Quando è stato annunciato che Monster Hunter, popolare franchise di Capcom nato su PS2 nel lontano 2004, avrebbe fatto il suo glorioso ritorno su PC e console da salotto dopo la lunga gita sulle piattaforme portatili (in special modo Nintendo), la mia vita ha subito un cambiamento radicale. E con l’approdo della beta di questo Monster Hunter World su PlayStation 4, davvero ho potuto dire addio alla mia vita sociale, e senza rimpianti.
Mamma, ti ho voluto bene. No davvero.
Ok, ma non perdiamoci in chiacchiere: vi starete chiedendo cosa l’azienda nipponica abbia combinato di buono con questo ultimo capitolo della saga dei cacciatori di mostri. Ciò che appare subito chiaro è l’evidente cambio di rotta rispetto alla scomoda situazione di stallo che andava creandosi nelle meccaniche di gameplay storiche del brand, ancora arenate su alcuni punti fermi appartenenti a una generazione videoludica obsoleta, senza tuttavia sconvolgere in maniera sensibile nessuna di quelle meccaniche – e anzi, esaltandole.
Superati quindi i primi dubbi riguardanti l’interfaccia rinnovata e l’ovvia rimappatura dei tasti rispetto ai capitoli tascabili, l’azione avviene in maniera fluida, naturale e assolutamente soddisfacente. Il sistema di combattimento mostra i muscoli in tutta la sua vena hardcore, senza rinunciare allo spettacolo e alla tattica tipica degli approcci ai mostri giganti, portando alla massima espressione possibile il già epico stile di gioco della serie.
Nemmeno esteticamente il gioco delude le aspettative. Paesaggi spettacolari, colorati, e una profondità di visione mai viste nella saga fanno da scenario a scontri animati egregiamente, con creature ben caratterizzate come da tradizione, sebbene il poco tempo messo a disposizione per il superamento delle 3 missioni disponibili in questa beta (20 minuti, meno della metà rispetto alla media di 45 dei precedenti capitoli), in combutta con un’inaspettata resistenza delle prede (a differenza del loro potenziale offensivo, mai una reale minaccia) non consenta troppe divagazioni esplorative. Il che è un peccato, visto quanto bendiddio si muove su schermo, ma l’intento degli sviluppatori appare abbastanza chiaro: visto che la regola del “più siamo, meglio ammazziamo” di Monster Hunter vale anche in World, viene da sé che per terminare in tempo le missioni ci si debba affidare all’online, reclutando giocatori da tutto il mondo (parecchi, almeno in questa fase di test) e facendo da playtester per la stabilità dei server. Una scelta discutibile, se vogliamo, ma che non mi sento di annoverare tra le note dolenti di questa beta.
Ciò che mi è apparso strano è stata la totale assenza di una delle caratteristiche più importanti della serie, quasi più importante della caccia stessa: la fase di crafting. Sebbene siano presenti diversi set di armature per guerrieri e tiratori, nonché un’arma per ogni tipo, mi sarei aspettato almeno la possibiità di potenziare l’equipaggiamento disponibile, fosse solamente per testare i possibili e probabili cambiamenti e novità nel sistema stesso.
A proposito di novità, questa beta offre la possibilità di avere immediatamente una nuova classe di oggetti utilizzabile, ovvero i mantelli, che forniscono al giocatore utilissime abilità da sfruttare durante la caccia, un po’ come accade con gli amuleti, graditissimo ritorno.
A conti fatti, devo dire che questa versione di prova del gioco mi ha convinto a metà. O meglio, ne sono sì entusiasta, tuttavia se l’intento di Capcom è quello di avvicinare i neofiti a una serie comunque relegata a una nicchia di appassionati (come il sottoscritto), non saranno probabilmente queste 3 missioni a convincerli. Il sistema di combattimento, per quanto in gran forma, è in ogni caso piuttosto complesso da padroneggiare appieno nelle prime battute di caccia.
Per quanto mi riguarda, comunque, sono già pronto ad abbandonare amici e parenti prima di lasciarmi sommergere da questo nuovo Monster Hunter World quando sarà pubblicato in versione completa (il 26 gennaio 2018)…
… tranne mamma. Mamma fa le lasagne buone.
–Alessandro Fresta–
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