Oggi vi presentiamo il gruppo di doppiatori Voci in Capitolo e il suo Sintel, cortometraggio del 2010: siete pronti a commuovervi?
Uno degli assiomi fondamentali del Bel Paese è che siamo un popolo di santi, poeti e navigatori. Tutto dannatamente vero, visto lo spessore culturale che ci copre le spalle, ma la maggior parte del popolo italiano, ahimè, vive nella beata ignoranza di Uomini e Donne e del Grande Fratello. Che magari fosse quello di Orwell! A volte sento di Pompei che se ne cade a pezzi, e mi vengono i brividi, pensando al patrimonio artistico che stiamo mandando a rotoli. Ma questo è un altro discorso, magari ci torneremo in futuro… e i vulcani sono fantasy. Molto. Ne abbiamo uno anche sull’Isola, speriamo che non decida di mettersi a borbottare giusto ora, ché lunedì è pasquetta.
Santi, poeti, navigatori… e doppiatori. La magia della performance vocale, di chi “presta” se stesso e le sue corde vocali alla muta capacità attoriale di qualcun altro, è ormai diventato un marchio di fabbrica italiano e ha radici ben fissate – leggi i pionieri storici – e rami che fioriscono di giorno in giorno sempre più, leggi nuove leve emergenti. Se è vero, allora, che ai primi barlumi il doppiaggio veniva fatto per fare di necessità virtù, ed abbassare i costi di importazione dei film, al giorno d’oggi, accanto ai professionisti delle scuole di Milano e Roma, decine sono i casi di ragazzi che cercano di intraprendere questa strada, sfruttando la rete come vetrina delle proprie doti, trampolino di lancio verso una più luminosa carriera futura.
Voci in Capitolo, “tutta un’altra storia”, nasce, nel 2013, grazie all’iniziativa Principi Attivi 2012 – Giovani Idee per una Puglia Migliore, progetto finalizzato ad incentivare la cultura e l’innovazione delle migliori giovani idee e start-up. Lara Torres, Serena Sasanelli, Giuseppe Grossi e Michele Di Pasquale, fondatori e gestori del gruppo, accomunati dalla stessa “vocazione” di trasporre in italiano molte produzioni indipendenti come corti e mediometraggi di animazione, da quel momento, sono attivissimi sul loro canale Youtube e sulla loro pagina Facebook, pubblicandovi assiduamente ciò che con dedizione e impegno creano in sala di incisione, davanti a un microfono e a un leggio: hanno all’attivo già decine di audiolibri, fiabe e favole della tradizione pugliese, oltre alla realizzazione dei primi comic trailer. Uno di questi dovreste conoscerlo, ormai ha preso casa su Isola Illyon: è il bonelliano Dragonero!
Bravi, vero? Ma non finisce qui! L’ultima fatica al microfono di questi talentuosi ragazzi è rappresentata da Sintel, cortometraggio del 2010, prodotto dalla casa d’animazione olandese Blender Foundation, a scopo di testare la potenza grafica dell’omonimo programma di animazione 3D. L’Open Movie, rilasciato con licenza Creative Commons, che in una settimana ottenne più di 4 milioni di visualizzazioni e si è aggiudicato anche svariati premi, tra cui quelli di miglior corto al Seattle International Film Festival e al Washington DC Independent Film Festival, narra la storia di Sintel (colpone di scena), giovane orfana, in viaggio per ritrovare il suo cucciolo di drago, Scales, rapito tragicamente sotto i suoi occhi. Attraverso il deserto rovente o scalando le montagne più gelide, niente potrà fermarla: non perdiamo altro tempo, vi aspettano 15 minuti che vi toccheranno certamente il cuore.
Dite la verità, vi è scesa la lacrimuccia, nevvero? Eccovi un pacchetto di Tempo, su, asciugatevi gli occhi.
“Noi non ci consideriamo doppiatori professionisti. Il doppiaggio è altrove, e noi abbiamo tanto ancora da imparare”, ci dice Michele, nell’intervista che Voci ha concesso in esclusiva a Isola Illyon e che vedrete la prossima settimana sulle nostre dorate sponde. E ancora, procede Giuseppe: “il vero doppiaggio è quello che si fa in cabina, sotto pressione, non comodamente al pc di casa. Il fandubbing dovrebbe essere un mezzo non un fine.”
Questi ragazzi, che credono nella diffusione gratuita della cultura, non sono ancora dei “pro” in senso stretto, ma la dizione e la tecnica sicuramente li distaccano dalla matassa di fandubbers stipati sulla rete, avvicinandoli passo a passo all’Olimpo del doppiaggio. Noi, dal canto nostro, continueremo a seguirli, perché, viste le premesse, siamo sicuri che che il talento e la passione potranno portarli davvero in alto.
Mi raccomando, isolani, passate a trovarli alla loro pagina Facebook e iscrivetevi al loro canale YouTube, per non perdere nemmeno uno dei loro lavori!
– Mario Venezia –