Dopo aver ascoltato la loro performance di doppiaggio nel commovente Sintel, oggi intervistiamo i ragazzi di Voci in Capitolo!
Una settimana fa, giorno più o giorno meno, vi abbiamo parlato di loro e del loro commovente doppiaggio di Sintel, corto fantasy che riscosse discreto successo al suo lancio, nel lontano 2010. Per tutti quegli sciagurati che se lo fossero perso, avete occasione di redimervi: cliccando qui potrete leggere l’articolo che li riguarda. Vi abbiamo detto e dimostrato il loro talento, parlato un po’ di loro e delle loro iniziative ma tutto ciò non basta, isolani! Lara Torres, Serena Sasanelli, Giuseppe Grossi e Michele Di Pasquale, oggi sono approdati sull’Isola per conoscervi e conoscersi, quando un giorno è appena finito e un altro, vist… ok, basta, ché sembro Marzullo. Appassionati di doppiaggio, animazione e di fanta-fiabe! A voi le vere voci dietro Voci in Capitolo.
Ciao ragazzi, e benvenuti su Isola Illyon! Presentatevi un po’ tutti e parlateci un po’ di voi e del vostro progetto: come nasce l’idea di Voci in Capitolo?
– Lara: Lara Torres, 31 anni, di Polignano a Mare (Bari). Ho lavorato in ambito televisivo per sei anni come speaker, autrice e conduttrice. Adesso sono social media specialist per un’azienda di Milano. Voci in Capitolo è stata quasi uno sfogo naturale delle nostre attitudini e competenze. A volte la passione non ti dà scelta.
– Giuseppe: Giuseppe Grossi, 28 anni. Sono un critico cinematografico e da pochi mesi ho iniziato a lavorare come doppiatore a Milano. L’ idea di Voci in Capitolo è nata dalla nostra passione condivisa per la recitazione attraverso la voce. Alcuni di noi si sono conosciuti in un corso di doppiaggio (durato diversi anni), altri hanno lavorato come speaker in radio e in tv.
– Serena: Serena Sasanelli, 27 anni. Sono una studentessa di lingue e letterature straniere e mi sono avvicinata al doppiaggio nel 2006. Voci in Capitolo è nata dalla volontà di smuovere le acque nella nostra realtà, dal desiderio di creare una dimensione lavorativa tutta nostra in Puglia.
– Michele: ciao a tutti, è un piacere rispondere alle vostre domande. Voci in Capitolo è un’associazione culturale nata grazie alla vittoria di un bando di concorso indetto dalla Regione Puglia, che aiuta le giovani idee, le start up migliori e che danno un valore alla cultura e all’innovazione. Noi volevamo mettere a disposizione della tradizione popolare le nostre conoscenze e la nostra “vocazione”, cioè appunto, la voce.
Inoltre crediamo nella gratuità della cultura, vorremmo tanto rendere accessibile a tutti in maniera sempre più immediata la letteratura. Per questo ci piace l’idea dell’audiolibro, ancora poco diffuso in Italia, che non vuole sostituirsi ai libri, ma incentivarne la lettura.
Io sto imparando il lavoro di adattatore dialoghista a Roma. La mia passione è il doppiaggio, ma con tutta sincerità e contraddizione, spesso preferisco la versione originale di un film.
L’Italia è da sempre la patria del doppiaggio. Quali sono i vostri “maestri” vocali? C’è qualche doppiatore nostrano, attuale o mostro sacro del passato che sia, a cui vi ispirate particolarmente?
– Lara: il mio preferito in assoluto è Francesco Prando. Cito anche due voci femminili: al primo posto c’è la storica voce di Michelle Pfeiffer, Emanuela Rossi, seguita dalla bravissima Domitilla D’Amico.
– Michele: io non posso prescindere dalla voce di un grande attore e doppiatore scomparso come Gianni Musy, a cui mi ispiro nelle mie caratterizzazioni. Però mi sono avvicinato al doppiaggio grazie alla voce “sporca” di Ferruccio Amendola.
