Il nuovo GdR di Limana Umanita che ci porta nella fumosa Londra Vittoriana verrà presentato ufficialmente in occasione dell’ormai prossima fiera in quel di Lucca!
Ormai l’attesa è quasi terminata, signore e signori! Per tutti voi ghiottoni di novità in ambito di giochi di ruolo, il tempo di scoprire Brass Age è arrivato! Quest’edizione del Lucca Comics & Games fra le altre, ci riserva anche una bella sorpresa: la pubblicazione di questo nuovo gioco edito da Limana Umanita (gli stessi editori del GDR già noto al pubblico di Illyon Project H.O.P.E.): tutti gli appassionati ed i curiosi, avranno modo di confrontarsi in una demo con gli autori presso il loro stand. Un’altra importante occasione per conoscere questo gioco e molti altri prodotti della stessa casa editrice sarà quella della conferenza stampa che si terrà venerdì 1 novembre, alle ore 14:30 presso la Sala Ingellis nel contesto dell’evento fieristico. Dopo qualche ghiotto dettaglio sul dove e come poterne sapere di più su Brass Age, procediamo con qualche indiscrezione sull’ambientazione e sull’oscuro mondo di trame che l’Architetto (è questo il nome del Narratore-Master di Gioco, il che lascia già intendere in sé il ruolo di costruzione del master!) potrà imbastire!
Avete sempre sognato di giocare personaggi al servizio della corona Britannica? Questo potrebbe essere il gioco che fa per voi! Se siete pronti per partecipare a missioni alla James Bond per sventare attentati alla corona, oppure tradire i vostri ideali e agire solo per il proprio interesse (o quello altrui!), troverete quest’opportunità e molto altro in Brass Age. In un’ambientazione dalle marcate suggestioni Vittoriane, che rimanda molto ai celebri scritti di Poe, di Sir Arthur Conan Doyle o a quelli di Verniana memoria, verrete condotti verso combutte e giochi di potere che non avreste mai immaginato. Ma state attenti, perché se pensate di avere il quadro completo della vostra missione vi sbagliate di grosso: potreste essere soltanto delle pedine di un gioco ben più ampio, pronte ad essere sacrificate dal Club Diogene: quello che all’apparenza può sembrare soltanto un circolo intellettuale di lettura di aristocratici annoiati in realtà è molto di più, un’organizzazione segreta che protegge la potenza Britannica da tutte le minacce che si celano nelle ombre dei palazzi lussuosi e nei più fumosi vicoli Londinesi. I giocatori dovranno immedesimarsi in un personaggio che si muove con la consapevolezza di essere sacrificabile e quella di non ottenere, con grossa probabilità, mai un riconoscimento, nonostante rischi la propria pellaccia il più delle volte. E se pensate che l’unica organizzazione segreta sia il Club Diogene vi sbagliate di grosso, perché non potete nemmeno immaginare cos’altro si cela nell’Undergound cittadino o nell’innocua bottega di quartiere, perché le logge massoniche si annidano ovunque. Un gioco investigativo dalle forti potenzialità di interpretazione, che non mette da parte il combattimento nudo e crudo, nonostante spesso, l’unica alternativa per la sopravvivenza e l’esito positivo della missione sarà quello di fuggire o escogitare stratagemmi di combattimento, anche perché l’esito della missione determinerà sicuramente la vita o la morte dei personaggi.
A primo impatto, si può notare il fortissimo ed intrigante impianto narrativo costruito attorno al manuale: una nota assolutamente apprezzabile per introdurre in modo vivido ed efficace il giocatore all’interno di questo mondo fatto di intrighi e misteri, di alleanze e tradimenti, che lasceranno all’utente (all’Architetto in particolar modo) una libertà non indifferente, favorendo sicuramente la stesura di numerose avventure; il grande lavoro di contestualizzazione storica va a consolidare quello che è uno dei punti di forza di questo gioco: la possibilità di creare le proprie avventure all’interno di un periodo storico preciso (considerando già che all’interno del manuale è possibile trovare una cartina topografica della Londra del 1864), con armi, equipaggiamenti ed attrezzature reali, contaminate con il giusto tocco di fantasia e meccanica senza sfociare nello steampunk puro, come si potrebbe immaginare visti i presupposti, ma creando un equilibrio intelligente e giocabile, anche per i meno ferrati, senza escludere niente e lasciando la porta aperta all’immaginazione, a future implementazioni manualistiche ed alla fantasia dei giocatori stessi.
![[...] Shelly Webster, “Miss Wolf’s Bane”, come la chiamavano gli altri, comparve sulla sinistra, ancheggiando fin sotto il cono di luce del lucernario.[...]](https://www.isolaillyon.it/wp-content/uploads/2013/10/2a.jpg)
[…] Shelly Webster, “Miss Wolf’s Bane”, come la chiamavano gli altri,
comparve sulla sinistra, ancheggiando fin sotto il cono di luce del lucernario.[…]
Già dai PNG introdotti dal manuale stesso e dall’impianto narrativo, appunto, traspare questo senso di ampiezza che a mio parere è una manna dal cielo in questi tempi in cui il Gioco di Ruolo si è avvicinato pericolosamente alle regole meccaniche allontanandosi invece da quel senso importante di libertà creativa ed interpretazione. Chi ha avuto modo già di approcciare ad un gioco come Project H.O.P.E. si ritroverà, grossomodo, davanti ad un sistema di gioco molto simile in termine di dadi e statistiche: rimane il sistema a soglie e l’utilizzo del d10, inserito in un regolamento innovativo ed apprezzabile anche per chi ha poca dimestichezza con il gioco di ruolo ed ha voglia di cimentarsi in quest’universo ludico particolarmente creativo.
