Viaggi nel tempo. Dovendo compiere una semplice associazione mentale, la maggior parte di noi penserebbe immediatamente al genere fantascientifico.
Tutto è cominciato con La Macchina del Tempo di H. B. Wells, e da allora le possibilità sono state ampiamente vagliate anche da prodotti assai popolari, come Ritorno al Futuro e Doctor Who. Ma la possibilità di spostarsi liberamente nel continuum temporale è un’occasione ghiotta anche per un’ambientazione spiccatamente fantasy.
In tanti hanno affrontato l’argomento, da J.K. Rowling a Terry Pratchett, da Diana Gabaldon a Mark Twain, senza dimenticare Robert Jordan. Siete scrittori in erba o narratori desiderosi di mettere i propri giocatori davanti a questa intrigante sfida? Nessun problema: passiamo ad analizzare come gestire questi viaggi in un ottica fantastica.
Di escamotage per scaraventare qualcuno indietro nel tempo, che sia d’accordo o meno, il mondo fantasy ne è pieno. Incantesimi segreti, complessi rituali o maledizioni possono benissimo svolgere il compito: l’importante è non renderli troppo semplici. Dopotutto, un mondo in cui chiunque possa viaggiare nel tempo tenderebbe ad avere vita assai breve.
Oggetti magici o artefatti arcani fanno bene le veci delle tecnologie avanzate che spesso vediamo nei prodotti di fantascienza, ma anche poteri innati o tratti razziali possono permettere a qualche (s)fortunato personaggio, o a qualche razza maledetta, di padroneggiare più o meno bene la possibilità di passeggiare avanti e indietro nel tempo.
Se poi siete tra quelli che preferiscono stringere patti con entità superiori, siano esse benigne o maligne, potreste sfruttare loro per muovervi tra le epoche, sebbene spesso e volentieri esseri molto potenti tendano ad ingannare i mortali, così da usarli come pedine. Anche la Preveggenza, ricorrente in molte storie fantasy, può essere definita come un viaggio nel tempo quando chi la possiede può vedere quale sarà l’esito di una determinata azione senza compierla.
Magari il Tempo in persona può essere presente come entità in un mondo fantasy, e concedere a chi dovesse ritenere degno la possibilità di violare le leggi da lui stabilite. E se intendete il viaggio nel tempo come verso il futuro e senza possibilità di ritorno, la Reincarnazione può diventare un perfetto escamotage fantasy.
Ma i miei due preferiti, per i quali secondo me il fantasy è il genere perfetto, sono l’incidente e l’assenza di una spiegazione plausibile: in un mondo in cui forze invisibili la fanno da padrone, e spesso sono incomprensibili anche a chi ci convive e le utilizza, eventi accidentali o addirittura casuali posso davvero essere la scintilla per iniziare avventure epiche.
Mentre con i viaggi verso il futuro ci sono molti meno problemi (quando non si può tornare indietro), bisogna fare attenzione perché, quale che sia il modo scelto per affrontare un viaggio nel passato, esso presenta sempre magagne non da poco, come ad esempio i cosiddetti paradossi temporali. Il più classico è quello del nonno: se tornassi indietro nel tempo e uccidessi mio nonno, io non potrei nascere, il che mi impedirebbe di tornare indietro nel tempo per uccidere mio nonno, il che mi permetterebbe di nascere, tornare indietro nel tempo e uccidere mio nonno… insomma avete capito.
Per uscire da queste e altre spinose situazioni, scienziati e scrittori hanno trovato parecchi modi:
- Realtà Parallele – Dal momento in cui il viaggiatore arriva nel passato, si crea una realtà parallela che avrà un suo sviluppo indipendente. Il presente da cui il viaggiatore è partito non cambia;
- Riscrittura del Passato – Dal momento in cui il viaggiatore arriva nel passato, il suo presente smette di esistere, permettendo al passato di essere davvero riscritto. Nel caso in cui riuscisse a tornare nel presente, il viaggiatore lo troverà diverso da come l’aveva lasciato;
- Passato Immutabile – Il viaggiatore non ha possibilità di cambiare il passato, in quanto lì il suo viaggio è già avvenuto, influenzando in maniera indelebile il suo presente;
- Rischio Paradosso – Il rischio di paradosso temporale esiste: il Cosmo farà di tutto per preservare il suo andamento narrativo, e sicuramente ci saranno forze che si opporranno al viaggiatore per impedirgli di modificare troppo il presente e distruggere così tutta l’esistenza;
- Predestinazione – La Storia vuole accadere ed è troppo forte e, per quanto si sforzi, il viaggiatore non potrà fare altro che alterare piccoli dettagli all’interno dei grandi piani del Cosmo (o degli Dei o di chi per loro), ma alla fine causerà i medesimi eventi che ha provato a evitare.
- Spettatore Passivo – In questo caso il viaggiatore non porta il proprio corpo fisico nel passato, ma solo la propria coscienza, e non può attivamente modificare la storia, ma solo assistere ad avvenimenti molto distanti nel tempo, per poi tornare nel presente con maggiori conoscenze.
Quale libro fantasy che affronta i viaggi nel tempo avete amato particolarmente? Fatecelo sapere nei commenti!
P.S.: Il mio preferito resta Night Watch di Sir Terry Pratchett.
–Simone Formicola–
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