Storie d’amore disperate, sesso selvaggio e senza rimpianti, situazioni torride ed ambigue! Che è, Desperate Housewives? Macché, è la saga di Dragon Age!!!
Uno dei maggiori successi videoludici degli scorsi anni è sicuramente rappresentato dalla serie di Dragon Age. Il primo capitolo, Dragon Age: Origins brillò non tanto per qualità tecnica o di gameplay (ampiamente positive, comunque) quanto per un’ambientazione davvero immersiva e uno dei più bei plot mai scritti, a mio parere, per un videogame. Parte di questa immersività fu sicuramente merito della tradizionale capacità di Bioware di rendere al massimo la componente interpretativa del personaggio e l’interazione sociale con gli altri PNG.
E cosa c’è di più interattivo socialmente delle storie d’amore e di sesso (esplicitamente visualizzate a schermo, tanto da far guadagnare al titolo il bollino R-rated) che è possibile instaurare tra i vari personaggi di DA, forse per la prima volta nella storia dell’intrattenimento digitale? D’altronde anche Freud diceva che tutto, al mondo, ruota intorno al sesso. Ecco di seguito quindi non una guida tecnica alle varie romance (di cui già trabocca la rete), ma un’analisi generale dei personaggi principali dal punto di vista erotico/sentimentale, caso mai vi venisse voglia di rigiocare questo capolavoro.
DRAGON AGE: ORIGINS
ALISTAIR
Ok, partiamo subito con un Templare, quindi un uomo di chiesa. Levatevi subito dalla testa qualunque avventura omo, con lui. Fin qui è più che lecito. Ma anche per le donne, non è facile: Alistair è il tipico uomo Timorato di Dio, abbastanza intelligente per accorgersi dell’assurda quantità di divieti che gli viene imposta, ma non abbastanza coraggioso da rimettere in discussione tutta la sua vita, con conseguente vagonata di rimpianti, rimorsi e sensi di colpa assortiti, il tutto mascherato da un’indole ironica e ridanciana, punteggiata di battutine sagaci. Insomma, il peggio che possa capitare ad una donna. La malcapitata PG dovrà stare attenta a blandirlo, ma non troppo, pena la sua disapprovazione; a flirtare con lui e invitarlo a giacere insieme, ma non troppo presto, pena un rifiuto motivato dall’inesperienza del verginello; a farlo sentire necessario e voluto ma a non prenderlo in giro nell’intimità (e vabbe’, questo è comune a tutti gli uomini). Dopo che il tapino avrà iniziato a fidarsi della PG, ecco che salterà il tappo. Come tutti i repressi, non avrà più freni: dominazioni subite, vanterie continue, e un bel gioco a tre con la PG ed Isabela (sissì, più avanti parliamo di lei). Come se non bastasse, il buon Alistair farà anche il sostenuto, dato che per approfondire la storia al di là del flirt bisognerà azzeccare esattamente le parole da dirgli, col bilancino. Va bene che si tratta decisamente di un buon partito per la eventuale partner (in uno dei finali Alistair diventerà Re, la PG si potrà quindi ritrovare, inopinatamente, Regina), ma qui si esagera, per Andraste!
LELIANA
La Barda Orlesiana ex sorella della Chiesa (eccone un’altra) dall’adorabile zeppola e dall’accento franscese potrebbe sembrare un bocconcino discretamente semplice da afferrare, e invece si rivelerà una gattamorta di un certo livello. Sembra che i programmatori si siano divertiti a concentrare nella ragazza dai capelli rossi tutti i cliché e i luoghi comuni che circolano sul gentil sesso: bisognerà parlare con lei allo sfinimento, ascoltarla allo sfinimento, dirle che è la persona più coerente che conosciate anche se si contraddice ogni trenta secondi, dirsi d’accordo con lei in ogni occasione, evitare qualsiasi critica la riguardi (in special modo circa la sua scelta passata di sposare il Creatore), azzeccare con facoltà medianiche tutti i doni che siano per lei significativi, anche se non ve ne ha mai parlato, e smazzarsi tutti i ricordi che vi scaraventerà addosso circa la sua suprema storia d’amore con la precedente fiamma Marjolaine (sì, Leliana accetta indifferentemente storie con maschietti e femminucce). E tutto questo per avere un misero bacetto; vi lascio immaginare quali fatiche vi aspettino se vorrete spingere il rapporto un po’ più in là. Ora, ognuno di noi ha avuto sicuramente nel suo passato una storia con una persona del genere, ragion per cui verrebbe da rispondere come rispondemmo all’epoca: “Ma Vaaafan****!!!!!”. Epperò la ragazza ci sa fare… la canzone che intona sotto la luna all’accampamento è da innamoramento istantaneo del/della PG.
