Era un po’ che non vi proponevamo qualcuna delle nostre interviste ai protagonisti del panorama ludico nostrano, e oggi torna a farci visita un losco figuro che ha già solcato le spiagge di Isola Illyon: sto parlando di Simone Morini di Eleven Aces, team che ricorderete certamente per il GdR post-apocalittico Nameless Land, più volte trattato sulle nostre pagine. Abbiamo dunque fatto due chiacchiere con Simone in merito ai progetti attuali e futuri di Eleven Aces: buona lettura!
Ciao Simone, e bentornato su Isola Illyon! Partiamo subito parlando del progetto che più ci sta incuriosendo in queste settimane, Heavy Sugar. Di cosa si tratta?
Salve a voi ragazzi, è un piacere essere tornato fra i lidi di Illyon!
Allora, Heavy Sugar è un GdR teslapunk, ovvero una fusione tra gli anni ruggenti americani (gangster, proibizionismo, donne dai capelli corti che ballano il charleston, locali notturni di musica jazz e uno sfrenato ottimismo) e l’energia elettrica. Ma tanta, tanta energia elettrica! Nel gioco ci troviamo a Balhan City, una città dove ogni cosa è stata rimpiazzata da apparecchi elettronici, dalle automobili a ogni genere di comodità, dai sistemi di sicurezza che riempiono le strade, fino alle persone. In quest’ultimo caso in particolar modo, ogni vittima delle malattie e degli “incidenti” a Balhan City, viene rimpiazzata da un Right Hand, un automa alto tre metri mosso (ovviamente) dall’energia elettrica e che replica le abitudini del defunto.
In questo 1920 alternativo, ai cittadini viene inoltre data la possibilità di controllare l’energia elettrica, e quindi ogni aspetto della propria vita. In che modo? Grazie ai brighat, speciali cappelli che tramutano le onde alfa e beta del cervello in ordini da impartire a ogni tipo di apparecchio elettrico in città, tramite una strizzata d’occhio… il cosiddetto blink. Chiaramente questo potere è limitato dalla proprietà degli oggetti: se qualcosa non ti appartiene, non puoi controllarla.
Tutto in questa città è perfetto: ogni cosa è sotto controllo e ogni aspetto della vita è mirato alla felicità del cittadino… o almeno è quello che le società che controllano Balhan City vogliono far credere. Sotto questo velo utopistico si nasconde infatti un piano ben più inquietante, volto a consumare gli abitanti di questa metropoli come batterie, attingendo alla linfa vitelettrica per placare la costante sete di energia della città.
Ma c’è chi sta tentando di cambiare tutto questo, agendo nell’ombra per abbattere i pilastri claustrofobici della città: i mutinear, ovvero i personaggi principali del gioco. Ciascuno facente parte di una fra le dieci gang che tramano per piegare le sbarre della città, tutti i mutinear hanno accesso a poteri fuori dal comune, grazie ai quali possono controllare ogni apparecchio che li circonda, piegando le forze del blink per rivoltarle contro la città. Essi possono fare tutto, persino ordinare a un Right Hand di ammazzare tre poliziotti armati o a un camion di sfracellarsi contro un muro. I mutinear sono l’anatema di questa città e per questo motivo, braccati come cani randagi in attesa di essere abbattuti.
Per quanto riguarda il sistema di gioco, Heavy Sugar è veramente semplice! Tutto quello che serve è 1d6 e… le fiches da gioco! Che siano quelle ufficiali o altri tipi di segnalini sfruttati in egual maniera, il regolamento prevede un sistema di azzardo come nei tavoli da poker, dando così la possibilità ai giocatori di fare la propria puntata in base ai punteggi di caratteristiche e capacità, così da assicurarsi una maggiore chance di successo durante le proprie azioni.
Figo! E oltre a questo, anche Nameless Land ci sembra piuttosto in salute, con la nona espansione in uscita a Lucca, “Progenie del Tormento”. Cosa troveranno gli appassionati del vostro GdR in questo nuovo compendio?
Ebbene sì, siamo già alla numero nove… Come passa il tempo!
Nameless Land è in forma smagliante, se tralasciamo il livello di radiazioni che continua a salire; ma a lui piace così! Progenie del Tormento è un tipo di espansione del tutto nuovo e dunque nettamente diverso dai formati che abbiamo presentato finora. Non è un diario, né uno studio approfondito di uno dei luoghi che caratterizzano maggiormente il Nuovo Mondo, quanto un compendio interamente dedicato alla personalizzazione dei sopravvissuti, volta a delineare un preciso stile di gioco, in questo caso legato alla figura del razziatore.