– Giuseppe: i miei preferiti sono Francesco Prando (credo abbia le corde vocali di velluto) e Riccardo Rossi (Batman è ancora in cerca di vendetta). Sono due professionisti duttili e soprattutto molto umili.
– Serena: Nominarne pochi sarebbe un reato, ma dovrò limitarmi a Massimo Lodolo, Roberto Pedicini e Domitilla D’amico.
Lo studio della dizione è ovviamente fondamentale per questo tipo di lavoro: diteci se e come è possibile affinarlo sempre.
– Lara: essere impeccabili non è facile. Ma io utilizzo un trucchetto che probabilmente farà ridere, ma secondo me funziona. Se ho un dubbio, e non posso consultare il D.O.P. (Dizionario di Ortografia e Pronuncia), mi immagino come pronuncerebbe quella parola un fiorentino doc. Ci azzecco quasi sempre.
– Giuseppe: l’esercizio è fondamentale e l’importante è non sentirsi mai troppo sicuri di conoscere la dizione alla pefezione. Il DOP deve essere sempre a portata di mano.
– Serena: per me il DOP è la bibbia… per il semplice motivo che la dizione non la ricordo MAI (e i miei colleghi non si esimono – giustamente – dal sottolinearlo!
– Michele: lo studio della dizione è essenziale non solo per fare teatro o doppiaggio. Si può partire con il prestare orecchio ai grandi maestri del teatro italiano, come Gassman, Carmelo Bene, Albertazzi e poi leggere tanto ad alta voce, senza inflessioni. La cosa importante è che parlare in dizione non vada ad incidere negativamente sulla spontaneità, come spesso accade con certi “attori” dei nostri giorni.
Aneddoto time: la prima volta al leggio per qualcuno di voi.
– Lara: la prima volta al leggio si trema, c’è poco da fare. Quindi la prima volta diventa quasi sempre una seconda, terza, quarta…
– Michele: ho iniziato con un corso di doppiaggio a Bari e, la prima volta che sono entrato in cabina tremavo come una foglia, la voce impostata al massimo e non respiravo. Il risultato? Un suono gutturale monocorde, come dopo una birra.
Mettiamo un po’ di pepe: avete la possibilità di dire qualcosa di “cattivo” su uno del gruppo: è ora di tirare fuori rancori sopiti!
– Lara: sono molto gelosa di come Serena riesca a imitare lepri e tartarughe, prima o poi carpirò il suo segreto.
– Giuseppe: Michele e Lara doppiano davvero molto bene gli anziani (sono i “vecchi” del gruppo).
– Serena: Michele è così bravo a doppiare il “vecchio saggio” che a volte temo che si dimentichi quale sia la sua vera voce!
– Michele: non potrei mai, adoro le persone con cui lavoro. Al massimo sono loro a poter dire cattiverie su di me, perché spesso mi ritrovo dall’altra parte del microfono a cercare di tirar loro fuori delle emozioni durante una lettura o un doppiaggio. E lo faccio con modi anche antipatici.
Un consiglio per chi è interessato al doppiaggio e vorrebbe intraprendere questa strada. Quanto è difficile emergere e quanto l’aiuto dei social network può agevolare l’ascesa verso il successo?
– Lara: I social network rappresentano sempre un’arma a doppio taglio. Personalmente credo che più che un modo per promuovere se stessi in qualità di doppiatori, l’aspetto “social” sia importante per un confronto con altre persone che condividono la stessa passione, per scambiarsi suggerimenti, reperire informazioni su siti come il vostro, per avvicinare doppiatori professionisti disponibili a fornire consigli. Il successo, in ogni caso, è frutto sempre di duro lavoro e tanta pazienza, uniti a talento.