MORRIGAN
Altro che gattamorta. Qui upgradiamo il tutto a tigremorta, panteramorta o qualunque altro felino dotato di zanne, artigli e sinuosi movimenti associati alla sfera del femminile. La stregona in questione, pur essendo nata e vissuta in una capanna del bosco sotto l’ala (letteralmente) dell’ingombrante madre, non si è mai fatta mancare nulla. In ogni caso, poter avere una storia con lei non sarà la più semplice delle imprese. Partendo dall’assunto che il suo prossimo è potenzialmente una persona in grado di fregarla in ogni occasione, ed essendo sempre vissuta segretamente come apostata, sarà facilissimo dire la parola sbagliata al momento sbagliato. Facilissimo inciampare sulla Chiesa e i Templari, sul mostrarsi senza macchia e senza paura, vomitevolmente altruisti. Apprezzerà invece che rispettiate la sua indipendenza e la sua filosofia sociale piuttosto darwiniana, del genere il forte sopravvive il debole soccombe. Come tutte le donne con una corazza emotiva, però, una volta riuscita ad oltrepassarla si rivelerà simpatica, affettuosa e addirittura svenevolmente smielata. Da tigre a chihuahua.
ZEVRAN
L’ineffabile elfo, assassino dei Corvi di Antiva, è fondamentalmente un gaudente e un narciso non privo però di una robusta dose di autoironia, oltreché di una discreta faccia da schiaffi. La sua visione dei rapporti amorosi è alquanto libertina e spigliata, per usare un eufemismo. Di conseguenza, finire a letto col soggetto in questione non sarà esattamente la missione più difficile che dovrete affrontare, maschi o femmine che siate: il buon Zevran infatti prosegue allegramente la tendenza alla bisessualità del popolo dalle orecchie a punta. L’unica cosa che potrebbe tenerlo lontano è un’opinione negativa circa la sua attività lavorativa, le sue tendenze sessuali o la sua libertinaggine: in altre parole, non sopporta i bacchettoni. Discorso diverso riguardo il coinvolgimento sentimentale: incredibilmente si rivelerà un amante fedele, passionale, paziente riguardo le tempistiche della controparte e disposto anche solo ad una relazione platonica all’inizio, oltre ad essere irresistibilmente galante con una partner di sesso femminile. Donne, che state aspettando?!?
Sorvoliamo sui due altri possibili compagni d’avventura in DA:O, perché con loro non è possibile avere storie erotiche e/o sentimentali. Oghren, il nano dai capelli sparati, finisce fondamentalmente tutte le sere sotto il tavolo di una taverna diversa, ubriaco; e sappiamo quanto l’alcool in certe quantità sia nemico dell’eros. Sten, il Qunari, è… un Qunari. Ma che, vorrete mica finire a letto con un Qunari? Evitando battute sul Segugio Mabari, che ci arrestano, passiamo a:
DRAGON AGE II
Benché molto più controverso e contestato del predecessore, uno dei pochi punti di forza di questo seguito risiede, a mio parere, nell’interazione ruolistica con gli altri personaggi, al livello se non superiore in certi passaggi al capitolo precedente. Ecco quell’altra sporca (mezza) dozzina:
VARRIC
Oh, finalmente un nano di mondo, che ha fatto tre anni di militare a Cuneo: uno che non si ubriaca dopo cinque minuti in compagnia di una donna, intelligente, scaltro, ironico ma leale, lestofante dal cuore d’oro. Praticamente il Toni Manero di Kirkwall, che flirterà spudoratamente col vostro alter ego femminile, non perderà occasione per rimarcare le sue abilità amatorie e richiamerà in continuazione l’attenzione della PG sulla folta peluria che gli spunta dal petto. Quindi, perché mai non è possibile avere una romance nemmeno con lui?!? Eppure, è risaputo cosa si dice in giro dei nani….
ANDERS
Il bello e dannato. Fondamentalmente un uomo buono, ma accecato dall’odio e dal desiderio di vendetta verso I templari e la Chiesa (e c’è da capirlo, poveraccio. A parte tutto quello che gli hanno fatto passare in quanto mago eretico, c’è da dire che i templari sono da istantaneo prurito alle mani quando li si vede passare tutti impettiti, sommamente antipatici di per sé stessi). La sua iniziale ritrosia a coinvolgersi con qualcuno/a (in DA II, inspiegabilmente, sono tutti bisex. Certo, Kirkwall è nettamente meno retrograda di Denerim, però…) dati i folli piani che ha in serbo per il futuro, si squaglia come neve al sole quando iniziate a compatirlo per la tremenda sorte dei maghi nel Thedas. Il dire peste e corna della Chiesa e dei templari è sufficiente a spingerlo nelle vostre braccia, ma non si farà nessuno scrupolo a calpestare sentimenti e persone per portare a termine i propri piani di vendetta, salvo dei non decisi tentativi di farvi tornare indietro a base di “Sono pericoloso…” “E’ meglio se la finiamo qui…” “Non ti merito…” ed altre baggianate che si dicono per rompere vigliaccamente una storia quando abbiamo qualcosa sulla coscienza. Il fatto che sia posseduto da un’entità della Giustizia dà un nuovo significato alla definizione di triangolo amoroso. Insomma, un idealista disposto a dare alle fiamme il mondo intero pur di provare che aveva ragione. Statene lontani.
