Vampiri e cacciatori si sfidano in un nuovo gioco da tavolo tutto italiano, Rintocchi di Mezzanotte. Noi di Illyon l’abbiamo provato in anteprima, ed ecco il nostro resoconto!
Nelle tenebrose lande di Salavag, tra le nebbie delle fredde contrade, girano strane voci. Si dice che tra le campagne e i borghi del feudo immerso tra i boschi serpeggi un’epidemia vampirica. Coloro che contraggono questo morbo, diventano vampiri con poteri capaci di sottomettere interi villaggi. Avventurieri, cacciatori e mercenari sono stati inviati nei manieri che queste entità malvagie hanno infestato. Molti di loro però non sono più tornati.
È questa l’ambientazione intorno alla quale si dipanano le oscure avventure del gioco da tavolo Rintocchi di Mezzanotte, creato dai salernitani Giandomenico Martorelli e Stefano Tascone. Un gioco di suspense ed esplorazione, in cui da 1 a 3 giocatori, interpretando ciascuno un cacciatore, tentano di “impalettare” gli oscuri vampiri signori dei manieri (controllati da un altro giocatore). Il controllore dei vampiri, invece, seguendo arcani piani, assembla i manieri giustapponendo le stanze (finemente realizzate su grandi tasselli, in una precisa visuale dall’alto) e piazzando in ognuna di esse una carta “maniero” (che simula tutte le trappole, gli eventi paranormali e le surreali creature che non sono altro che manifestazioni della malvagità che è capace di scatenare) e sceglie i propri vampiri “araldi”.
I cacciatori, dopo aver rivelato le proprie identità, si preparano facendo incetta di ciò che i poveri villici hanno da offrire, cercando di compensare le proprie abilità poco sviluppate o esaltare i propri talenti. Dal punto di vista della turnazione e del sistema di gioco, ci si muove in questo modo:
- di giorno agiscono i cacciatori che vanno alla ricerca dei vampiri e setacciano le stanze per trovare preziosi averi. Con lo giungere della notte si nascondono e si barricano nelle camere del maniero, pronti al peggio…
- L’ultimo cacciatore passa la mano al giocatore vampiro che rivela la carta rintocchi, ovvero un malefico countdown che procede inesorabilmente verso la fine. Le suddette carte simulano il susseguirsi di eventi, per lo più negativi, che affliggono gli esploratori del maniero.
- Giunge la notte. Il vampiro, che di giorno è dormiente e vulnerabile agli attacchi dei giocatori , di notte diventa pressoché invincibile, capace di spostarsi per il maniero per soddisfare la sua crescente sete di sangue, assumere forma gassosa, e ripopolare le stanze di creature malefiche e di temibili trappole.
Il maniero cela anche oscuri segreti annotati nei diari custoditi nello “studio”, scritti dai cacciatori che vi hanno preceduto. Ciò dà conoscenza di eventuali punti deboli e di forza del vampiro e delle sue creature, o di eventi paranormali che son presenti nell’oscura villa. Vi è anche una modalità competitiva in cui i giocatori che sono dalla parte del villaggio anziché cooperare per un fine comune, si sfidano per decretare chi tra loro è il cacciatore più abile. Indipendentemente se si gioca contro o di squadra, lo scopo è impalettare tutti i vampiri rivelatisi nel corso dell’avventura entro i nove fatidici rintocchi. Riusciranno i cacciatori ad eliminarli tutti, o saranno vittima della loro sete di sangue?
Passiamo ad una piccola analisi stilistica, contenutistica e riguardante le meccaniche di gioco:
– Pur essendo un gioco autoprodotto, Rintocchi di Mezzanotte è composto da materiali di ottima fattura, con un’infinità di tasselli di legno che sono delle vere e proprie chicche, e tutto stampato a colori.
– Si nota, a partire dai personaggi, grande accortezza per l’ambientazione: infatti sono stati “ingaggiati” attori a cui sono state fornite vesti in pieno stile ottocentesco dell’Europa dell’est. Gli stessi autori hanno un proprio alter ego!
– Il gioco dà il meglio di sé nella modalità cooperativa, e sconfiggere i vampiri sul filo di lana, all’ultimo rintocco con grande sacrificio e altruismo da parte di tutti, dà grandi soddisfazioni!
– Scelte strategiche errate possono ripercuotersi per il resto della partita.
– Sono rare le possibilità di combo eccessivamente potenti, e il sistema di gioco sembra ben bilanciato, mantenendo l’equilibrio fino agli ultimi turni.
Inoltre, dal punto di vista della longevità, l’editor delle mappe e le avventure incluse nel Libro del Catasto Nero, vi assicureranno un sacco di partite con i vostri amici e una grande possibilità di personalizzazione. Considerando il fatto che è inclusa anche la colonna sonora ufficiale, è chiaro che gli autori si sono davvero impegnati molto, e il prodotto trasuda dedizione da tutti i pori.
Le poche note dolenti sono gli oggetti d’equipaggiamento, che a livello di immagini hanno davvero poca varietà (dovuto a una questione di budget), l’assenza di un vero e proprio fattore GdR narrativo (che può essere bilanciato da una buona capacità di master esperti e rodati nel raccontare storie e creare ambientazioni, forse per dare possibilità di personalizzazione) e l’assenza di scelte in bivio stile Arkham Horror (che pesano un po’ sul livello d’immedesimazione).
Rintocchi di Mezzanotte è un prodotto tutto italiano che strizza l’occhio ai fan dei più blasonati A Touch of Evil e Le case della follia, ma mantenendo un ottimo livello di indipendenza e originalità. Presto sarà possibile acquistarlo alle fiere di comics e giochi, nei negozi specializzati ed anche online. Questo prodotto è una piccola perla del settore indie dei giochi in scatola, inoltre sono previste espansioni e un eccezionale supporto online sulla pagina ufficiale! Non a caso è stato finalista del premio Archimede 2012.
Volete provarlo? Lo troverete in dimostrativo il 7, 8 e 9 Dicembre presso il Salerno Comicon.
Volete maggiori info? Visitate la pagina Facebook dello staff di Rintocchi di Mezzanotte.
Virgil, sinistro occultista
–Jonathan Campione–