– Giuseppe: il vero doppiaggio è quello che si fa in cabina, sotto pressione, non comodamente al pc di casa. Il fandubbing dovrebbe essere un mezzo non un fine. E’ giusto esercitarsi da soli (sono il primo ad averlo fatto su un canale YouTube) ma bisogna essere costanti e pazienti nell’andare ad assistere ai turni dei professionisti. Con umiltà e dopo aver studiato recitazione e dizione.
– Michele: Noi non ci consideriamo doppiatori professionisti. Il doppiaggio è altrove, e noi abbiamo tanto ancora da imparare. Abbiamo acquisito le tecniche del doppiaggio studiando recitazione e facendo teatro, radio o, alcuni di noi, televisione. Non ci sono veri consigli da dare, la strada è tutta in salita e la concorrenza spietatissima. Ma se uno vuole fare qualcosa, deve impegnarsi al massimo, puntare in alto e non lasciarsi abbattere. I social network devono servire per mettersi a confronto con la realtà e con gli altri. Non è detto che il risultato sia per forza garantito, ma secondo me, ad arricchirci non è la meta, bensì il percorso.
– Serena: I social network danno una visibilità che, altrimenti, chi volesse intraprendere questa strada lontano da Roma o Milano non avrebbe. Un consiglio che mi sento di dare a chi è attratto dal mondo del doppiaggio è di imparare a mettersi sempre in gioco, con molta umiltà, e di non avere mai paura di sentirsi ridicoli o inappropriati.
Succulente anticipazioni sui progetti futuri: avete cominciato (e doppiate ancora) le favole, ora siete passati anche a doppiare trailer di comics come Dragonero e cortometraggi. A quando il primo film?
– Serena: Film?! Magari! Per ora però abbiamo avuto comunque tante soddisfazioni, soprattutto con il doppiaggio del cortometraggio della Blender Foundation “Sintel” e con la creazione dei vari comic trailer che sono stati apprezzatissimi da autori e fan.
– Michele: leggiamo le fiabe e le favole della tradizione pugliese per poterle regalare al patrimonio collettivo regionale e non solo. Siamo molto attratti da fantasy e da comic novel. Abbiamo doppiato un cartone animato per la Sky Skan chiamato “Kaluoka ‘hina” che verrà proiettato nei planetari d’Italia. A tutti piacerebbe doppiare un film e alcuni di noi hanno già avuto qualche possibilità. Ma il doppiaggio di un film va fatto con tanta cura e professionalità, altrimenti il risultato è una porcheria. Per ora, pur dedicandoci con passione e dedizione, restiamo con i piedi piantati per terra.
– Giuseppe: presto nel planetario di Bari proietteranno un mediometraggio doppiato da noi. Continueremo certamente con i comic trailer ed altri prodotti di animazioni inediti in Italia
– Lara: Al momento desideriamo dare visibilità a lavori inediti che rimangono poco accessibili solo perché non dispongono di una versione italiana. Magari i vostri lettori potrebbero segnalarci fumetti, corti o altri lavori che meriterebbero un bel trailer o un doppiaggio in italiano, perché no?!
Mandate un saluto a tutti i lettori di Isola Illyon!
– Michele: un abbraccio alla redazione e ai lettori dell’isola da cui non si vuol mai partire!
– Lara: grazie a tutti per la lettura e non abbandonate l’isola, tornereste indietro (Lost insegna).
– Giuseppe: un grande abbraccio a tutti gli arcipelaghi di questo bel sito.
– Serena: ciao a tutti gli isolani! Venite a trovarci sui nostri canali!
Che dire, l’umiltà e l’impegno di questi ragazzi ci hanno davvero conquistato! Mi raccomando, isolani, fate un salto sul loro sito ufficiale, lasciategli un like alla pagina Facebook ufficiale e seguite i feed del loro canale YouTube per ascoltare le splendide fiabe della tradizione pugliese e scoprire volta per volta nuovi, magici cortometraggi, doppiati in esclusiva nella nostra inimitabile lingua. Alla prossima!
– Mario Venezia –