Lords of the Fallen: quando cercare di spacciare per nuovo e innovativo qualcosa di già visto e rivisto è veramente troppo….
L’articolo di oggi nasce dagli ultimi, recenti, sviluppi scaturiti dall’E3 di Los Angeles, in merito ad uno dei primi titoli fantasy disponibili sulle console di prossima generazione: sto parlando di Lords of the Fallen, action-RPG che verrà rilasciato nel marzo 2014 per, appunto, Xbox One, PS4 e, udite udite, anche PC. Del gioco si sa praticamente poco o nulla: le pochissime informazioni disponibili sono trapelate da sessioni di game testing a porte chiuse, riservate a pochi fortunatissimi giornalisti, dalle prime immagini diffuse sulla pagina Facebook, o da sporadiche interviste a Tomasz Gop, ex direttore di The Witcher 2 – Assassins of Kings, e ora executive producer del nuovo titolo targato CI Games.
Nell’universo di Lord Of the Fallen si respira aria di tempesta: millenni dopo la caduta di Dio per mano di un’antica guerra, i discendenti dei blasfemi ribelli continuano un’atroce e sanguinolenta lotta. Noi giocatori impersoneremo Harkyn, protagonista tutt’altro che scontato (almeno, a detta degli sviluppatori, secondo cui sarà “un mix straordinario”), unico eroe in grado di riportare l’equilibrio nella lotta tra i seguaci del dio caduto e le loro odiate controparti. E fin qui…..
Dove cominciano a farsi sentire i dolori, e il dubbio amletico comincia ad attanagliare il mio bacato ma sempre dubbioso cervello di giocatore discretamente navigato, è quando vengo a conoscenza delle dichiarazioni del succitato Tomasz Gop, il quale tronfiamente definisce il titolo come “non un Dark Souls pompato con gli steroidi”. No. In realtà “non farà provare ai giocatori qualcosa di già giocato prima, quanto piuttosto “evocare il meglio dai migliori titoli già provati. E sarebbe stupido non dire che ci siamo ispirati a quelli!”. EH? Ho sentito bene? Ma vantiamocene! Sono abbastanza basito-F4 (una birra a chi ha colto la citazione)… ma al peggio non c’è mai fine. Continuando ad elogiare la sua creatura, Gop entra (finalmente) nel dettaglio delle meccaniche di gioco: non sarà esclusivamente solo tattico, ma i giocatori potranno usare degli speciali punti azione istantanei, simili alle abilità presenti in Borderlands, andando a formare tre alberi di abilità in totale. Abbiamo parlato di combattimenti tattici? È vero, affrontare i nemici più col cervello che con la spada era il pane quotidiano in Dark Souls: qui diciamo che il caro vecchio Tomasz si paracula dicendo che “potranno durare anche un’ora! E che…si ispireranno a Tekken (si, lo so, è un picchiaduro… WTF?). Ma andiamo avanti che è meglio! Anche qui sarà presente il sistema del Trial & Error (ovvero provare a completare una parte, anche sbagliando, fino a che non si riesce a portarla a termine), che tanti campanili ha fatto cadere a causa di tutti i bestemmioni tirati dai giocatori di Dark Souls, per “imparare dai propri errori in maniera divertentissima!” Ma che gioia! Se non avessi letto le ultime news, avrei creduto semplicemente che questo gioco fosse una totale paraculata, per alzare un po’ di soldi e iniziare a testare un po’ l’hardware della next gen, facendo seguaci sfruttando l’onda del successo di Dark Souls (visto che, ricordiamo, il sequel vedrà la luce sull’attuale, e oramai datata, gen). Dopo essersi dato la zappa sui piedi, dicendo che il suo prodotto non sarà affatto impossibile come “altri titoli a cui si ispira” (chissà quali), ecco la perla: si avranno a disposizione tre classi: il chierico, il tank e l’assassino, ma tenetevi forte… si potrà passare da una classe all’altra semplicemente acquistando un’armatura particolare!
……..Emmobbastaveramenteperòeh! Ma cazzarola! È possibile che ormai le idee scarseggino così tanto che bisogna per forza semplificare, o prenderle da altri titoli per creare il proprio? Ho capito le influenze, d’accordo, bisogna venire incontro alle esigenze dei players (o azzannare i loro risparmi al collo?). Possibile che giocando a Castlevania – Lords of Shadow, ultimamente (lo so, me lo ero fatto sfuggire. Lo so, a breve uscirà il due, lo so), non posso fare a meno di avere una strana sensazione di deja-vù chiamata God of War (vuoi per gli attacchi con la catena-frusta-quellocheè, o i quick time event che ormai sono ovunque), possibile che non si può vedere niente di nuovo sotto al sole che non sia trito e ritrito, o sfruttato da altri in precedenza, dovendoci poi limitare a osservare “riprende X, migliora quanto visto in Y”? È accettabile che si debba per forza creare un qualcosa facilitato, più accessibile e mainstream, spacciandolo per mirabolante ed innovativo, solo per vendere più copie? (coff coff…Assassin’s Creed…coff). Ma davvero ormai le proposte per nuovi games si buttano giù a tavolino, come i pezzi di un puzzle da assemblare, da appendere in salotto dietro la lucente cornice del mercato? Ormai il puzzle non ha più la forma del cuoricino di noi appassionati, ma è rettangolare, e ricorda vagamente qualcosa di filigranato.
Lo so, magari mi sto sbagliando, magari è presto per tirare già le somme, magari ho scritto 247 volte “Dark Souls” in questo articolo, e magari queste features tanto decantate da Gop verranno implementate ingame egregiamente, io dovrò mangiarmi la tuba come faceva Zio Paperone e avremo il più grande gioco di ruolo della storia. Me lo auguro sul serio. Fatto sta che di questo passo, col copia-incolla, a noi players, passerà anche la voglia di giocare.
–Mario Venezia–