Tutti noi ci siamo trovati davanti a questa situazione: “Questo film è orribile! Meglio il libro!” Ma, è davvero necessario fare queste discriminazioni?
Premessa: per fare questo discorso ho preso spunto da un monologo del Nostalgia Critic, alias Doug Walker, a riguardo, per poi ampliarlo e approfondirlo col mio personale parere.
È ormai cosa di tutti i giorni trovarsi dinnanzi a persone che, dopo aver visto un film o una serie TV, o ad una qualsiasi rappresentazione di un’opera, si lamentano riguardo alle innumerevoli differenze che la rendono diversa da essa, tra i quali si ritrova molte volte ad esserci anche il sottoscritto. Che sia per un personaggio caratterizzato diversamente, che sia per alcuni espedienti di trama tolti o aggiunti inutilmente, o per tanti altri cambiamenti. Per esempio, molti si sono lamentati del fatto che nei film del Signore degli Anelli avevano eliminato diversi personaggi come quello di Tom Bombadil, altri si sono lamentati che la serie TV di The Walking Dead sembrava più una soap opera con l’aggiunta di zombie, altri ancora che nell’anime di Full Metal Alchiemist si era completamente snaturato il messaggio stesso del manga.
Ora, però, c’è un fattore importante che dobbiamo considerare: se l’opera originale è davvero fatta bene, non sembra avere difetti, è degna di essere chiamata “magnifica”, allora nessun adattamento può e potrà mai essere capace di migliorarla. Insomma, molte opere presentano uno strano, ma anche magnifico fenomeno nel quale, nonostante si facciano cambiamenti, la cosa non potrà divenire un prodotto di maggior rilievo. E non c’è neanche ragione per farlo: sarebbe come tentare di migliorare un’opera di Mozart: non si può fare! Ogni nota è dove dovrebbe essere!
Ovviamente esistono anche rappresentazioni incredibilmente fedeli, che ricalcano in messaggio dell’opera, altre invece sono state fatte al fine di approfondire alcuni aspetti che non erano ben spiegati in principio. Ma, così facendo, non ci si concentra su altre parti altrettanto importanti. Faccio un esempio: il film “Io Sono Leggenda” si è voluto più concentrare sulla solitudine vera e propria del personaggio e sulla sopravvivenza dello stesso, mentre il romanzo si è incentrato sulla psicologia di Neville e sui suoi continui dubbi riguardo alla catastrofe attorno a lui. Entrambi sono fattori molto importanti ed essenziali per il messaggio dell’opera, con la sola differenza che uno ha voluto rimarcare maggiormente un fattore e l’altra su un’altro. Voglio fare una prova: pensate al film di “Io Sono Leggenda” come adattamento fedele. Direi che fallisca, no? Ora, invece, provate a pensarlo come film a sé stante: è davvero un bel film! Perché è diretto bene, la recitazione di Will Smith è, come al solito, impeccabile, e il messaggio che vuole dare è forte, anche se non è lo stesso del romanzo a cui si è ispirato!
Facciamo un altro esempio: i film di Kubrick. Non c’è dubbio a riguardo: questo geniaccio ha voluto prendere dei libri poco conosciuti o mediocri per creare dei veri e propri pilastri del cinema. Film come Shining, Arancia Meccanica, Full Metal Jacket e altri, sono innegabilmente molto più godibili e addirittura scorrevoli dei libri ai quali il regista si è ispirato! Questo perché Kubrick ha pensato bene di prendere gli aspetti che, nel libro, erano lasciati al caso (ovvero, il 91% di essi) e li ha ripercorsi in maniera magistrale. E, cosa ovvia, questi film risultano belli sia se presi come adattamenti che come opere a sé stanti.
Ma, ritornando al discorso delle opere originarie fatte bene, è ovvio che in futuro ci saranno diversi adattamenti, fedeli o non fedeli che siano, su uno specifico libro/fumetto/serie animata o quant’altro, così come molte persone hanno fatto con i Looney Tunes e altri personaggi eterni. Ma il punto è che i primi personaggi restano i VERI personaggi. E nessuno può fare nulla per cambiare questo fatto. La rappresentazione è fatta male? Bene! Per lo meno, ci farà apprezzare il materiale originale ancor di più!
C’è un Signore degli Anelli per ogni Eragon, c’è un Sin City per ogni The Walking Dead, un Cavaliere Oscuro per ogni Iron Man 3. E, a prescindere da ciò, si può prendere un’opera originale e rappresentarla come si vuole, perché non importa: nulla può far sparire o migliorare in qualche modo ciò che è già perfetto. In sostanza, non bisogna considerare un film o un qualsiasi adattamento orribile solo perché è diverso dall’originale, provate a guardarne anche gli aspetti positivi! Riflettete su ciò che vi ho detto, e raccontatemi i vostri pareri in merito e le trasposizioni che più vi hanno colpito.
– Andrea De Venuto –