Il party è nel vivo dell’opera e sei a corto di idee? Troppe sessioni senza un vero colpo di scena? Rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci al lavoro!
Elen sila lumenn omentielvo, avventurieri! Quante volte, nel corso della gestione della sessione di ruolo, vi trovate di fronte ad uno stallo? Così come per gli scrittori, anche i Dungeon Master possono bloccarsi nella narrazione senza trovare una soluzione chiara per lo svolgimento della storia. Ci sono molti metodi per far fluire le idee, per trarre ispirazione e nuovi stimoli per continuare una storia e con questo articolo ne vedremo alcuni.
A volte può essere utile trarre spunto da film, libri o altre opere di nostro gradimento per rivivere determinate esperienze. Quante volte abbiamo sognato ad esempio di camminare accanto a Bilbo Baggins o con la Compagnia dell’Anello? Di combattere insieme ad Elric di Melnibonè? L’occasione migliore per questo è proprio giocare di ruolo, ma non sempre è un bene affidarsi troppo a trame precostruite per mancanza di idee. Analizziamo insieme la questione punto per punto.
Crisi del foglio bianco: primi approcci. I personaggi hanno portato a termine la quest principale e non sai come procedere? Non correre nudo per strada ad accoltellare il primo che capita. Non sempre c’è bisogno di un grande colpo di scena o di trame finemente lavorate per scrivere una storia interessante, a volte bastano piccoli elementi per creare curiosità. Siate semplici e cercate di mantenere un equilibrio preciso nelle vostre narrazioni: troppi elementi rischiano di dare alla trama un tono forzato. Una serie di omicidi inspiegabili in città o una sospetta possessione demonica in una casa di campagna sono buoni elementi per una trama, sfruttateli appieno con le giuste dosi di suspense e azione.
Film, libri e videogiochi: quanto ci si può basare su di essi? Il sogno bagnato di ogni giocatore di ruolo che si rispetti è di essere più fedeli possibili ai propri eroi preferiti e di emularne le gesta. Sterminare intere legioni da soli, capacità incredibili e distruttive per conquistare e assoggettare mondi interi… ok, ora che ho finito di sbavare posso dirlo: sconsiglio vivamente di prendere eccessivamente spunto su queste cose, perché a lungo andare può destabilizzare l’equilibrio della quest, diventandone una copia palese (e spesso mal gestita). Ispiratevi si, ma non attaccatevi come le cozze a queste cose.
Avventure precostruite: la mano che aiuta. A volte la musa dell’ispirazione tarda ad arrivare e mancano pochi giorni all’inizio della quest. Cosa fare in questi casi? Molto spesso, sia online che dal proprio negoziante di fiducia, si trovano delle storie guida con vari dati a disposizione, schede dei PNG, dei mostri, mappe e quant’altro. In mancanza d’altro, o per provare nuove esperienze, è una buona alternativa usufruire di queste storie, non soltanto perché possono favorire spunti futuri. Alcune di queste sono largamente definite e curate e sono facili da reperire, con ambientazioni spiegate nel dettaglio anche su manuali specifici.
Varie ed eventuali: tecniche per far fluire le idee. Ci sono alcune piccole idee di facile applicazione per realizzare alcune storie semplici: quando devo creare una storia da zero sono solito schematizzarla con dei post-it che poi collego tra loro, in questo modo la trama si dipana davanti a me chiaramente e senza troppi sforzi; oppure attraverso il brainstorming, partendo da un evento principale, disperdo via via elementi secondari e altri personaggi. Altra idea che mi sembra particolarmente divertente la si può applicare con un semplice mazzo da poker, dove ogni carta va letta come il suo corrispondente negli arcani maggiori o minori dei tarocchi. Date sfogo alla vostra creatività e trovate la tecnica che più vi ispira!
Anche questa puntata si conclude qui! Siete in crisi e non sapete come continuare la vostra storia? Lasciate un esaurimento nervoso qui sotto con un commento! Buona fortuna, avventurieri!
“Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.” Martha Medeiros
–Michele Giuliani–