Finalmente è aperta a tutti la più grande collezione del suo genere: un intero, gigantesco museo esclusivamente dedicato a Tolkien!
Lasciamoci ancora una volta alle spalle le super polemiche e gli incredibili “sgoop” che gironzolano esclusivamente su Isola Illyon, per addentrarci di nuovo nel mondo della scoperta e, perché no, della cultura. Sì, proprio cultura è quella di cui parleremo oggi. Ma attenzione miei cari, se siete sull’Isola più fantasy che ci sia la cultura di cui andremo a parlare sarà per forza cultura fantasy! Come da intro, si può evincere che stavolta ci diletteremo nel parlare di una delle più affascinanti, entusiasmanti e (soprattutto) fedeli riproduzioni che il mondo fantasy abbia mai visto: sto parlando del Greisinger Museum. Il museo nasce tra le alte e stupende montagne della Svizzera, in un piccolo villaggio di nome “Jenins” e la sua particolarità è quella di essere nient’altro che un enorme tripudio al Professor Tolkien e a tutto il suo fantastico mondo che tanto abbiamo amato nei suoi libri!
Tutto parte dall’amore del grande appassionato e collezionista Bernd Greisinger che, in anni e anni di ricerca, è riuscito ad accumulare i reperti più rari che riguardano il caro J. R R. Un giorno si è ritrovato con cosi tanta roba che l’unica cosa giusta da fare era costruirvi un museo dedicato per poterla far ammirare a chiunque. Ma il museo non è un semplice edificio freddo e monotono: la struttura stessa è venuta a far parte della collezione! Vi starete chiedendo perché, ebbene ecco la risposta: la struttura è una (ci tengo a precisarlo) fedelissima riproduzione di Casa Baggins con tanto di camino, cantina, e la magica porta ovale dalla quale tutti, almeno una volta, abbiamo desiderato entrare in compagnia di Gandalf. Su ogni muro troviamo moltissimi artwork dei più grandi illustratori del settore, come Alan Lee o Ted Nasmith. Ovviamente bisogna chiudere un pochino l’occhio sulla “modernità” che vi è stata inserita per rendere il tutto perfettamente accogliente, come elettricità, prese di corrente o il pavimento riscaldato (lacrime di gioia) . Ma ciò non uccide la magia che si viene a creare e dopo aver fatto la visita della casa: ci si può addentrare al piano inferiore dove prende piede il museo un po’ più “tipico” e che racchiude il vero pezzo forte della collezione: la libreria.
La libreria del nostro Bernd è composta da oltre 3000 libri e molte sono le primissime edizioni de Il Signore Degli Anelli o de Lo Hobbit su cui possiamo mettere gli occhi (non le mani, non si tocca!). Per non parlare poi dei pezzi “ultra-rari” come i libri autografati. Tra questi ultimi non poteva mancare il pezzo “leggendario” (tenetevi forte): una prima edizione de Il Signore degli Anelli firmata da Tolkien in persona, in lingua elfica per di più e dedicata alla sua fidanzata Mary Elaine Griffiths. Altri di voi, magari più interessati a riproduzioni artistiche, potrebbero rimanere ugualmente esterrefatti una volta messo piede nella grande “Sala Moria”, dove il temibile Balrog che sta fuori uscendo da una parete, in scala 1:1 (!!!), vi attende per fare la vostra conoscenza. Vi sono molte altre “mega riproduzioni” tra cui il caro Barbalbero di 8 metri, la Sala Gondor custodita dagli Argonath (ovviamente non sono in scala 1:1) e il cinema esclusivo, con un soffitto ricoperto di stelle e il temibile Smaug a sorvegliarvi.
Insomma roba da vedere ve ne è a bizzeffe e prima di lasciarvi ad un interessantissimo video intervista fatta dagli amici di BadTaste qualche tempo fa, voglio precisare che questo sogno è stato possibile grazie anche alla lungimirante collaborazione di ben due italiani: Ivan Cavini sotto le spoglie del Creative Director e Davide Martini come Art Director. Bravi ragazzi, finalmente qualcosa di cui andare fieri! Senza dimenticarci, però, che senza il caro Bernd niente sarebbe stato possibile, quindi un grazie anche allo svizzero più fantasy che ci sia!
Vi ricordo che il museo ha aperto da poco, intorno al 4 ottobre, e che il sito è ancora in fase di allestimento (beccatelo qui). Non vi sono orari precisi sul portale, ma potrete comunque godere di oltre 2 ore di guida qualora si venga a creare un gruppetto di circa 20 persone. Il biglietto dovrebbe costare 50 Franchi Svizzeri, ovvero poco più di 40 euro. Se vi sembra un prezzo onesto (secondo me, per Tolkien anche mille sono onesti) e vi trovate a passare nella terra dei tanti cantoni, fateci un salto. Ne vale la pena!
Ed ecco, come promesso, il video intervista (sottotitolato in italiano). Notate quanto è tenero, e forse anche un po’ goffo, il padrone di casa con quella bella armatura!
A presto!
– Giulio Marciello –