MERRILL
Ovvero, il gattamortismo elevato a sistema di vita. La simpatica elfa inizierà subito a compiangersi per il rio destino che l’ha portata lontano dalla sua gente, appena l’avrete raccattata nel vostro party. Continuerà cercando di suscitare ad ogni piè sospinto il compatimento vostro e dei vostri compagni con un insopportabile mix di finta ingenuità e sbadataggine, il tutto condito con sguardi languidi assortiti a risatine nervose e intempestive, guadagnandosi fin da subito le eleganti prese per il c*** da parte di Isabela. Se le date un minimo di corda, andrà ancora peggio, dato che cercherà continue rassicurazioni nel/nella figura del PG, sfodererà tutto il repertorio classico della gattamorta tra cui la finta ritrosia, i languidi sospiri lamentosi, le frasi “Sono irrecuperabile”; “Vorrei essere perfetta come te” e via di questo passo, costringendo il/la malcapitato/a Hawke a trovarsi un angolino tranquillo in casa dove poter dare testate al muro in santissima pace. Questo, salvo poi diventare rigida come l’acciaio e inamovibile come il diamante quando proviate anche solo a questionare in minima parte ciò che davvero le interessa, per esempio l’opportunità di usare Magia del Sangue per riparare quel dannatissimo apparato elfico, oppure dare anche solo una volta torto a lei e ragione alla guardiana del suo clan. Tanto per non confermare il cliché. In tal caso, si irrigidirà istantaneamente e vi terrà il broncio per alcune settimane, nel migliore dei casi. Una storia d’amore notevole, sempre che riusciate a sopportarla per più di cinque minuti.
FENRIS
L’elfo tatuato a sua insaputa, schiavo fuggiasco dell’Impero del Tevinter e quindi automaticamente prevenuto nei confronti di chiunque usi la magia. Questo figuro rappresenta l’archetipo della persona ferita che si chiude a riccio e non dà possibilità a nessuno di conoscerlo un po’ più a fondo. Duro, ostinato e pregiudizialmente contrario ai maghi. Nel corso dell’avventura sarà possibile scalfire pezzo a pezzo questa sorta di bastione inamovibile, ma soltanto azzeccando tutte le mosse giuste al momento giusto, pena la definitiva rottura dei rapporti. Se ci si riesce, Fenris si rivelerà una persona abbastanza equilibrata nei giudizi e pronta ad accogliere le esperienze e i punti di vista degli altri, fino a fidarsi completamente del partner. Come asso nella manica, un po’ di sane sviolinate sulla sua avvenenza fisica lo manderanno in solluchero come una diva del muto. E poi dicono che i maschi non sono vanitosi.
ISABELA
Lo so lo so, che siete qui solo per lei, il personaggio assurto a simbolo erotico dei videogiochi dopo Lara Croft, incontrato in occasione di una memorabile rissa nelle prime battute di gioco a Kirkwall. Isabela rappresenta il perfetto prototipo della donna che non deve chiedere mai, ma, che per un motivo o per un altro, si ritrova a chiedere spesso. La piratessa dalle tette rifatte è una donna molto facile da approcciare, abituata a badare a se stessa e poco incline a giochetti e galanterie. Apprezza sicuramente l’ironia, lo sberleffo e la presa in giro, è estremamente tollerante ma storce un po’ il naso di fronte a comportamenti palesemente guidati dalla legge o dall’onore. Ma è quasi impossibile contrariarla seriamente su qualsiasi cosa, avendo avuto a che fare con molti tipi di persone. E’ un vero e proprio cuore d’oro, insofferente alla schiavitù e dal temperamento stranamente empatico. Prova una sincera pietà per gli uomini del suo equipaggio che sono finiti a bere nella Grande Tazza, e al netto del sarcasmo che elargisce a piene mani (sarcasmo mai dannoso e che riserva solo alle persone che stima davvero) ha molto rispetto per i sentimenti dei suoi compagni. Finirci a letto in una scena particolarmente hot (maschi o femmine che siate) è relativamente semplice dato che è di facili costumi. Il coinvolgimento sentimentale sarà un po’ più difficoltoso dati i suoi torbidi trascorsi, ma non così tanto: pretenderà solo considerazione e rispetto per i suoi sentimenti fino a farle confessare di non ritenersi all’altezza di Hawke (non per ricevere conferme ma perché lo crede veramente) e a farle chiedere apertamente, lei così orgogliosa, di non farla soffrire. Il personaggio di gran lunga meno ipocrita del gruppo e, diversamente da quanto può apparire, uno dei più (se non IL più) profondi.
Che Andraste vigili sulle vostre storie d’amore!
– Luca Tersigni –