La scrittura dell’esordiente Carlo Vicenzi torna su Isola Illyon con il suo “Il prezzo del mercenario“. Scopriamo insieme cosa ci aspetta…
Salve a tutti, genti amanti della letteratura fantasy!La settimana scorsa abbiamo recensito il primo racconto della saga “I Cento Blasoni” del giovane scrittore Carlo Vicenzi (questo il link alla prima recensione), oggi continuiamo ad esplorare il mondo dei suoi personaggi e della sua storia, analizzando il secondo racconto pubblicato che prende il titolo di “Il prezzo del mercenario“.
La storia.
Dopo la rocambolesca avventura di Syrik per riuscire ad entrare nella fortezza dei Cento Blasoni, che gli ha permesso in un modo o nell’altro di rimanere in quel posto da lui tanto sognato e desiderato, il nostro protagonista avrà in questo secondo racconto una possibilità per dimostrare il suo valore e la sua fedeltà. Le conseguenze della guerra erano pesanti e il potere dello stato di Dannara si era espanso oltremisura, schiacciando e contaminando anche i territori dove il padre di Syrik aveva combattuto i dannariani stessi e perso la vita. Il giovane Syrik si troverà faccia a faccia con le dinamiche del compromesso e del coraggio, delineando nella sua mente di fasti eroici, il vero volto dei mercenari e guerrieri che soggiornavano nella fortezza dei Cento Blasoni. Tra scoperte di porte misteriose ed allenamenti notturni, accade che un mercante dannariano incarica gli uomini della fortezza di compiere una pericolosa missione per conto suo, chi verrà scelto per questa avventura? Syrik, riuscirà a dimostrare il suo valore che va oltre la capacità di lucidare e pulire stalle ed armerie?
Annotazioni e riflessioni.
Della capacità di scrittura continua e fluida di questo autore, mi sono già espresso nella precedente recensione. Ho notato una riconferma di tali qualità in questo nuovo racconto, la cui lunghezza, (che non supera le 50 pagine) si incastra bene in quel progetto seriale e di ebook che è alla base questa serie. Il fantastico, ed il fantasy, popolano la scena di questo racconto in maniera largamente maggiore che nel primo racconto. Un soldato, in una conversazione tesa a raccogliere informazioni esclama: “Piuttosto che andare laggiù mi scoperei una vecchia goblin”. Fino a quel momento oltre uomini e donne non c’era mai stata traccia di altre razze, sarà un modo di dire della milizia inventata da Vicenzi o ci attendono le più famose creature del fantasy all’orizzonte? Lo scopriremo.
Questo racconto mescola ancora una volta bene e male, determinazione e corruzione, indicando che la via giusta non è mai solo una, e forse a volte non c’è proprio. La violenza e il sangue fanno da padrone, e i soldi decidono chi vive e chi muore. Un mondo duro, dilaniato da una guerra, in cui il protagonista, giorno dopo giorno cerca di crescere, sopravvivere, e osa anche sognare. Dato il racconto breve e condensato in poche decine di pagine non posso dilungarmi in altro modo, presto intervisteremo l’autore che ci dirà qualcosa di più su questa storia, sul suo lavoro di scrittore e ci rivelerà qualche chicca sul futuro della storia.
Se siete interessati a questo secondo racconto della serie de “I Cento Blasoni” potete trovare l’ebook a questo link. Che il fantasy sia con voi, e con il mio spirito, alla prossima recensione!
-Luca Scelza-