciononostante, One Way Heroics risulta essere sicuramente un titolo interessante e che, all’attuale prezzo di mercato (2 euro e 99, ora scontati a 74 centesimi fino al 30 giugno) non può sicuramente essere ignorato! Insomma, vi invito quindi a provare il gioco e dirmi che cosa ne pensate, secondo me non rimarrete delusi!