In questa espansione viene presentata e dettagliata la figura iconica di questi predoni delle sabbie: come sono organizzati, quali sono i loro scopi, come vengono riconosciuti e differenziati nelle varie zone di mondo e, soprattutto, come impersonarli all’interno di una campagna. Ai giocatori vengono dunque dati gli strumenti non solo per entrare dentro la mente di un razziatore, ma per vestirne i panni in prima persona.
Com’è facile immaginare, dunque, Progenie del Tormento è una cornucopia di violenza, scorrettezza e cattiveria, una sorta di “manuale per cattivoni”.
Oltre a tutto ciò, il manuale contiene un capitolo dedicato a sanguinari combattimenti in un’arena per gladiatori post-apocalittici e ben due avventure: una che porta direttamente i giocatori a servire una delle bande di razziatori più famigerata del Continente Ovest, e una assemblata tramite le preferenze dei giocatori e ambientata nel parco giochi a tema di Happy Chuck!
Due nuove maestrie e un bestiario dedicato (ormai onnipresente in ogni nostra espansione) caratterizzano maggiormente quello che promette di essere il primo di una serie di manuali legati alla completa personalizzazione di uno stile di gioco ben definito.
Ottimo, di certo gli appassionati non potranno lamentarsi!
Ma passiamo a un altro argomento. Negli ultimi giorni si è molto parlato del premio del Gioco di Ruolo dell’Anno assegnato dalla giuria del Lucca Comics al GdR Lovecraftesque, decisione che ha molto diviso l’utenza, che si è scannata a colpi di tastiera e non. Cosa ne pensi al riguardo?
Eheh, domanda spinosa! Devo confessare mio malgrado che ho conosciuto Lovecraftesque solo dopo la sua vittoria, avendo avuto inoltre modo di seguire da dietro gli spalti la “diatriba” da essa generatasi.
La mia modesta opinione è che il concetto di gioco di ruolo si è molto ampliato negli ultimi anni: ci troviamo davanti a un netto spezzettamento di stili (nonché opinioni) di gioco che ha portato a creare una varietà di giocatori meravigliosamente sfaccettata. I giudici del GdRA forse dovrebbero pensare a strutturare più categorie che racchiudano le diverse tipologie di gioco, onde evitare che si generi del malcontento principalmente derivato da una poca chiarezza nei metri di giudizio. Con questo non sto dicendo che siano sbagliati e anzi, trovo che la giuria quest’anno più di tutti gli altri si sia trovata davanti a un lavoro decisionale estremamente complesso.
In definitiva, comunque, non vedo davvero il bisogno di azzannarsi alla gola! Volemosebbene!
Per concludere, possiamo tirarti fuori qualche anticipazione sul futuro di Eleven Aces?
Vi dirò, quest’anno mi ritrovo col cervello completamente prosciugato, non riesco più a pensare neanche a come arrivare alla fine della giornata! Naah, in realtà la mente non si ferma mai e come voi ben saprete, una volta che comincia a nerdizzarsi pesantemente non c’è niente che la possa fermare.
Tuttavia devo imparare a non aprire troppo la bocca, quindi mentre normalmente avrei fatto un elenco di tutte le idee che mi frullano in testa, colgo questa occasione per fare saggiamente il vago e non sbilanciarmi troppo (più che altro anche per paura di fare promesse che non so se riuscirò a mantenere!).
C’è sicuramente la volontà necessaria per portare avanti Nameless Land, che presto vedrà una sua evoluzione con l’ultimo dei diari in uscita al Play di Modena. Il nostro obiettivo è farci dirigere dalla volontà dei giocatori per strutturare le prossime espansioni, in quanto la nostra community è un calderone di idee e proposte che solo un folle trascurerebbe!
Per quanto riguarda Heavy Sugar, prima di fare programmi sul suo futuro dobbiamo vedere con quanta prepotenza e accoglienza entrerà nel mondo dei GdR: il suo avvenire è tutto un meraviglioso punto interrogativo, nonostante siamo estremamente fiduciosi sul suo debutto.
Tutto chiaro. Allora grazie per la chiacchierata, Simone, alla prossima!
Grazie mille a voi, ragazzi. Ci si becca nella bolgia lucchese!
–Mario Ferrentino–
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