Dragonero non si ferma certo al fumetto: è in arrivo la sua controparte ruolistica! Dove? Ma al Lucca Comics & Games 2013, naturalmente!
Come ogni anno saremo impegnati in quell’immensa, mirabolante annuale trincea che è il Lucca Comics & Games, cazzuti ed equipaggiati, pronti a diffondere il Verbo del Fantasy ai quattro venti della landa toscana. Aspettatevi tutto ciò che l’Illyonismo ha da offrire: dagli album di foto per i cosplay più sexy, a quelli peggiori in assoluto, alle nostre scintillanti interviste, scoppiettanti come i fuochi d’artificio di Gandalf alla festa di compleanno di quel bacucco di Bilbo Baggins.
Tra la fiumana di ospiti pronta a travolgerci (a proposito, se non sapete ancora quali sono, beccatevi il nostro fantastico ed esaustivo articolo per schiarirvi le idee), potremmo mai non incontrare i creatori del fumetto italiano che è già diventato un appuntamento fisso per tutti gli aficionados del fantasy? Lo seguiamo, ve ne parliamo ogni mese, vi facciamo una testa così e nel caso non l’aveste ancora capito, ci piace tanto tanto: Dragonero!
Era il remotissimo Napoli Comicon 2012 quando gli autori, il dinamico duo Luca Enoch-Stefano Vietti, già preannunciava il progetto di un’evoluzione trans-cartacea della serie, andando ad invadere le candide e nerdissime spiagge del gioco di ruolo da tavolo.
Ebbene, isolani, quel momento è arrivato, e al Lucca Comics & Games 2013 finalmente saremo in grado di darvene una succosa anteprima.
Edito in Italia da Wyrd Edizioni, il gioco si baserà, ovviamente, sull’ambientazione della serie, lo sconfinato Eròndar, andando a toccare e approfondire non solo i luoghi già visitati dai protagonisti nel corso delle loro vicende, ma anche la lingua, gli usi delle sue razze e la “magia” che lo pervade. Sì, perché uno dei pregi di Dragonero è proprio questo: la sua sconfinatezza geografica e “potenzialità ruolistica”, passatemi il termine.
Parlo della sua innata capacità di passare da un’isola, a una grotta, a una foresta elfica, e zone ghiacciate nell’arco di poche pagine. Insomma, il GdR se l’è chiamato da solo! D’altro canto, il play system abbraccerà le meccaniche di Pathfinder, variante dell’originale sistema a d20 di Dungeons&Dragons, la cui prima versione ha visto la luce nell’agosto 2009 grazie alla mente del suo geniale creatore, Jason Bulmahn. Questo signore qua, probabilmente stanco della macchinosità del titolo originale, ha preso la versione 3.5 trasformandola in qualcosa di più semplificato, ma al tempo stesso più immediato (e, a detta di molti, più divertente). Oh, che strano! Guarda caso, ci ha lasciato un saluto durante lo scorso Lucca.
Almeno lui ha avuto la decenza di azzeccare il nome del giornale, non chiamandoci “Isola DI Illyon”, piaga ormai più che tragicamente diffusa. Anche se, quel “OF Illyon….”
Ma basta con le speculazioni linguistiche e torniamo a in picchiata su Dragonero: non sappiamo ancora il giorno della conferenza (il programma di Lucca è lento ad arrivare), ma l’unica cosa che dovete sapere è che ci saremo, ragazzi, solo per voi, con un pugnale Morgul fra i denti, per carpirne tutti i segreti e magari strappare un’intervista agli autori. A proposito, detti i papà “di sceneggiatura”, le illustrazioni del manuale saranno curate da Gianluca Pagliarani, grazie alla sapiente collaborazione di Paolo Francescutto, del Gotem Studio, che ne ha curato la colorazione. Beccatevene un’anteprima molto… eterea!
Ricordandovi che Dragonero GDR ha una sua pagina personale su Facebook, per restare sempre in aggiornamento, non ci resta che darvi appuntamento a Lucca: saremo erranti girovaghi senza fissa dimora, ma venite a trovarci! Il nostro buon Vincenzo Mirra ha promesso di offrire un caffè a tutti coloro che ci fermeranno per strada e ci dimostreranno, mostrandoci delle scaglie appese al collo a mo’ di trofeo, di aver ammazzato un drago!
– Mario Venezia –