Di nuovi progetti fumettistici la rete è ormai satura, ma noi isolani abbiamo occhio! Un dito spaziale ed una mucca: oggi vi facciamo conoscere Johnny Dynamic!
Ormai non ci piove: Isola Illyon è un’isola felice. Una delle nostre meraviglie paesaggistiche è, infatti, la luminosa capacità di confortare, rincuorare e supportare tutti i poveri disgraziati il cui viaggio verso la gloria imperitura sia solo all’inizio, tutti quegli emergenti con un progetto in divenire, che ci credono davvero. A tal proposito, qualche giorno fa abbiamo intervistato Nathan Piperno, designer di Zaharia, arabeggiante videogame che si sta autofinanziando grazie al contributo dei fans sparsi su tutta la rete.
E se risulta insindacabile che, nel 2014, viste le difficoltà del “mondo reale”, sia divenuto quasi un passaggio obbligato proporsi così, quatti quatti, saggiando il terreno del mercato attraverso l’online, sfruttando l’onda di popolarità che i social network possono offrire, sperando in una deflagrazione di fama, oggi andiamo a scambiare quattro chiacchiere con Andrea Dotta, deus ex machina e mente folle che ha dato vita a Johnny Dynamic, comic nostrano agli albori della sua rivoluzione stellare, che narra le vicende di un cazzutissimo cacciatore di taglie (altri non è se non un dito gigante…) e della sua mucca intergalattica (sì, avete capito bene, mucca!), che rastrellano l’universo alla ricerca di improbabili criminali da consegnare alla giustizia e succulente sacche di denaro per le loro avide tasche. JD si lascia apprezzare per i suoi colori sgargianti, il suo design “plastilinoso”, l’immediatezza delle situazioni proposte e la pungente ironia delle sue battute: alla pagina ufficiale di Facebook potete trovare il primo numero, diviso in tre parti, da leggere tutto d’un fiato. E allora, lasciamo quest’isola sperduta, in balia di fumo nero, sequenze di numeri da digitare ogni 108 minuti ed orsi polari che se ne vanno simpaticamente a bramire in giro, e andiamo a vedere cos’ha da dirci il suo autore!
Ciao Andrea! Presentati ai nostri lettori, e parlaci un po’ di te.
Ciao! Mi chiamo Andrea Dotta (1989) e sono un fumettista. Come mai ho scelto questo mestiere? Forse perché sono incosciente, forse perché sono pazzo…Penso entrambi!
Ho iniziato a leggere fumetti quand’ero molto piccolo con letture prevalente comiche quali Rat-Man, Cattivik e Jacovitti. Si, esatto niente Topolino. Ho sempre amato la comicità un po più pungente e surreale! Finito il liceo artistico ho iniziato a frequentare una scuola di animazione, il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia Dipartimento di Animazione – sede Piemonte a Chieri.
I tre anni passati in quella scuola mi hanno formato come artista a tutto tondo, mi hanno stimolato con migliaia di influenze dal cartoon commerciale, quali Gumball e Adventure Time, ai prodotti più autoriali come quelli di Andrea Hykade. Ora come ora, l’animazione mi sembra il campo dell’arte in cui sia ancora in atto un veloce e promettente sviluppo, ed esserci in mezzo è eccitante.
A parte questo, ho deciso di metterla da parte e continuare nel campo del fumetto con Studio Parlapà e Studio Arancia come colorista e disegnatore tornando saltuariamente a animazioni per pubblicità e video musicali.
Passiamo alla tua attuale creatura: come è nato Johnny Dynamic?
Johnny Dynamic è nato come la mia prima pubblicazione cartacea su “NoComics: la fine del fumetto”, di Eris Edizioni, in uno spazio vinto alla Comic Battle del 2011.
L’idea iniziale era di creare la storia più insensata ed estrema che avessi mai fatto…e devo dire che, nel bene o nel male, ho raggiunto quel risultato, anche se mi mancava una vera tecnica di narrazione.
Mi sono affezionato al personaggio e nel giro di questi due anni ho iniziato a costruire il suo intero mondo che si è evoluto fino alla sua attuale forma.
L’assistente del protagonista si chiama Korova, il riferimento ad Arancia Meccanica ci è subito saltato all’occhio! Oltretutto, l’ironia del fumetto è molto pungente ed immediata. Quali sono le tue fonti di ispirazione? Ne hai una in particolare?
Il riferimento ad Arancia Meccanica è stato visto da molte persone…ma in realtà in Arancia Meccanica vengono prese molte parole russe e aggiunte al gergo dei giovani (il cosiddetto Nadsat, NdR). Korova vuol dire semplicemente mucca in russo.
Detto questo, ammetto che Johnny Dynamic è stato strutturato studiando a fondo la logica del Doctor Who, ho preso un po il gusto retrò della sua fantascienza e ci ho messo personaggi completamente diversi.
Per il resto, un po’ di cyberpunk qua e là (Ranxerox, Aeon Flux, Redline) e, come accennato, di delirante comicità italiana (Rat-man, Jacovitti).
Che strumenti utilizzi per la realizzazione delle tavole?
Purtroppo alla fine mi sono votato al male da qualche anno: questo fumetto vene realizzato interamente in Photoshop, dai layout ai colori definitivi. Semplifica molto il processo creativo eliminando scansioni, tavoli luminosi e boccette di inchiostro.
Pensi che l’implementazione di mezzi istantanei come i social network possa facilitare la diffusione nel mercato attuale dei comics?
Prendendo come esempio prodotti come Zerocalcare o Sacro/Profano posso dire che funziona egregiamente per questi prodotti.
Internet è molto spietato, ma siamo sicuri che quello che emerge ha motivo di essere apprezzato, perché ha già un pubblico. E il pubblico ha sempre ragione, perché ignora il processo creativo.
Dacci qualche chicca sul futuro della serie! Cosa ci aspetta, nel mare di stelle criminali di Johnny e Korova?
Nella testa mi frullano moltissime idee e dover tagliare qua e la per poter rendere il progetto pubblicabile con le mie sole forza è estenuante. Posso dire che nella prima stagione si rivelerà un concorrente spietato all’interno dei cacciatori di taglie, qualche accenno al passato di Johnny e anche un accenno a quello di Korova.
Purtroppo per questioni di spazio, lo sviluppo vero e proprio dei loro rispettivi passati sarà molto più determinante nella seconda stagione.
Lascia un saluto a tutti gli isolani, e un consiglio a chi vorrebbe iniziare un suo fumetto, ma non ha ancora trovato il coraggio di mettersi in gioco.
Iniziare un fumetto sul web, non pagato e dove hai tutte le responsabilità sulle spalle è un lavoro enorme. Fatelo solo su un progetto per cui ritenete ne valga la pena…Se non è ancora pronto aspettate e rivedete storia, personaggi e grafica finché ritenete che qualcuno possa essere interessato a leggerlo. Quando avrete finito, sarete a metà del lavoro perchè poi c’è la parte della pubblicità che dovrete per forza fare. Dovete dare un motivo ai lettori per leggerlo. Detto questo in bocca al lupo a tutti i nuovi autori!
P.S. Leggete Johnny Dynamic… SENNO’ VI MENO!
Ringraziamo Andrea e gli facciamo di rimando un grosso imbocca al lupo per il suo progetto. Continueremo a seguirlo e voi, mi raccomando, fiondatevi a leggere sia il primo numero che il secondo, in uscita in 25 di questo mese, che vedrà lo scontro tra il nostro eroe e lo stronzissimo Tipocchio. Stay tuned!
– Mario Venezia –