Una vicenda seppellita nella polvere degli anni passati, un antico vaso che andava portato in salvo (no, questo non centra), e un delitto ancora tutto da svelare!
Di tutti i misteri della vita, ce n’è uno in particolare che tormenta videogiocatori di tutto il mondo: che fine fanno le case produttrici, magari anche di giochi divertenti e innovativi, che un bel giorno decidono di sparire? Oppure, cosa ben più grave, di fondersi con case più grandi e più potenti? Questa è la storia della Bullfrog e dei suoi tanti capolavori, ma in particolare di Dungeon Keeper 2.
Per chi non lo sapesse, Dungeon Keeper 2 è un gioco per PC uscito nel lontano ‘99: un classico god game in cui l’obiettivo primario è creare un esercito di mostri e bestie di ogni genere e dar loro un habitat e un regno nelle profondità oscure della terra. Non finisce qui, però: la peculiarità di questo gioco, e caratteristica che lo ha portato al successo, è che per la prima volta saremo noi i temibili “villain” della situazione, e i nostri avversari saranno i classici eroi umani senza paura e senza macchia sull’armatura. “It’s good to be bad” è il motto del suddetto gioco. Ma come potrebbe mai mancare una “mascotte”, nonché nostro braccio destro, durante il gioco? Non manca infatti, e sarà la mitica Bestia Cornuta, un essere evocabile solo a livello completato oppure nei casi di incredibile emergenza (fatevi un’idea del suo immenso potere! Ve la siete fatta? Bene). A quanto pare questo potere non è bastato perché, sebbene il gioco fosse stato ampiamente accettato dalla critica del tempo, la Bullfrog non è riuscita a svilupparne il previsto terzo capitolo, presente in ogni trilogia che si rispetti. Sì, perché ci sono trilogie formate da meno di 3 capitoli sapete? Ma questa è un’altra storia… o forse no?
Dungeon Keeper 3 fu programmato per il 2000 ma subito cancellato durante i primi sviluppi, e la Bullfrog lasciò amareggiati e sull’orlo del suicidio gli amanti della serie che aspettavano con ansia il nuovo capitolo (soprattutto avendo giustificato il loro abbandono con la scusante di volersi dedicare esclusivamente al mondo PlayStation 2). I sopravvissuti a questa tragedia non si persero d’animo e, dopo aver reclutato smanettoni da ogni angolo del pianeta, decisero di portare avanti almeno il secondo DK con patch ed espansioni. Il loro lavoro fu notato da un’altra casa produttrice, la Subterranean Games, che ha iniziato lo scorso novembre una raccolta fondi e già sul loro sito potete trovare una prima beta, un seguito spirituale di questa saga che ha appassionato molti videogiocatori (tra cui anche Notch e il suo mondo tutto quadrettoso scavabiloso creeperoso, Minecraft).
Ma perché tutto questo? Perché la Bullfrog non ha seguito la propria strada e ha preferito, invece, perdersi come una gioccia di pioggia nel mare tempestoso che noi adesso chiameremo EA? Prioprio cosi: la Electronic Arts ha letteralmente assorbito e poi messo sotto morfina sedativa la nostra povera creatura. Perché non lasciare visibilità e magari libertà a questa povera “Tororana”? Forse per il nome un po’ bizzarro? Il discorso, probabilmente, è sempre lo stesso: soldi, diritti e “Bisinissss”.
Oppure c’è dell’altro? Misteri più misteriosi di questi altri? A voi la parola.
Per ora è tutto, ma se avete altre informazioni o pareri, i commenti sono la way!
– Giulio Marciello –