Un’altra osservazione interessante e coerente all’ambientazione è quella della Carriera e la Professione del proprio PG. In quest’epoca nella quale le distinzioni di classe sono ancora molto sentite dalla società, in ogni ambito, e se non trovi una strada per affermarti non sei nessuno, la Carriera che intraprende il proprio personaggio ha un peso determinante nelle dinamiche di gioco: oltre che dare un forte spunto per creare il background del proprio personaggio ed invitare il giocatore ad immedesimarsi già dalla costruzione della scheda, allo stesso tempo non è strettamente vincolante e darà modo all’utente di spaziare con coerenza da una carriera all’altra, seguendo gli spunti di gioco offerti, supportati da uno schema di guida ben strutturato ma non soffocante. Fra le tante possibilità, il vostro personaggio quindi potrà essere un attore carismatico o in cerca di successo, sviluppando di conseguenza le propria popolarità ed entrare a far parte della Londra Bene o rimanere un attoruncolo di basso rango perché, con il passare del tempo, deciderà di sfruttare il proprio carisma e la propria popolarità per introdursi nelle abitazioni dei proprio nobili conoscenti e diventare un ladro gentiluomo alla Lupin III, venendo magari a conoscenza degli intrighi impastati e messi in atto contro sua maestà o magari più “semplicemente”, un Prestigiatore che, intrigato dalla magia e dall’esoterismo, sfrutterà la sua abilità e deciderà di diventare un Occultista, perché no, cimentandosi nella creazione di potenti veleni ed apprendere qualcosa da uno Scienziato chimico. Tutte le strade, come è intuibile da questo breve sguardo alle possibilità (fra le altre, per citarne ancora una carriera pugilistica o uno sbirro dell’epoca vittoriana), ce n’è per tutti i gusti!
![[...] «Per l’amor del cielo!» Sghignazzò Maximilian Lingfield comparendo all’improvviso dalle ombre, la pistola puntata alla tempia del cinese «Quante volte ancora dovrò dirvi che trovo noiosi questi balletti Sikh?» [...]](https://www.isolaillyon.it/wp-content/uploads/2013/10/3a.jpg)
[…] «Per l’amor del cielo!» Sghignazzò Maximilian Lingfield comparendo all’improvviso
dalle ombre, la pistola puntata alla tempia del cinese «Quante volte ancora dovrò
dirvi che trovo noiosi questi balletti Sikh?» […]
Un altro dei punti interessanti a livello interpretativo che mi ha colpito particolarmente (così come in quel di Project H.O.P.E.) è quello degli svantaggi. Dare la possibilità ai giocatori di acquisire Punti Personaggio (punti che andranno spesi contestualmente alle caratteristiche di base del vostro personaggio, dandogli quindi determinati vantaggi), aggiungendo però alla caratterizzazione uno svantaggio palese, che ad esempio può renderlo irrimediabilmente conoscibile. Giocare handicap come mutilazioni o malattie attinenti al periodo, può essere un ricco spunto interpretativo sia per l’Architetto che per i giocatori stessi. Tanto per portare qualche esempio della tipologia di svantaggi, si passa dal “banale” Analfabeta, passando per “Emofiliaco”, il che porta ad emorragie anche per il minimo taglio ed alla perdita di Punti Ferita fino a dissanguarsi completamente, a meno che non venga curato prima, ed arrivando a “Fallito”: considerando che Carriere e Professioni influiscono sullo status economico (e di riflesso sociale, quindi a far la fine dei cani morti!) del vostro personaggio, decidendo di partire con questo svantaggio il vostro personaggio potrebbe essere un signorotto che ha puntato sull’affare sbagliato ed è andato miserabilmente in rovina oppure utilizzandolo in combinazione con uno svantaggio del tipo “Tossicodipendente”, avendo fra l’altro la possibilità di scegliere la dipendenza, come ad esempio da Oppio o da Assenzio, con differenti malus in base alla gravità degli svantaggi!
Questo, e molto molto altro, è Brass Age, gioco di ruolo particolarmente promettente che vi invito quindi a scoprire, insieme a noi di Isola Illyon che abbiamo seguito questo progetto con attenzione, per la sua grande validità e per l’impegno che i creatori hanno profuso nella creazione di questo nuovo universo, dietro il sipario dell’epoca vittoriana. Credetemi se vi dico che ne è valsa la pena, e venite a Lucca per vederlo con i vostri occhi, vi aspettiamo numerosi ai ricchi appuntamenti targati Brass Age e Limana Umanita.
– Antonio Sansone –